ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Pietro Zangheri di Forlì  (FC) - 2E

Il coraggio di Silver Sirotti rivive nei giovani

I ragazzi hanno scoperto l’atto eroico del capotreno forlivese che tentò di soccorrere i viaggiatori coinvolti nella strage dell’Italicus

Della storia raccontata da Franco Sirotti ci ha stupito molto l’altruismo di Silver e il coraggio nell’andare a salvare vite sapendo di poter perdere la sua. Molti di noi non ci sarebbero riusciti.

Ci è piaciuto molto il coraggio di Franco nel raccontare della morte del fratello. «Se fosse capitato a me credo che mi sarei chiuso in un silenzio molto buio per tanti anni, per la rabbia, il dolore e il trauma. Questi erano anni difficili per l’Italia, non sarei mai voluto vivere in quel periodo: andare in giro per le strade, prendere un treno, stare in una piazza col pensiero che una bomba avrebbe potuto farti saltare in aria da un momento all’altro mi avrebbe spaventato».

«Per il suo gesto sarei stata così arrabbiata con lui e con le persone che ha salvato, che mi sarei sempre chiesta: lui no e loro sì: perché? Avrei cercato di dimenticare perché ripensarlo è un po’ come riviverlo e questo sarebbe un dolore insopportabile. Avere un fratello come Silver è stato importante per Franco.

Era un fratello presente, sia per confortarlo, sia per sgridarlo quando Franco prendeva brutti voti. Silver lo chiudeva in casa per farlo studiare».

Pensiamo che testimoniare sarebbe un po’ difficile all’inizio perché quello che provi è come una ferita aperta che continua ad aprirsi. Poi capisci che è la cosa migliore da fare e inizi a raccontarlo e ti senti bene. Il potere dei ricordi è potente, i ricordi hanno tanto valore. La sua storia è stupenda. Riteniamo che sia un episodio da cui si può imparare qualcosa per costruire un futuro migliore. Sappiamo tutto del nostro passato doloroso e del presente, ma non conosciamo nulla del futuro; siamo noi a doverlo scrivere.

Silver aveva un gran cuore. Lui era salvo, poteva ignorare tutto e andare via; invece, senza pensarci due volte si è ributtato nel vagone in fiamme, ma per fare cosa? Per salvare persone che neanche conosceva e ciò lo rende immortale, perché la sua azione, il suo insegnamento continua a vivere dentro di noi.

Ci fa pensare che non siamo soli al mondo, che devi aiutare e compiere gesti buoni. «Io non avrei avuto così tanto coraggio, al massimo avrei cercato di salvare mia madre. Mi ha colpito che, per onorare il sacrificio di Silver, i forlivesi abbiano accompagnato il suo feretro da Piazza Saffi al Cimitero Monumentale tra due ali di folla».

«Durante il racconto di Franco sentivo quanto gli pesasse il cuore. I due fratelli si volevano un bene dell’anima. Questo mi ha spronato a impegnarmi di più e avere un rapporto miglio-re con mio fratello, ma soprattutto mettere l’orgoglio da parte e chiedere scusa quando litighiamo. Se mio fratello compisse un gesto simile resterei arrabbiata con lui per diversi mesi.

Poi però racconterei del suo grande coraggio».

«Se mio fratello facesse una cosa del genere non so come ci rimarrei. Credo che tutti pensino prima a se stessi, poi agli altri, come faccio anche io. Silver è stato buono come un pezzo di pane. Ha donato la sua vita per salvarne altre. Se succedesse questa storia a mia sorella farei fatica a raccontarlo alla gente.

Solo ai miei amici stretti». Ognuno fa la differenza, anche se piccola. Tante piccole differenze formano una differenza più grande. Non si può agire quieti.

Bisogna urlare. Non si può dimenticare, restare in silenzio.

Fossi stato Franco, avrei testimoniato sicuramente, ma da subito. Quindi: «Franco sii fiero di tuo fratello e di tutti coloro che non lo dimenticano, ma soprattutto sii fiero di te e della tua testimonianza». Non è giusto che dopo cinquant’anni non si sappia ancora la verità.

«Secondo me è stato l’incontro più bello che abbiamo mai fatto». Per ricordare Silver come esempio di altruismo, medaglia d’oro al valore civile, realizzeremo un murale nella nostra scuola per il progetto ’Continuità-Arte in Verticale’ che coinvolgerà tutte le seconde della ’Zangheri’ e le classi di passaggio dell’infanzia ’La Rondine’ e ’La Lucertola blu’, e le primarie ’Matteotti’, ’Peroni’ e ’Rodari’.

Classe 2ªE

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