ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Fagnani di Senigallia  (AN) - 3F

«I nostri costumi in stile marchigiano»

Intervista ai Fratelli Marconi che da anni partecipano al Carnevale di Venezia: «Abbiamo vinto diversi premi»

Alcune alunne della scuola Fagnani hanno avuto l’opportunità di incontrare i fratelli Marconi per conoscere gli aspetti più interessanti del loro mestiere. I rinomati artisti di Senigallia le hanno accolte nel loro negozio OrientExpress con il cane Morfina.

Quando è nata la vostra attività? «Fin da piccoli abbiamo giocato con oggetti frutto della nostra creatività. Nel 1994 abbiamo aperto il primo negozio a Montignano e nel 2004 quello in cui ci troviamo adesso, l’OrientExpress, trasformando il nostro modo di essere in lavoro».

Da quanto tempo partecipate al Carnevale di Venezia? «La passione per i costumi ci è stata sicuramente trasmessa da nostra madre che faceva la sarta. Abbiamo partecipato per la prima volta nel 1997. Volevamo partecipare perché il Carnevale di Venezia è il Carnevale per antonomasia e volevamo esprimere noi stessi attraverso costumi in forma teatrale più che attraverso i carri. Abbiamo vinto diversi premi per la maschera più bella a partire dal 2004. Ricordiamo ad esempio il gruppo mascherato ‘Bagnanti di Senigallia’ i cui abiti sono ora esposti nel foyer del teatro La Fenice, qui a Senigallia». Che tipo di materiali usate? «Utilizziamo tanti materiali: ceramica, legno, vetro, stoffa, ma ci piace sperimentare e usare materiali diversi. Ci dedichiamo anche al restauro della bambola antica. L’«Ospedale delle bambole» è un’attività che inizialmente non svolgevamo ma ci è stata richiesta dal pubblico e adesso siamo uno degli ospedali delle bambole più importanti d’Italia».

Quanto tempo ci vuole per realizzare un costume? «Il grosso del lavoro si fa dopo Natale ma si imposta a settembre; la progettazione del costume per il Carnevale successivo inizia comunque appena finito quello precedente. Quindi il lavoro per un costume dura circa un anno. Oltre a partecipare al Carnevale di Venezia, organizziamo la rievocazione storica di Senigallia alla quale partecipano persone di tutte le età, sia bambini che anziani e le idee di tutti vengono rispettate allo stesso modo, funziona come un ingranaggio in cui ogni pezzo è importante».

Avete già dei progetti per il futuro? «Adesso stiamo pensando di potenziare il nome ‘Marconilandia’ per il negozio, sostituendolo a ‘Orient Express’. Abbiamo già un sito web proprio con quel nome. Col passare degli anni il nostro stile è cambiato: all’inizio era ispirato alla moda degli Anni ‘20, adesso ci ispiriamo al territorio marchigiano per far conoscere le nostre tradizioni e usanze come le ‘pupe del biroccio’».

Flavia Mazzara ed Elena Dolcimele IIIF

 

In questi ultimi anni, fra i giovani, e non solo, sta spopolando la musica pop, pop rock e country della cantautrice americana Taylor Alison Swift che ha conquistato il primo posto come cantante più ascoltata al mondo su Spotify. Nata nel 1989 in Pennsylvania, Taylor è entrata nel mondo della musica a 14 anni.

Ha debuttato nel 2006 con il singolo «Tim McGraw», canzone country che poi entrerà a far parte del suo primo album «Taylor Swift». Nel corso degli anni scriverà altri 9 album; il più recente è» Midnight». Grazie all’enorme successo delle sue canzoni e dei suoi album ha vin-to numerosi premi: recentemente, durante la 66esima edizione dei Grammy Awards, ha portato a casa il suo quarto Grammy per il migliore album, riconoscimento conferito dalla National Academy of Recording Arts and Sciences, considerato l’equivalente dell’Oscar per il cinema.

Grazie a questo premio è riuscita a superare numerosi e celebri cantanti come Frank Sinatra, Stevie Wonder e Paul Simon.

Taylor Swift è l’unica artista al mondo ad aver vinto per la quarta volta nella categoria «Album of the year», tuttavia il record globale per il maggior numero di Grammy è stato detenuto dal-la cantante Beyoncé. Durante l’evento in cui le è stato conferito il più recente Grammy ha annunciato l’arrivo del suo undicesimo album, «The Tortured Poets Department», composto da 17 canzoni e in uscita il 19 aprile prossimo. Recentemente è stata scoperta una cosa alquanto sorprendente: sembra infatti che Taylor Swift sia una discendente della celebre poetessa statunitense Emily Dickinson vissuta nell’Ottocento. Sarebbe sesta cugina di sesto grado ovvero sono, separata da tre generazioni e imparentata grazie ad un immigrato inglese vissuto nel XVII secolo, bisnonno di sesto grado per Emily Dickinson e di nono grado per Taylor Swift.

E’ il caso di dire che abbia la poesia nel sangue solo pensando al brano «Archer». Infine ci sbalordisce anche loro somiglianza con la celebre poetessa, cosa che ha prima stimolato e poi confermato l’ipotesi della loro parentela. Gli Swifties hanno permesso alla loro beniamina di soffiare lo scettro di regina dei live a Beyoncé che, l’anno scorso, si è dovuta «accontentare» solo del secondo posto.

Giulia Ripari ed Elettra Lucarelli IIIF

 

Il teatro La Fenice di Senigallia è il fiore all’occhiello per la vita culturale della città. Apprezzato dai cittadini e dagli appassionati, ospita da anni numerose rappresentazioni tra poesia, prosa, balletto, concerti, convegni e più in generale spettacoli adatti a tutta la famiglia.

Costruito all’incirca due secoli fa, è stato negli anni vittima di incendi, terremoti e varie ristrutturazioni che lo hanno portato nel 1996 ad avere l’attuale struttura: una sala polifunzionale con una disponibilità di quasi 900 posti.

Spesso utilizzato per la rappresentazione di saggi di fine anno di scuole di danza, palestre e di spettacoli scolastici aprendo le porte ad alunni e docenti anche per manifestazioni socio-culturali a costi d’ingresso ridotti. Negli ultimi mesi, grazie all’invito del Direttore Artistico della stagione concertistica, Federico Mondelci, e all’Associazione Oltre Le Muse, la Scuola Media Giulio Fagnani ha partecipato attivamente al concerto tributo a Stevie Wonder e Ray Charles con brani eseguiti da un’orchestra speciale di ventitré musicisti, che ha fatto apprezzare ai ragazzi generi musicali meno conosciuti come il jazz o il soul; inoltre con lo spettacolo «Il giro del mondo in un concerto», molti alunni del plesso a bordo di un’immaginaria «aero-orchestra» hanno potuto «visitare» in pochi minuti diversi Paesi, dalla Russia alla Francia, dall’Ungheria alla Cina arrivando addirittura al continente americano, attraverso opere classiche di grandi compositori del XXVIII e XIX secolo.

Arianna Capricci IIIF 

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