ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Ezio Comparoni di Bagnolo (RE) - 3B, 3E

A tu per tu con Salvatore Borsellino

Il fratello del magistrato ucciso ha spiegato il mistero dell’agenda rossa. «Spunterà quando nessuno dei coinvolti ci sarà più»

Un incontro emozionante: Salvatore Borsellino a tu per tu con gli studenti del Comparoni.

L’incontro con Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, si è svolto nella mensa della scuola qualche settimana fa, e vi hanno partecipato tutte le classi terze, all’interno del progetto Legalità. Personalmente mi è piaciuto molto perché la mia scuola mi ha dato la grande opportunità di incontrare il fratello di un uomo che ha cambiato l’Italia lottando contro la mafia, sapendo di pagarne conseguenze enormi, fino alla morte.

Io ho posto una domanda a Salvatore Borsellino durante il dibattito: se pensa di riuscire effettivamente a trovare l’agenda del fratello. E mi ha risposto: «Secondo me non saremo noi a trovarla, ma avverrà tra qualche decennio, quando tutte le persone citate su quei fogli non ci saranno più». Le sue parole mi hanno colpito molto perché è una verità difficile da accettare: la mafia è veramente così forte da riuscire ad entrare nello Stato? Secondo lui sì, dato che pensa sia stata rubata da qualche uomo che ne faceva parte o continua ancora a farne parte. Questa cosa mi ha fatto pensare tanto: è strano come alcune persone che dovrebbero rappresentare gli interessi dei cittadini, vadano a rubare ciò che potrebbe mettere fine ad uno dei problemi sociali di questo paese. Tutto questo mi ha anche insegnato il significato di Legalità, non andare contro i diritti di nessuno, non violare la legge e non limitare la libertà dell’altro. Proprio quello che hanno cercato di far rispettare i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due personaggi chiave per la nostra Italia.

Hanno lottato insieme contro la mafia e sono morti per inseguire le loro idee di giustizia e rispetto della legalità. Odiavano la situazione di vedere il loro Paese controllato dai tentacoli dei mafiosi, da coloro che ricattano per vivere, che uccidono vite spesso innocenti, come quelle degli agenti di scorta dei due magistrati, uccisi nei due attentati del 1992.

Questi ragazzi sono stati citati molte volte durante il discorso di Salvatore Borsellino, come anche ha ripetuto spesso la parola omertà. Salvatore ci ha ricordato che l’omertà non riguarda solo comportamenti mafiosi, illegali ma si nasconde nella realtà di ogni giorno, persino in classe, a casa o al lavoro. Sta noi decidere in ogni momento cosa fare, quale strada scegliere. Questa attività mi ha aiutato a cambiare anche alcuni miei atteggiamenti a cui prima non badavo.

Adesso cerco di stare attenta alle parole che uso, cerco di essere più disponibile verso gli altri e di essere coerente tra ciò che dico e ciò che faccio. Ma questo è davvero difficile. Anche questo è crescere.

Gloria Aiello III

Nell’ambito del progetto orientamento, noi alunni delle classi terze abbiamo visitato un’azienda che produce capi di maglieria a Correggio. Durante la visita abbiamo avuto modo di conoscere tutti i segreti che ci sono dietro la produzione di una maglia. Siamo rimasti stupiti da quanto sia lungo il processo per la sua realizzazione e l’abbondanza di figure professionali che ne fanno parte. Inoltre ci è sembrato strano il fatto che un’azienda che produce capi d’alta moda sia posizionata in una zona vicino a noi, e non a Milano o Parigi, grandi centri della moda. Le richieste effettuate a tale azienda provengono dalle grandi catene, ma anche da marchi d’alta moda e questo comporta una crescita sia economica che di prestigio per l’industria. La filiera per la realizzazione di un capo parte dalla scelta della materia prima, a cui seguono fasi successive, come la filatura, la tintura, l’assemblaggio, il lavaggio, il controllo qualità, la stiratura, il confezionamento e, per finire, la spedizione con appositi corrieri.

Il lavoro più interessante, che non immaginavamo ci fosse dietro ad una maglia, è la trasformazione che i programmatori realizzano passando da un disegno su carta ai pixel. Tali risultati vengono inseriti successivamente nelle grandi macchine da cucire. Le figure professionali presenti in questa azienda sono molteplici. Alcune si danno per scontate, come le sarte. Altre sono state una vera sorpresa, come i programmatori e l’addetta alla sostenibilità, con cui abbiamo avuto il piacere di parlare durante la presentazione dell’azienda. Lei ci ha spiegato che tutti i settori economici stanno puntando sulla sostenibilità e nel campo tessile c’è uno studio approfondito per cercare soluzioni. Non per ultimo emerge il problema del recupero dei capi a fine vita che non sempre possono essere riciclati, quindi si punta anche sul «mercato di seconda mano».

Andrea Paoli, Clarissa Lombardo, Sofia Serafini IIID Aurora Greco, Giulia Fornaciari, Ingrid Davolio IIIB

 

 

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