ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

IC Raffaello Sanzio di Porto Potenza (MC) - 1D, Classi Terze

«Ricordiamo i giusti nel giorno della memoria»

Gli alunni hanno evidenziato chi si è adoperato per salvare gli ebrei, mentre i nazisti programmavano la deportazione e lo sterminio

Per celebrare la giornata della memoria noi ragazzi di terza media abbiamo pensato di riflettere sul bene. Mentre i nazisti programmavano la deportazione degli ebrei e il loro sterminio ci sono state persone che non sono state travolte dal male, ma hanno fatto azioni di estrema generosità mettendo in pericolo la loro vita. Abbiamo così celebrato gli uomini e le donne che sono stati capaci di atti eroici tanto da essere stati riconosciuti dallo Yad Vashem, ente nazionale per la Memoria della Shoah, «Giusti tra gli italiani».

Ci siamo messi al lavoro ricercando i loro nomi e le loro storie, abbiamo letto cosa hanno fatto per mettere in salvo famiglie, donne e bambini colpevoli solamente di essere ebrei. Mentre cercavamo informazioni non sono affatto mancate alcune sorprese. Sapere che Gino Bartali, da noi conosciuto per le imprese ciclistiche, si è adoperato per mettere in salvo ebrei ha suscitato in noi un senso di orgoglio oppure trovare tra i giusti d’Italia una coppia di coniugi di Porto Recanati ci ha emozionato.

Abbiamo così pensato di creare una foto-gallery appendendo i volti dei «giusti d’Italia» nei corridoi e negli atrii della nostra scuola in modo che tutta la comunità scolastica potesse osservare le immagini sbiadite dal tempo, leggere le motivazioni per cui sono stati riconosciuti «giusti» e riflettere sulle loro azioni finalizzate esclusivamente al bene.

Per rendere ancora più significativa la mattinata abbiamo invitato a scuola l’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi) sezione Scipioni e Cutini di Potenza Picena che ha condiviso con noi la storia della famiglia ebrea Behar. I componenti di questa famiglia, sfollati da Trieste, soggiornarono in una pensione di Porto Potenza per qualche giorno, furono poi catturati dai nazifascisti e deportati, non fecero più ritorno.

La compagnia teatrale Oratorio 3P ha drammatizzato la storia dei Behar ed è stato per noi un momento molto toccante. La testimonianza della tragica fine di questa famiglia ci ha fatto riflettere non solo sul valore della memoria ma sull’importanza della comunità che dovrebbe sempre proteggere chi si trova in difficoltà e aiutarlo secondo i propri mezzi, esattamente come hanno fatto i «giusti». Alla fine è stata una mattinata molto bella e significativa per differenti motivi: la nostra foto-galley assieme alle pietre d’inciampo da noi costruite sono state molto apprezzate dagli ospiti, abbiamo potuto conoscere da vicino l’Anpi e ci siamo resi conto di quanto sia importante la sua attività di ricerca e di impegno sociale, abbiamo dato un senso diverso e profondo a questa importante e significativa giornata che tante volte abbiamo celebrato senza una piena consapevolezza.

Noi, del resto, siamo gli eredi di questa memoria storica, a noi il dovere di conservarla e tramandarla.

Gli studenti delle classi terze

 

Abbiamo chiesto alla nostra dirigente scolastica Anna Rosa Vagnoni di intervistarla in lingua inglese! Da noi, infatti, lo studio di questa lingua è potenziato.

La nostra dirigente ha risposto a numerose domande in inglese preparate insieme con le docenti e lette da noi ragazzi: alcuni alunni hanno formulato alla Preside le richieste in lingua, altri si sono occupati di appuntare le risposte o fare altre richieste in italiano. L’incontro si è svolto nella classe 1ª D di inglese potenziato e la dirigente ci ha confidato che ama seguire le news del telegiornale e le piace ascoltare la musica classica, talvolta quella pop. I suoi film preferiti sono i thriller, mentre il cibo che predilige è la pasta al forno chiamata «timballo»; ama il blu perché è il colore del mare, in riva al quale passeggia volentieri.

Le piace molto leggere e la sua materia di studio preferita era la matematica, verso cui ha un’inclinazione naturale. Da piccola sognava di lavorare nel mondo della scuola, perciò dopo aver frequentato l’Istituto Magistrale ha partecipato al concorso per l’insegnamento, lo ha superato diventando prima insegnante di scuola dell’infanzia e poi di scuola primaria. Spinta dal desiderio di migliorarsi, si è laureata e, volendo approfondire come funzionava la scuola, si è appassionata allo studio della legislazione ed ha realizzato il sogno della vita: diventare Dirigente.

Infine si è detta orgogliosa ed onorata di dirigere il nostro Istituto comprensivo, dove ha trovato personale preparato e professionale, ragazzi attenti e genitori collaborativi. Quest’incontro è stato molto emozionante ed istruttivo: durante l’intervista la nostra dirigente ci ha spiegato che esistono nove tipi di intelligenza, che la scuola è cambiata tanto dagli anni ’80 ad oggi, che imparare l’inglese è molto importante perché consente di comunicare con il mondo, ab-batte tante barriere ed è uno strumento per crescere. Al termine abbiamo fatto una foto ricordo con la dirigente scolastica Anna Rosa Vagnoni, our wonderful headteacher, che ringraziamo pubblicamente!

Le ragazze e i ragazzi della 1ª D

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