ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Conero di Ancona (AN) - 3C

Talento e umiltà, il trionfo di Jannik Sinner

Il giovane prodigio di San Candido sta conquistando il mondo del tennis mondiale con il gioco potente e la grinta inarrestabile

Il tennis italiano è in festa grazie a un nome che risuona sempre più forte nei circuiti internazionali: Jannik Sinner. Il giovane prodigio di San Candido, a soli ventitré anni, sta conquistando il mondo del tennis con il suo gioco potente, la sua grinta inarrestabile e un talento che promette di lasciare un’impronta indelebile nella storia dello sport.

Il percorso di Jannik Sinner nel mondo del tennis è stato un viaggio straordinario, caratterizzato da una rapida ascesa e da risultati impressionanti. Sin dai primi passi nei tornei giovanili, era chiaro che Sinner aveva qualcosa di speciale. La sua abilità tecnica e la determinazione senza pari lo hanno portato a emergere rapidamente come uno dei talenti più promettenti della sua generazione. La vera svolta è arrivata nel 2018, quando Sinner ha fatto il suo ingresso nel circuito professionistico.

Da allora, ogni torneo è stato un palcoscenico per il suo talento in crescita. Nel 2019 ha conquistato il suo primo titolo Atp a Sofia, dimostrando che era pronto a sfidare e superare le aspettative. Tuttavia, è stato negli ultimi anni che Jannik Sinner ha vera-mente messo il mondo del tennis in ginocchio. Il 2023 e il 2024 sono stati periodi di trionfo, culminati con la sua straordinaria performance all’Australian Open del 2024. Con una serie di vittorie contro avversari di calibro mondiale, Sinner ha raggiunto la finale con determinazione, catturando l’immaginazione del pubblico con il suo gioco eccezionale e la sua abilità tattica. La sua presenza nelle fasi finali dei tornei più prestigiosi è diventata una costante, e il suo nome ora è accostato a quelli dei più grandi tennisti del mondo. La sua abilità poliedrica lo rende una forza da non sottovalutare in ogni incontro. Ma non è solo il suo talento in campo a catturare l’attenzione del pubblico. La sua umiltà, il suo impegno sociale e il suo approccio professionale lo rendono un modello per giovani aspiranti tennisti e una figura che ispira chiunque creda nel valore della dedizione e del lavoro duro. Il futuro sembra brillante per Sinner, il giovane talento italiano che sta dominando il mondo del tennis. Col suo spirito indomito, l’abilità straordinaria e l’umiltà che lo contraddistingue, Sinner è destinato a lasciare un’impronta indelebile nel cuore degli appassionati di tennis di tutto il mondo. Non vediamo l’ora di seguirne il percorso sempre più luminoso nelle sfide future che il tennis mondiale gli riserverà.

Claudia De Martiis, classe III C 

 

L’immigrato è una persona che si è spostata in un Paese diverso da quello di nascita e che si stabilisce in quel Paese. Gli immigrati sono perlopiù provenienti da stati poveri, come quelli dell’Africa subsahariana, Medio Oriente, America Latina e Asia. Le cause dell’immigrazione possono essere soprattutto economiche e politiche, legate a dittature, persecuzioni e guerre, ma anche sanitarie, religiose o per cercare una qualità di vita migliore e sfuggire alla povertà. Gli immigrati portano con sé una varietà di esperienze e culture che possono arricchire la società ospitante, possono aiutare l’economia di un Paese attraverso il lavoro e contribuire al dialogo interculturale. L’immigrazione può inoltre contribuire a risolvere problemi come sovrappopolazione, fame e povertà nei Paesi di provenienza.

Tuttavia, gli immigrati devono quotidianamente affrontare sfide come la discriminazione, l’integrazione sia sociale sia culturale, l’accesso ai servizi sanitari e all’istruzione. I governi di molti Paesi si trovano spesso ad affrontare il problema dei flussi migratori, come per esempio l’Italia, che negli ultimi anni ha varato molto le leggi sull’immigrazione. Una problematica importante riguarda il settore dei minori, sia accompagnati che non accompagnati. In Italia sono registrati più i minori accompagnati, cioè coloro che giungono con la famiglia. Ognuno di noi deve contribuire alla costruzione di un mondo in grado di attivare un significativo dialogo interculturale, nel rispetto di tutti e ciascuno.

Niccolò Barbieri, classe III C

 

I social media sono uno strumento sempre più utilizzato, particolarmente dai ragazzi. A primo impatto, sembrano piattaforme innocue, in grado di portare solo benefici. Ma cosa si nasconde dietro un semplice video o un post? Molti pubblicano per sfuggire dalla realtà o semplicemente per passare il tempo, non pensando alle conseguenze. I social possono avere certamente effetti positivi, come per esempio la costruzione di reti sociali digitali, oppure possono aiutare persone di diversa età a intraprendere un percorso lavorativo in ambito digitale, nonché essere utilizzati come mezzo alternativo di socializzazione e lavoro. Tra gli altri elementi positivi, dobbiamo considerare i social media come veicoli per stimolare la creatività, le capacità comunicative e tecniche e per la divulgazione di notizie. Sono inoltre strumenti che ti consentono di annullare le distanze e far conoscere le persone o ritrovare vecchie amicizie. Infine, sono potenti mezzi tecnologici in grado di promuovere, se ben utilizzati, il benessere sociale. Quello che però non sappiamo è che dietro un banale Tik tok, talvolta si possono celare aspetti negativi da non sottovalutare, come l’eccessiva dipendenza che i social possono provocare, soprattutto in età giovanile con un sensibile peggioramento della qualità della vita. Inoltre, l’uso di piattaforme come Instagram, Facebook, WhatsApp,  Youtube è spesso oggetto di litigio tra genitori e figli, i quali, a volte, postano contenuti non adatti alla loro età.

Molte volte, però, un errore può essere compiuto anche dai genitori che, per non essere disturbati, danno in mano ai figli il dispositivo, usato come calmante e strumento di tranquillità. I social molto spesso provocano nei ragazzini chiusura mentale, isolamento e una forma eccessiva di nervosismo. Una conseguenza dell’uso improprio è lo sviluppo del cyber-bullismo, forma di bullismo esercitato la maggior parte delle volte da persone nell’anonimato con l’uso di piattaforme digitali; esso mira a danneggiare e isolare la vittima che difficilmente riesce a difendersi. Quindi i social possono avere aspetti positivi e negativi, ma dipende da chi li usa e come sono usati, per massimizzare i benefici e ridurre i rischi.

Ludovica Moggio III C 

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