ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Antonio Allegri di San Martino in Rio  (RE) - 1A, 3E

Una spesa consapevole a favore dell’ambiente

Un progetto con Legambiente per sensibilizzare sulla scelta di cibi a km zero senza imballaggi e con sacchetti di cotone al supermercato

I ragazzi delle classi terze del nostro istituto hanno partecipato ad una iniziativa proposta dai volontari del gruppo di Legambiente presso un supermercato del paese. Il progetto era finalizzato a sensibilizzare i giovani ad un consumo consapevole, nello specifico valutare la quantità di imballo e la provenienza dei prodotti, privilegiando il territorio e con meno materiale d’imballo.

L’attività è stata organizzata come se fosse una caccia al tesoro. Assieme ai volontari abbiamo cercato particolari prodotti seguendo le schede tecniche come se fossero indizi. Una volta trovato l’occorrente, ci hanno spiegato perché dovessimo puntare la nostra attenzione su alcuni e non altri. È necessario valutare la provenienza privilegiando i prodotti del territorio per evitare lunghi trasporti e relativo inquinamento oppure l’imballaggio, scegliendo quelli con meno involucri possibili e di più facile smaltimento.

Non meno importante è il formato, favorendo quelli con meno materiale d’imballo in proporzione alla quantità di prodotto. Abbiamo così imparato a scegliere articoli diversi come ad esempio lo shampoo solido che ha il vantaggio di essere concentrato e di lunga durata con confezione di carta più sostenibile, rispetto al tradizionale shampoo liquido che è composto per il 70% di acqua e richiede confezioni di plastica oppure, la frutta e la verdura sfusa in sacchetti di cotone riutilizzabili al posto di quello monouso. Questa attività ci ha permesso di comprendere il tempo di smaltimento dei materiali, di riflettere sull’importanza della raccolta differenziata e i vantaggi dell’acquistare i prodotti a chilometro zero.

Questa non è stata la prima volta che la nostra classe ha incontrato Legambiente infatti, in seconda media, abbiamo svolto un’attività di «plogging» ovvero passeggiate durante le quali si raccolgono i rifiuti abbandonati come cartacce e sigarette, negli spazi di verde pubblico quindi comune.

Lo scopo di quest’attività è dare il buon esempio, imparare a mantenere pulito l’ambiente comune e incentivare i comportamenti corretti. Questi incontri sono importanti perché ci aiutano a comprendere l’importanza del riciclo e dell’impegno quotidiano nel ridurre la produzione di rifiuti. Speriamo che questi messaggi di educazione ambientale si possano diffondere da noi ragazzi agli adulti e dal nostro esempio, possano trarre spunto e ispirazione. È fondamentale fare comprendere che ognuno di noi può fare davvero la differenza cambiando le proprie abitudini di comportamento e di consumo. Apprezzatissimo da noi il regalo che ci hanno donato i volontari ovvero borse e sacchetti in cotone per la frutta e la verdura da utilizzare al posto delle buste di plastica monouso. L’ambiente è un bene unico e insostituibile perciò deve essere rispettato.

Cesare Montosi, Mattia del Regno, Prabhsaran Singh, Federico Bertelli e Orlando Nardella (Classe III E)

 

Da tempo ormai i costi del cibo sono notevolmente aumentati a scapito dei consumatori e dei coltivatori diretti. Abbiamo assistito negli ultimi mesi a tante proteste dei contadini che rivendicano una revisione del Green Deal europeo ovvero il contrasto ad una concorrenza che potrebbe risultare non leale ma anche l’opposizione  all’importazione di prodotti provenienti da paesi con controlli meno rigidi rispetto a quelli italiani o europei. Amiamo la terra e l’agricoltura, viviamo in campagna e sappiamo quanto il lavoro del contadino sia faticoso ma bellissimo. Abbiamo cercato di spiegare ai compagni quanto lavoro vi sia prima che un prodotto della terra arrivi nei banchi di un supermercato. Le piante delle mele, ad esempio, vanno curate bene e all’inizio dell’anno bisogna potarle anche quando le temperature sono basse e stare all’aria aperta comporta uno sforzo fisico notevole; poi si fanno particolari legature per evitare che gli alberi non crescano storti.

Dopo si passa alla trinciatura e col trattore, bisogna fare attenzione quando si taglia l’erba a non prendere contro i meli per evitare di rovinare le coltivazioni. Si sparge il ‘sisso’, si taglia ancora l’erba e nel corso dei mesi, si attende che la maturazione avvenga per procedere al raccolto dei frutti. Si procede alla pesatura e si stabilisce il prezzo di mercato. Purtroppo però l’aumento dei costi non è proporzionale all’incremento di guadagno per i contadini che faticano a pagare le terre al proprietario.

Sostenere il made in Italy è importante acquistando prodotti della nostra terra e di stagione infatti ogni mese dell’anno provvede a fornirci i giusti alimenti che ci servono per affrontare un periodo ad esempio le arance, in inverno, ricche di vitamina C ma anche verdure come le verze che possono essere utilizzate per buone zuppe calde. Se ci abituiamo ad acquistare prodotti di stagione ne trarremmo più benefici anche per la nostra salute perché questi arriverebbe-ro sulle nostre tavole più velocemente senza subire trattamenti per una lunga conservazione, a differenza di quelli importati, si avrebbe anche un impatto ambientale positivo sul pianeta.

Sofia Borghi, Zeno Lotti, Lal Muraad, Mattia Della Corna e Kevin Galante – classe I A 

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