ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

IC di Copparo di Copparo (FE) - 2A Secondaria e 5E Primaria

«Viaggio con la prof nel mondo dei Social»

La classe 2A ha intervistato l’animatrice digitale dell’istituto Federica Dolcetti. Il tema, la tecnologia Steam del mondo scolastico

All’istituto comprensivo di Copparo il progetto continuità dell’anno scolastico 20232024 ha previsto l’utilizzo delle tecnologie Steam. Il progetto si intitola “Dalla pianta alla realtà”. Infatti in ogni incontro gli alunni della scuola Secondaria, nel ruolo di tutor, hanno aiutato i compagni più piccoli a lavorare sulla pianta topografica di Copparo. i giovani cronisti di Copparo sono seguiti dall’insegnante Jenni Ravani. Dopo l’articolo di cronaca ecco la loro intervista.

PASSIONE STEAM! La parola all’animatrice digitale.

La classe 2A ha intervistato l’animatrice digitale dell’Istituto, la prof Federica Dolcetti, per spiegare l’utilizzo della tecnologia Steam nel mondo scolastico.

Cosa fa l’animatore digitale in un Istituto comprensivo? «E’ una figura introdotta nel 2015 dal Piano nazionale della Scuola digitale per renderla più tecnologica» Da dove nasce la sua passione per la tecnologia? «Questo interesse nasce perché sono un architetto, utilizzando la tecnologia nel mio lavoro ho capito che questi strumenti si possono usare anche nella vita con molti benefici» Qual è stato il suo “percorso di vita” per arrivare a essere quello che è oggi? «Sono partita con una laurea in Architettura. Ho lavorato dieci anni in uno studio. Poi sono passata all’insegnamento come docente di Arte e immagine. In seguito mi sono accorta che la tecnologia mi appassionava maggiormente, perciò ho deciso di passare all’ambito tecnologico perché mi dà la possibilità di insegnare ai ragazzi come muoversi nel mondo digitale e di farli ragionare sull’impatto che la tecnologia ha sul mondo ambientale, sociale ed economico» Come vede il ruolo della tecnologia nel futuro? «Il digitale nella scuola occuperà un ruolo sempre più importante. Bisognerà usarla al meglio e “invertire” la didattica, ovvero sarà necessario utilizzare la tecnologia per consentire agli alunni di apprendere autonomamente nuovi argomenti e poi guidarli nell’approfondimento e nell’acquisizione di una capacità di riflessione critica a scuola» Secondo lei la tecnologia facilita davvero l’apprendimento? «Sì, perché è cambiato il modo di imparare delle nuove generazioni. Con gli strumenti analogici qualcuno potrebbe avere qualche difficoltà, invece con la tecnologia non c’è questo tipo di problema. Dentro al mondo digitale siamo tutti più “simili”, anche con capacità e conoscenze differenti. I ragazzi però non devono esser lasciati “soli” perché può essere pericoloso».

Classe 2A: Muhammad Abeer, Mattia Andreotti, Anna Barioni, Riccardo Bianchin, Emma Brunaldi, Nicolò Camatarri, Samed Demusi, Dolan Engemayer, Zoe Ferrari, Paolo Ferri, Sarah Gaha, Federico Grassi, Chiara Gregori, Giulia Nikolic, Alessandro Occhi, Nicolò Ori, Anastasia Pasquali, Paolo Poggipollini, Yasmine Rawdi, Arianna Roma, Marta Romanelli, Giovanni Scatizza, Serena Tessarin, Marilde Tezzon e Yuqing Zhang.

Coordinati dalle prof.sse Jenni Ravani e Tatiana Elia.

Classe 5E della Primaria: David Hryczka Alves, Filippo Andreotti, Filippo Bastianello, Giorgia Crivellaro, Lucia Gaha, Lorenzo Ghiselli, Alberto Giovannini, Michaela Grandi, Carlo Gulinelli, Sarah Hajmi, Samanta Katic, Israa Missaoui, Martina Petrucci, Kevin Realdini, Marco Sivieri, Gianluca Taurisano.

Coordinati dalla maestra Carla Bertolini.

FIRST IMPRESSION Appena entrati nell’aula Steam, un’onda di nuovi incontri con professoresse simpatiche e alunni gentili, ha travolto gli alunni della 5ª E della Primaria di Copparo, offrendo loro un’esperienza indimenticabile.

Due ragazzi, Kevin e Alberto, assenti in quell’occasione, ma curiosi di conoscere i dettagli dell’esperienza fatta dai loro compagni, hanno deciso di intervistarli. Il primo a rispondere è stato Marco, al quale è stato chiesto cosa si aspettava da quel momento di incontro con i ragazzi della Secondaria: «Temevo di incontrare docenti molto severe e ragazzi intimoriti, invece ci hanno accolto e ci hanno fatto sentire subito a nostro agio!», ha risposto. La seconda domanda è stata: «Come vi siete sentiti appena entrati in aula?». Lorenzo ha preso la parola: «All’inizio eravamo imbarazzati perché non conoscevamo quasi nessuno, poi ci siamo tranquillizzati e abbiamo collaborato benissimo».

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