ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Dante Arfelli di Cesenatico (FC) - 3A

«È un onore amministrare la mia comunità»

Il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli ha incontrato i ragazzi della classe III A della scuola media Dante Arfelli per una chiacchierata

Matteo Gozzoli Come ci si sente ad essere sindaco? «Per me è un onore e una passione poter amministrare la mia comunità. Ovviamente è anche una grande responsabilità. É un ruolo che si ricopre in ogni momento della giornata e qualsiasi cosa si stia facendo: anche se passeggi per Cesenatico o stai facendo la spesa, sai che rappresenti le istituzioni, quindi, ad esempio, devi essere pronto a rispondere se un cittadino ti ferma per chiederti qualcosa».

Cosa l’ha portata ad avvicinarsi alla politica? «Quando avevo la vostra età, la politica ancora non era minimamente fra i miei interessi. È una passione che si è sviluppata negli anni successivi, soprattutto negli ultimi anni del liceo e all’università. In quarta liceo sono stato eletto rappresentante di istituto, seguendo le problematiche legate alla scuola anche in collegamento con i rappresentanti delle scuole di altre città. Poi ho iniziato a interessar-mi alla politica locale».

Cosa le piace, e cosa non le piace di questo ruolo? «L’aspetto che mi piace di più è incontrare le persone, dialogare, ascoltare. Conoscere ogni giorno nuove persone, associazioni, realtà diverse è un privilegio. Una cosa che proprio non mi piace è vedere che i cittadini comunicano sempre più spesso in modo scorretto sui social.

Esprimere opinioni diverse va benissimo, anzi è utile per ampliare i punti di vista con cui affrontare una questione, ma bisogna farlo in modo franco e costruttivo. Gli insulti sui social possono far male e non servono a risolvere nessun problema. Poi, è incredibile che le stesse persone che dietro lo schermo sono aggressive e maleducate, di persona non direbbero mai quelle cose… e sottolineo che parlo di adulti, non di certo di ragazzi!».

Gli studenti di III A della scuola media Dante Arfelli di Cesenatico

Tutti probabilmente, almeno una volta nella vita, si sono trovati a chiedersi: «Cosa farei se fossi a capo di una città?» oppure «Chissà come ci si sente a fare il Sindaco?». A queste e ad altre domande, ha risposto per noi il sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli. Il sindaco, appena arrivati nella sala consiliare, ci ha accolti amichevolmente e si è mostrato entusiasta di partecipare a questa iniziativa, vista anche la sua precedente carriera giornalistica. Allora, non abbiamo perso tempo e abbiamo iniziato subito con l’intervista. Il sindaco ha risposto in maniera sentita a tutte le nostre curiosità trasmettendoci la sua passione per la politica e il suo amore per la nostra Cesenatico.

 

Sindaco Gozzoli quali sono stati i momenti più difficili? «Nell’amministrare un Comune ci sono sempre imprevisti ed ostacoli da affrontare; di certo non ci si annoia. Il momento più difficile in assoluto, però è stato la primavera del 2020 quando è scoppiato il covid, sono saltati tutti i programmi che avevamo e nessuno era pronto ad affrontare una sfida di quel tipo. Tutti gli ostacoli comunque mi hanno anche fatto crescere e accumulare tanta esperienza e competenze: questi anni mi hanno veramente formato e potrei dire che oggi sono una persona diversa rispetto a 8 anni fa».

Come scegliere quali richieste ’accontentare’? «Nei quartieri, una volta che sono stati segnalati dei problemi, si cerca di individuare delle priorità su cui lavorare. L’aspetto più difficile è far capire ai cittadini che non si può intervenire su tutto e inoltre ci sono delle tempistiche precise da rispettare. Il tempo è il fattore più difficile da comunicare alle persone che oggi tendono a pensare che basta mandare una mail e tutto si può risolvere in un batter d’occhio. Ma questo semplicemente non è possibile e così io devo cercare di trasmettere loro che il Comune ascolta le varie esigenze, ma ci vuole tempo. Questo vale per tutto, anche per voi a scuola: ci vuole pazienza oltre che impegno. Mentre oggi, in tutti i settori, c’è la pretesa di fare tutto in fretta».

Gli studenti di III A

 

Sindaco Gozzoli pensa che allargare il voto anche ai sedicenni sarebbe una buona idea? «Potrebbe essere una buona idea per avvicinare questa fascia d’età alla politica, ma secondo me potrebbe rimanere anche la soglia dei 18 anni. Non penso che abbassare l’età per il voto sia la soluzione al problema dell’astensionismo che è il vero grande problema che abbiamo. Oggi poche persone vanno a votare. Il rischio è che in futuro una piccola minoranza di persone decida per tutti. Molti cittadini sono delusi dalla politica, ma disinteressarsi sempre di più non mi sembra la soluzione giusta, perché ci sarà sempre qualcuno che deciderà anche per noi».

Qual è l’aspetto più stancante del suo lavoro? «Quello che mi stanca di più è dover spesso rivedere dei programmi già pensati e stabiliti per motivi che non dipendono da me. Allora bisogna ricalcolare tutto, ripensare a quel lavoro in un’ottica nuova. Per risolvere i problemi bisogna usare l’arte della pazienza e del dialogo».

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