ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

IC De Pisis di Ferrara (FE) - 2A

Il mondo del circo raccontato da baby cronisti

L’articolo della 2A dell’istituto De Pisis: «I nostri due giovani compagni circensi. Una grande avventura convidisa con tutti noi»

Il mondo del circo raccontato di giovani cronisti della classe 2A dell’ Istituto Comprensivo F. De Pisis (Ferrara), sono seguiti dal prof Davide Nani

BREVE INCONTROCON IL MONDO DEL CIRCO Lunedì 12 febbraio, al nostro arrivo in classe, abbiamo avuto una piacevole sorpresa vedendo che con noi salivano le scale due nuovi compagni. Per una settimana a Ferrara si è fermato il “D’Amico Universal Circus” e Konnor e Kaily, due ragazzi della nostra età, si sono uniti alla nostra classe. Kaily e Konnor sono molto gentili e socievoli e hanno accettato di rispondere alle nostre domande sulla loro vita nel circo.

Abbiamo chiesto come sia il loro rapporto con la scuola, dal momento che devono cambiare spesso luoghi e compagni.

Entrambi hanno risposto che erano un po’ timidi alla scuola primaria, ma che col tempo si sono abituati. Ora si trovano bene un po’ ovunque e fanno amicizia facilmente con i coetanei.

Konnor e Kaily ci hanno mostra-to i loro fascicoli nei quali sono raccolte tutte le lezioni e i compiti eseguiti nelle varie scuole frequentate. Appena arrivano in una città nuova si iscrivono alla classe della loro età. Per lo studio, si organizzano nel tempo libero tra un allenamento e l’altro. Le nostre domande si sono poi concentrate sul lavoro dei circensi. I nostri amici ci hanno detto che vengono preparati e svolti sette spettacoli in cinque giorni. A seconda del periodo, nel circo dei nostri amici lavorano dalle trenta alle quaranta persone che si suddividono va-ri compiti, dallo spettacolo vero e proprio, al bar, ai lavori tecnici (audio e luci). Il sacrificio maggiore dei circensi consiste negli spostamenti che prevedono viaggi anche lunghi. Per i bambini c’è meno tempo libero se confrontato a quello che possiamo gestire noi.

Eccoci qua, tutti assieme, coordinati dal nostro professor Davide Nani. Noi siamo Pravin Bellati, Davide Buccolieri, Giacomo Civolani, Davide D’Abrosca, Nichen Ferjani, Michele Govoni, Walid Houboub, Amanda Karaj, Jacopo Maccanti, Alessandro Marini, Francesco Mario Melis, Bryan Ngoufack, Ryan Okolie Chiemelie, Simone Pallini, Nicoletta Prenga, Adrian Rebenda, Giulia Valieri, Giovanni Vignali, Alessandro Zanatta.

In questa pagina il grande lavoro di costruzione degli articoli degli alunni della 2A pronti per l’impaginazione su una storia avvincente come l’esperienza di vita in un circo.

 

Il circo può contenere circa mille spettatori; può capitare che siano di più e non possono essere accolti per motivi di sicurezza. L’affluenza del pubblico varia da sera a sera. Abbiamo fatto domande sullo spettacolo, in particolare su quale fosse il numero più estremo. Ci hanno risposto descrivendo il “globo della morte” nel quale un acrobata su una motocicletta esegue giravolte all’interno di una sfera. La specialità che maggiormente affascina Konnor e Kaily è quella dei trapezi volanti. I numeri che piacciono di più al pubblico variano in base all’età degli spettatori. I bambini amano i clowns e gli animali, gli adulti le acrobazie. Nel circo ci sono: un elefante, sei pony, due cammelli e due lama. Gli animali sono nati nell’ambito del circo e sono amati e curati come elementi della famiglia. Ognuno, conosciuto da tutti i circensi, ha un nome. Quando si parla di circo, il primo nome che ci viene in mente è quello della famiglia Orfei. Il circo solitamente è una tradizione che viene tramandata di generazione in generazione. Il “D’amico Universal Circus” è stato fondato dal bisnonno dei nostri compagni che prima faceva il pittore e decorava l’interno delle chiese. Le origini dei D’Amico sono in parte lombarde e in parte siciliane. La famiglia dei nostri compagni circensi è numerosa e molto unita; Konnor e Kaily vivono con molti loro parenti diversamente da noi che li vediamo poche volte.

 

I nostri amici condividono viaggi, danno una mano ai loro genitori, zii, cugini ed è normale che con loro abbiano un rapporto molto stretto. Molte delle specialità circensi vengono tramandate di padre in figlio, ovviamente il livello di difficoltà va in base all’età. Al momento Kaily si è specializzata nell’antipodismo e Konnor nella giocoleria.

La tradizione non impedisce a nessun componente della famiglia di scegliere un altro lavoro. Da piccoli anche Kaily e Konnor, come tutti i bambini, avevano un mestiere preferito. Per Kaily l’estetista, per Konnor il falegname. Oggi, più grandicelli, non hanno dubbi sul fatto di proseguire la tradizione dei loro genitori e nonni. Ci raccontano che durante gli spettacoli si crea una magia difficilmente descrivibile fatta di emozioni e sensazioni uniche.

La stessa magia che ha contagiato anche noi nell’ascoltare il racconto della loro esperienza. 

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