ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado G. da Riolo di Riolo Terme (RA) - 1A

La Vena del Gesso patrimonio dell’Unesco

Qualche curiosità e informazione per fare una bella passeggiata nel parco dai ragazzi della prima media di Riolo Terme

Il 19 settembre 2023 la Vena del Gesso romagnola ha ricevuto un riconoscimento importantissimo, infatti è diventata ufficialmente patrimonio mondiale dell’Unesco come parte del sito ‘Carsismo nelle evaporiti e grotte dell’Appennino settentrionale’. I due plessi della nostra scuola (che si trovano a Riolo Terme e a Casola Valsenio) sono vicinissimi al Parco! Ma che cos’è la Vena del Gesso? E come si forma? Abbiamo scritto questo articolo per provare a raccontarvelo.

La prima cosa da dire è che la Vena è una catena montuosa che si è creata a causa della poca acqua e del clima arido, mentre il gesso di cui è composta non è altro che una roccia sedimentaria, ovvero che si è formata attraverso l’accumulo di sedimenti.

La flora. All’interno del Parco si calcolano circa 1000 specie vegetali che crescono tra le rocce: oltre alle zone di bosco ci sono arbusti tipici come il terebinto o la ginestra, fino a tipi di piante che riescono a crescere anche tra le rupi più alte. Un esempio particolare di vegetale è la Scolopendra, che è una specie protetta. Nel Parco sono presenti anche 31 specie di orchidee, che crescono nei prati che si trovano tra gli anfratti.

La fauna. Tra le rocce di questo ambiente incontaminato e selvaggio troviamo una ricca varietà di specie animali, dai grandi mammiferi dei boschi ai rapaci che nidificano sulle rupi. La Vena del Gesso, insomma, è un rifugio ideale per gli animali selvatici, prima di tutto per quelli tipici dell’Appennino: capriolo, daino, faina, donnola, puzzola e tasso. Tra i roditori il Parco ospita lo scoiattolo, il ghiro e l’istrice, mentre ci sono anche lupi e alcuni esemplari di gatto selvatico. Gli uccelli sono di tante specie diverse, infatti possiamo osservare capinere, sterpazzole, occhiocotti, sterpazzoline, beccafichi, magnanine, bigiarelle, bigie grosse, picchi e addirittura falchi pellegrini. Tra gli ospiti più celebri della Vena, infine, ci sono anche i pipistrelli.

La nostra esperienza. All’interno del nostro gruppo abbiamo deciso, per scrivere questo articolo, di andare a fare una passeggiata all’interno del Parco del Carnè fino a Monte Mauro (il Parco del Carnè fa parte dell’area della Vena del Gesso).

La passeggiata è stata molto interessante e unica e la cosa più affascinante è stata sicuramente il panorama che abbiamo visto in cima a Monte Mauro, che ci ha ispirato emozioni come libertà, serenità e benessere, ma anche grinta, soddisfazione per il percorso che avevamo fatto e stupore per quello che stavamo vedendo. Sono state molto interessanti e istruttive anche le grotte che abbiamo visitato, ovvero la Grotta Tanaccia e la Grotta del Re Tiberio (ovviamente se siete claustrofobici non vi consigliamo di entrare!). Questa passeggiata è stata anche un modo per stare insieme e conoscerci meglio, invece che farlo attraverso il cellulare.

In conclusione, consigliamo assolutamente questa camminata fino a Monte Mauro a tutti quelli che vogliono conoscere meglio la Vena del Gesso romagnola, perché è adatta anche a un pubblico di non appassionati di trekking, infatti è semplice (anche se un po’ in salita) e si affronta facilmente. Insomma, dovete venire assolutamente a visitare la nostra bellissima Vena, non ve ne pentirete!

Gioia Cavini, Paolo Cortecchia, Matilde Fabbri Classe 1^A Scuola media ‘Giovanni da Riolo’ di Riolo Terme Prof Lorenzo Sbarzaglia

 

Ci siamo accorti che molti ragazzi rinunciano a fare sport per paura di non saperlo gestire insieme ai diversi impegni che hanno, in particolare la scuola, ma noi, con questo articolo, vogliamo provare a dimostrarvi che sport + scuola si può fare! Prima di tutto è chiaro che si può essere più o meno impegnati sia in base allo sport che si pratica che in base alla categoria: noi, ad esempio, facciamo nuoto, equitazione e calcio. Sicuramente per saper gestire queste due attività insieme bisogna essere molto determinati, volenterosi, avere passione per ciò che si fa e saper organizzare le proprie giornate. Se lo sport occupa poco del proprio tempo, e soprattutto se gli allenamenti non sono tanti, il problema è solamente l’organizzazione: sapersi organizzare, infatti, è fondamentale se si ha una vita impegnata.

Se invece gli allenamenti sono frequenti, ciò che più importa sono la determinazione, la passione e la voglia di continuare a fare sport seguendo i propri sogni. Determinazione e organizzazione: sono proprio questi, secondo noi, i due principi indispensabili per poter gestire insieme la scuola e l’attività sportiva, e vogliamo parlarne con voi.

Prima di tutto, come abbiamo detto, c’è la determinazione: questo aspetto è importante se si vogliono portare a termine gli impegni. Per determinazione si intende anche la passione, cioè la capacità e la voglia di continuare a realizzare i propri obiettivi, nonostante i momenti di difficoltà che si possono incontrare.

Poi conta molto anche l’organizzazione, dato che senza questa non riusciremmo a concludere ciò che abbiamo iniziato e ci troveremmo con molte questioni o cose da fare in sospeso.

Per ottenere ottimi risultati sia nella scuola che nello sport, infine, è fondamentale essere concentrati ed impegnarsi al massimo. Ovviamente è importante anche lo svago per poter “staccare la spina” e riposarsi dopo gli allenamenti e le lezioni.

Speriamo, con il nostro articolo, di essere riusciti a farvi capire l’impegno che ci mettono dei semplici ragazzi di prima media che praticano sport e riescono a gestirlo insieme alla scuola.

Per noi l’attività sportiva è prima di tutto impegno ma anche soddisfazione, entusiasmo, divertimento e passione: abbiamo sempre dato il massimo per raggiungere i nostri obiettivi e gestire tutte le attività che facciamo quotidianamente nel migliore dei modi e ci siamo resi con-to che sì, si può fare!

Linda Martelli, Linda Finoia, Mohammad Ngom Classe 1^ A Scuola media ‘Giovanni da Riolo’ di Riolo Terme Prof Lorenzo Sbarzaglia 

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