ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado G. Marconi di Casalecchio di Reno (BO) - 1C, 2A, 3A, 3B, 3C, 3E

Come rinascere da un momento di dolore

Matteo Dondi a 15 anni rischiò di perdere l’uso di una gamba in un incidente: la musica lo ha salvato. Ora è un affermato batterista

È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito. Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c’è un nuovo inizio’. Questa frase estratta dal Piccolo Principe, ci ricorda l’esperienza di Matteo Dondi. Matteo Dondi è un batterista che durante i suoi anni più duri è riuscito a trovare conforto nella musica. È stato ospite della nostra scuola e ci ha raccontato la sua esperienza di vita.

La sua storia inizia in un momento cruciale, il 30 dicembre del 2000, quando un tragico incidente rischia di stravolgerla per sempre. A soli 15 anni, mentre giocava a basket, nel tentativo di fare canestro, con la gamba destra sfondò la lastra di vetro che si trovava nelle vicinanze. D’istinto, estrasse la gamba dalla lastra, recidendone l’arte-ria femorale, danneggiandone i nervi e perdendo la sensibilità.

In ospedale, scoprì di essere scampato alla morte e all’amputazione dell’arto grazie ad un intervento di ricostruzione. Da quel momento, iniziò per lui un lungo percorso di riabilitazione, senza sicurezza sul risultato che lo portò ad affrontare sfide fisiche, emotive e sociali.

La solitudine e il dolore aumentarono ogni giorno, tanto da portarlo a una situazione di crisi.

Suonare era l’unica cosa che riusciva a renderlo felice, difatti dopo le lunghe giornate trascorse in ospedale, suonava. Un minimo movimento quasi impercettibile diventò la speranza che gli fece dare il massimo durante le terapie.

«Possiamo sempre decidere come affrontare le situazioni» questa frase citata da lui stesso ci dà la forza di non abbatterci davanti a situazioni critiche. Matteo ha avuto l’opportunità di parlare con Alex Zanardi, il quale ha perso entrambe le gambe dicendogli: «Io la prima volta che mi sono guardato allo specchio, senza gambe, non ho guardato cosa mi mancava, ma cosa c’era» ed è proprio così che il suo recupero lo portò a riprendersi.

La vicenda personale di Matteo ci ha insegnato che nei momenti bui ognuno di noi può trovare in sé stesso la propria ancora di salvezza, come Matteo l’ha trovata nella musica.

Gli alunni della classe 3C della scuola media Marconi di Casalecchio di Reno: Hoxha, Finelli, Sebastiano, Antonioli, Balista. Gli alunni della 3A della scuola media Marconi di Casalecchio di Reno: Marcedula, Prandini, Rugiero, Nadalet Gli alunni della classe 2A della scuola media Marconi di Casalecchio di Reno: Serravalle, Shehu. Gli alunni della classe 3C della scuola media Marconi di Casalecchio di Reno: Herrera, Morgante. Prof: Foresta e Bonadei.

 

Pianista, compositore, scrittore e direttore d’orchestra. Giovanni Allevi nasce nel 1969 ad Ascoli Piceno e fin da piccolo dimostra un grande talento musicale. Studia con grandi maestri e collabora con personaggi di grande spessore come Jovanotti, Pavarotti, Saturnino Celani e Laura Pausini. Nel 2022 ha annunciato di essere affetto da un mieloma alla schiena che lo costringerà a fermare i suoi con-certi in giro per l’Europa. Tuttavia, seguendo gli insegnamenti di Friedrich Nietzsche, ’ciò che non ci uccide ci rende più forti’ dopo due anni di fermo è tornato a suonare davanti al pubblico, al Festival di Sanremo, con il brano Tomorrow, scritto durante la malattia e che è stato presentato per la prima volta alla Cop28 tenutasi la scorsa estate a Dubai. La canzone è dedicata agli attivisti di tutto il mondo, poiché, come lui stesso afferma, «la lotta al cambiamento climatico è soprattutto un gesto d’amore e per compierlo bisogna essere dirompenti, rivoluzionari e luminosi!». Nonostante ciò ha sconfitto momentaneamente la malattia, rinviando di qualche anno l’inevitabile. La sua storia ricorda molto quella del musicista Rick Allen, batterista dei Def Leppard che, l’ultimo giorno nel 1984, perse un braccio in un incidente stradale, cosa che però non lo fermò.

Dopo soli due anni tornò a suonare con la band venendo accolto con grande affetto dai fan.

Queste due esperienze ci insegnano che non dobbiamo mai arrenderci, che la vita è una cosa preziosa e, soprattutto, che non bisogna mai perdere la voglia di vivere.

Adam-Orefice-Passini 3E Bernevec-Gonzalez-Scaglioni 1C

 

È il tema del sondaggio che abbiamo sottoposto a 190 persone in età compresa tra gli 11 e i 60 anni. Abbiamo rilevato che l’83% degli intervistati ha vissuto un momento di difficoltà, di questi il 73% l’ha affrontato con un atteggiamento costruttivo, cercando di vedere il lato positivo delle cose, mentre il 15% si è arreso fin da subito. La maggioranza degli intervistati tende a dare il massimo ponendosi degli obiettivi. Il 13% pratica sport o attività fisiche, mentre il 21% chiede aiuto alle persone che gli stanno più vicine. Il superpotere di molti è stata la determinazione e la pazienza, mentre una minoranza crede in sé e cerca di andare avanti, alcuni ragazzi invece preferiscono focalizzarsi su ciò che gli piace fare e su quello che possono fare, si concentrano e si impegnano per uscire dal loro periodo a testa alta, più forti di prima. Nei momenti ’no’ l’80% degli intervistati è stato supportato dalla famiglia e dagli amici, il 20% ha trovato conforto invece negli animali domestici, pochi si sono rivolti a professionisti.

D’Innocenzio Lucia-Fabbri Sofia Giulia-Fiumelli Greta –Ruffo Gaia-2A. Vecchia, Giordani, Messaudi, Dangelo 3B

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