Olga, uccisa sotto gli occhi delle figlie
La 2 B racconta storie di guerra, come quella di una donna che chiedeva la liberazione del marito. E venne ammazzata dai tedeschi

La classe 2 B di Codigoro racconta le storie di guerra ed i loro protagonisti Olga Fabbri, una storia codigorese E’ importante conoscere la storia del proprio territorio per ritrovare le nostre origini. Il 19 febbraio le classi 2B, 3A e 3C si sono recate nella Sala del Municipio per assistere ad una commemorazione del giovane partigiano Ludovico Ticchioni, medaglia d’oro al valor militare. Arrestato il 27 dicembre 1944, venne torturato per avere informazioni utili all’arresto della sua compagnia. Rifiutò di rivelare i nomi dei suoi compagni e venne fucilato nella piazza centrale di Codigoro il 14 febbraio 1945.
Ci ha commosso la frase del suo diario, riportata nella cella in cui era rinchiuso, «Sono sicuro che oggi sarà il mio ultimo giorno di vita. Non mi importa di morire».
Il 22 aprile 1945 saltò in aria il ponte di Codigoro alle 6 del mattino. Alle 8 arrivano i militari della 28ª Brigata Cremona aggregata all’esercito inglese. La jeep è fatta bersaglio dai cecchini della X Mas che poi scappano verso Mezzogoro, al seguito dei tedeschi in fuga dal giorno prima.
Durante la fuga sparano dei colpi verso la piazza municipale, uccidendo il giovane Arnaldo Abbondanti, uscito dal suo nascondiglio troppo presto. Si era nascosto perché non voleva arruolarsi forzatamente nella RSI oppure deportato in Germania.
Nel loro cammino presero in ostaggio due persone tra cui il marito di Olga Fabbri, Bruno “Sbarazin” Paolati. Questa con la figlia di pochi mesi in braccio e con a mano la figlioletta di dodici anni, seguì i soldati chiedendo la liberazione del marito.
Uno dei militari esasperato dall’insistenza della donna le sparò un colpo di mitra uccidendola sotto gli occhi delle figlie.
La vicenda ha ispirato la famosa sequenza del film neorealista “ Roma città aperta” di Roberto Rossellini in cui l’attrice Anna Magnani insegue il camion su cui era stato caricato il marito.
Viene falciata davanti agli occhi del figlio e del prete impersonato da Aldo Fabrizi. Fu l’Onorevole Giancarlo Pajetta a raccontare quanto era accaduto a Codigoro a Roberto Rossellini, che poi adattò la vicenda alle esigenze cinematografiche del film.
Siamo super ansiosi di vedere il nostro lavoro pubblicato. Ci congratuliamo con le nostre compagne di classe che sono state premiate al concorso in memoria del maresciallo Savino Daloiso. Maria Antonia Vedovetto vincitrice. Marta Minguzzi e Francesca Abbondanti segnalati.
La classe 2 B del Comprensivo di Codigoro, del prof Gianluca Fusi.
Francesca Abbondanti, Giorgia Baracco, Alberto Andrej Bigoni, Simone Biolcati Rinaldi, Sofia Brunelli, Marco Busato, Anastasia Di Dio, Lorenzo Dianati, Olimpia Foggia, Riccardo Folli, Chiara Gnan, Alessandro Guidi, Delia Maria Iosub, Marta Kowal, Riccardo Leonali, Cristian Massarenti, Sofia Mazzaglia, Marta Minguzzi, Martina Piva, Flavio Rama, Saka Jui Sarker, Azad Soysal, Samuele Tarroni, Gabriele TellolI, Riccardo Tomasi, Vedovetto Cantanhedie Maria Antonia, Aurora Zambolin.
La nostra classe ha intervistato Claudia Fabbri, nuovo sindaco del Ccr di Codigoro, per raccontare la sua storia. «I miei genitori mi hanno raccontato che avevano intenzione di chiamarmi “Olga” in ricordo della tragica storia che ha visto coinvolta la signora Fabbri nella IIª guerra mondiale. E’ importante conoscere la storia locale perché ci unisce ai nostri avi, per ricordare alcuni eventi, spesso tragiciche hanno coinvolto il nostro paese» La nomina? «E’ stata una grande emozione vincere le elezioni del Consiglio dei ragazzi. Si è trattato di un testa a testa con il mio vicesindaco Sami Giovanni Badarne della 2A. La nomina mi è stata comunicata dalla dirigente scolastica. La giornata più emozionante a giugno quando c’è stato l’insediamento in consiglio. Si poteva intuire quanto ero emozionata, mentre nominavo assessori e consiglieri e leggevo il mio discorso. Vicino a me le autorità del Comune e della scuola e i miei amici nominati nel consiglio. Quando ho indossato la fa-scia da sindaco ho raggiunto il massimo della commozione» Gli obiettivi che vorresti raggiungere? «Riguardano la scuola ed il paese. Tutti, adulti e ragazzi, si devono impegnare per un obiettivo comune: far crescere Codigoro» Puoi parlarci di qualche iniziativa? «I desideri degli alunni riguardano l’organizzazione di gite scolastiche, propongono di creare gruppi musicali sfruttando i giardini della scuola o altre location. Ad alcuni di noi piacerebbe ospitare attività teatrali o imparare nuove lingue».