Riolo Terme, la situazione dopo l’alluvione
Qualche riflessione e un’intervista realizzata dai ragazzi della classe 1^A della scuola media del paese dell’appennino
In data 30 gennaio 2024 abbiamo preso parte ad un’assemblea pubblica sul tema dell’alluvione a cui hanno partecipato il Sindaco di Riolo Terme, Federica Malavolti, e il Sindaco di Casola Valsenio, Giorgio Sagrini.
Per l’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia Romagna era presente Marco Bacchini, mentre per il Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale, Rossano Montuschi.
Siamo intervenuti con alcune domande, chiedendo cosa potremmo fare noi ragazzi per evitare che questi eventi non accadano più: ci ha risposto Bacchini dicendo che i ragazzi devono appassionarsi e conoscere il loro territorio perchè se si sa quali sono le zone sicure e quelle che possono avere problemi quando si diventa grandi si può pensare a delle soluzioni per far fronte alle difficoltà. Il Sindaco di Riolo, invece, ci ha detto che bisogna dare importanza anche ai territori che ci stanno vicini per avere una visione più ampia; capire com’è fatto il nostro terreno e il nostro fiume Senio, inoltre, ci potrebbe dare una mano per un futuro sempre migliore.
Fare domande è importante perché si comprende tanto del territorio in cui si vive: ringraziamo tutti i partecipanti all’assemblea per averci dato queste informazioni perché c’è sempre da imparare.
Abbiamo poi intervistato un’alluvionata del nostro paese, la signora Alessia Lazzerini. Appena ha visto tanta pioggia che stava invadendo la sua casa cosa ha pensato immediatamente? «Ho pensato al significato della parola “Apocalisse”: in quel momento ho capito il vero significato di questo termine».
Quando vedeva che l’acqua in pochi minuti saliva inesorabilmente ha avuto tempo di mettere in salvo la sua famiglia? «Sì, ci siamo riusciti, non è stato facile, dovevamo essere lucidi; abbiamo preso un cambio, uno spazzolino da denti, la borsa con i documenti, il caricabatterie e cellulari».
Chi ha messo in sicurezza per primo? « Siamo scappati insieme, ci siamo aiutati a vicenda, io ho preso un gatto e mio marito l’altro».
Una volta che si è resa conto che la sua casa era allagata quali sensazioni ha avvertito? «Una sensazione di smarrimento e fallimento perché abbiamo visto in quel momento tutti i nostri sacrifici distrutti».
Noi ragazzi pensiamo che l’alluvione sia una “brutta bestia” che porta distruzione, ma ci piace essere positivi: grazie a questo evento abbiamo potuto conoscere e parlare con diverse persone, anche solo mentre pulivamo il fango per aiutare qualcuno in difficoltà o condividevamo qualsiasi cosa potesse servire. Questo ci ha unito: in quel momento, infatti, eravamo tutti uguali e tutti sottomessi al potere della natura. Una delle cose più belle che ci ha fatto capire quel periodo è quanto le persone possano cooperare tra loro per raggiungere un obiettivo comune e, credeteci, questo non è affatto scontato. Abbiamo anche capito che non si può comprendere pienamente una situazione finché non la si vive. Questo evento negativo, inoltre, ci ha fatto amare ancora di più il nostro territorio, che cercheremo, nel nostro piccolo, di proteggere e far risplendere nuovamente.
Ester Tronconi, Rossella Di Gilio, Lorenzo Dalle.
Classe 1A, Scuola secondaria di I grado ’Giovanni da Riolo’, Riolo Terme Prof. Lorenzo Sbarzaglia
Nel 1870, grazie all’ingegnere Antonio Zannoni, nacquero le Terme di Riolo, che hanno compiuto 150 anni nel 2020. Sono talmente importanti che il nostro paese ha preso il nome da questa struttura: Riolo Terme, “Città delle Acque”, che in precedenza si chiamava “Riolo dei Bagni”. Rinomate sono, in particolare, le acque salsobromoiodiche, che hanno effetti depurativi: l’acqua Breta, l’acqua Margherita e l’acqua Vittoria.
Le nostre terme hanno un’importanza storica molto significativa: già nell’antichità le acque di Riolo erano note agli Etruschi e ai Romani e tanti personaggi importanti hanno fatto visita alle terme, tra i quali lo scrittore e poeta Giosuè Carducci e lo scrittore e gastronomo Pellegrino Artusi.
Le Terme di Riolo sono un grande ed elegante stabilimento che comprende molte attività e diversi specialisti: all’interno della struttura, infatti, si trovano vari poliambulatori, un reparto infanzia, un centro benessere e un centro di metodologie naturali (terapie naturali per la cura della salute). All’esterno dell’edificio, inoltre, si trova un altro stabilimento dove i bambini dai 4 ai 12 anni possono divertirsi con dei giochi presenti in una stanza dove si percepisce odore di “uova marce”, che altro non è che l’odore dell’acqua sulfurea.
Accanto a quest’ultima struttura si trova uno stabilimento dove si fanno i lavaggi nasali e dove ci sono i poliambulatori specialistici. Oltre a questi servizi c’è la possibilità di fare dei fanghi, che vengono raccolti dai vicini vulcanetti di Bergullo. C’è poi anche una splendida piscina, con dell’acqua termale che ha un effetto disinfiammante e curativo, sia per la pelle che per le vie respiratorie.
Le Terme sono circondate da un meraviglioso parco secolare con cedri, lecci e querce; all’interno del parco si trovano anche un hotel, un ristorante, un bar, una chiesa e un parco giochi.
Come sapete, nel maggio 2023 a Riolo Terme e in tutti i territori circostanti si è verificata una terribile alluvione che ha rovinato molte parti del paese: le Terme, in particolare, sono state colpite gravemente, soprattutto all’esterno e negli impianti idraulici. In qualche settimana si è però riuscito a sistemare quasi tutto, grazie anche all’aiuto dei cittadini e dei volontari.
Consigliamo vivamente questo luogo a ogni persona, per rilassarsi e prendersi cura di sé.
Simone La Fauci, Sofia Ammendola, Anisa Bahja Classe 1A Scuola secondaria di I grado ’Giovanni da Riolo’, Riolo Terme.
Prof. Lorenzo Sbarzaglia