Achille Funi. E la Sala dell’Arengo si anima
Museo abitato, è il progetto che ha coinvolto le classi 1B, 1D e 2C. L’idea è partita dalla mostra ’Un maestro del Novecento’
La Sala dell’Arengo si anima Si chiama “Museo abitato” il progetto che ha vinto il bando Siae dal titolo “Per chi crea” con il sostegno del Ministero della Cultura e che vede coinvolte la 1B, la 1D e la 2C della scuola Matteo Maria Boiardo, una settantina di studenti, coadiuvati da professionisti del suono come Fabio Vassallo, della fotografia d’arte Jessica Morelli e dell’animazione Maurizio Cinti. Nascerà un audiovisivo partendo dagli affreschi della Sala dell’Arengo. L’idea è partita dalla mostra di Achille Funi “Un maestro del Novecento tra storia e mito” che si è tenuta a palazzo dei Diamanti, voluta dal critico d’arte Vittorio Sgarbi. L’obiettivo del progetto è quello di far creare ai ragazzi qualcosa di fruibile in modo permanente ai cittadini e ai turisti che verranno a visitare Ferrara.
Non molti conoscono la Sala dell’Arengo presso il Municipio, un luogo che di solito viene utilizzato per conferenze. Il progetto è partito da visite guidate presso la mostra dei Diamanti curate da Senza Titolo, poi si è passati all’analisi delle opere fatte attraverso la riproduzione sonora degli elementi raffigurati. Il rumorista Fabio Vassallo ha fatto diverse ore di laboratorio con le classi coinvolte invitando i ragazzi a riprodurre i suoni attraverso vari oggetti come posate, valigie, fogli, chiavi ed altri. Il battito delle ali degli angeli, ad esempio, è stato simulato agitando un bastoncino di legno; tamburellando con le dita e con una matita sul diario hanno ricreato il galoppo dei cavalli. Tutti i suoni sono stati registrati e verranno mixati con il programma Logic pro per sonorizzare l’affresco. Si è in seguito lavorato al video con Maurizio Cinti, videomaker di Delta Cinematica, che ha introdotto gli alunni ad una tecnica di animazione finalizzata a creare piccoli movimenti dell’affresco, partendo dai cartoni preparatori dei capolavori esposti ai Diamanti. L’opera finale verrà presentata il 10 maggio alla Sala Estense e poi sarà fruibile da tutti i futuri visitatori. Il progetto ha consentito di sviluppare la creatività, l’immaginazione, l’arguzia dei ragazzi che attraverso una chiave completamente innovativa e divertente hanno acquisito nuove abilità e conoscenze in un lavoro di squadra.
La classe 1B
“Funi il maestro dell’ indecisione”. Serena Licari e Caterina Maluccelli ce lo raccontano Virgilio Socrate Achille Funi è nato a Ferrara nel 1890. A 12 anni si iscrisse all’Accademia delle Belle Arti di Brera e Il suo primo approccio all’arte fu con il classicismo. Dopo qualche anno passò al futurismo, ricercando la velocità. Il quadro che spiccò di più fu Il signore che scende dal tram. Nel 1914 partecipò alla mostra di Nuove Tendenze insieme a un gruppo futurista. Funi dovette combattere nella Prima guerra mondiale nel 1915 insieme a Boccioni. In questo periodo si dedicò poco all’arte. Superò il futurismo e passò al cubismo, ispirandosi a Picasso. Cambiò di nuovo stile: quello del realismo magico. Con questa tendenza dipinse molti suoi parenti. Il più famoso è quello che rappresenta la maternità. Per Funi il cubismo non era la sua strada.
Per questo passò a una tecnica completamente diversa, l’affresco che si realizza in molteplici passaggi: il primo consisteva nel fare una bozza del dipinto, nel secondo si ingrandiva il disegno preparatorio, mentre nell’ultimo si delineano i contorni dell’affresco sulla parete e infine viene colorato. Nel 1934 Renzo Ravenna chiese a Funi di affrescare la sale dell’Arengo dove si svolgevano le riunioni del Comune di Ferrara. Il pittore decise di decorare la sala con 5 miti ferraresi: il primo racconta del patrono di Ferrara San Giorgio che sconfigge un drago dall’alito pesante; il secondo parla di Fetonte che si credeva troppo potente e per questo cadde nel Po; il terzo narra di Parisina e l’amante Ugo; il quarto racconta della Gerusalemme liberata di Tasso; l’ultimo raffigura l’Orlando furioso di Ariosto.
Ed ecco i 22 cronisti in erba della 1B della scuola M. M. Boiardo che con tanto impegno ed entusiasmo hanno realizzato questa pagina: Elena Tassinari, Victoria Ella Braga, Alessia Cozza, Isabel D’Orsi, Emanuele Deponti, Victory Ofure Esekhaigbe, Emma Falaguasta, Mattia Ferretti, Francesco Paolo Gadan, Elias Haddouc, Sadev Jayabau, Serena Francesca Licari, Giorgio Maccanti, Caterina Meloncelli, Francesco Minghini, Enzo Matias Sanchez, Angelica Punda, Camilla Rosati, Zeno Savioli, Andrea Verdi, Emma Zaghi, Lucia Zannini