ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Lamponi di Santa Vittoria in Matenano (FM) - 3B

La Biblioteca di Santa Vittoria spicca il volo

Oltre 6500 volumi di ogni genere, dalla storia locale al graphic novel fino alla narrativa e alla letteratura straniera

Oltre 6500 volumi di ogni genere, dalla storia locale al graphic novel passando per la narrativa per ragazzi e le letterature straniere: un patrimonio librario frutto di tre anni di duro lavoro e di donazioni di cittadini comuni, case editrici e personalità di spicco della cultura e delle istituzioni. Attualmente aperta come sala studio e solo parzialmente per il prestito, dalla prossima estate la Biblioteca di Santa Vittoria spiccherà definitivamente il volo entrando a pieno regime, grazie ad un bando in via di definizione. La Biblioteca ‘Dario Rossi’, intitolata al ricercatore e autore di storia locale deceduto due anni fa, è situata nel seicentesco palazzo Monti, nel centro storico di Santa Vittoria in Matenano, e nasce nel 2020 grazie alle donazioni raccolte attraverso gli Sms solidali per il sisma del centro Italia. E’ ospitata in locali messi a disposizione dal Comune ma ha preso corpo soprattutto grazie alla passione e all’instancabile impegno profuso dai volontari dell’associazionismo locale. «Con i 28000 euro degli Sms solidali abbiamo acquistato arredi e attrezzature, mentre per la raccolta di libri abbiamo contattato case editrici, istituzioni, uomini di cultura e chiesto aiuto ai semplici cittadini» racconta orgoglioso Bernardo Tanucci, uno degli animatori dell’associazione ‘Equilibri’, prima promotrice di questa importante realtà.

«Abbiamo passato intere nottate a catalogare i libri e a ripulire quelli provenienti dalle donazioni» prosegue. Nel racconto di Tanucci anche un aneddoto speciale: «un giorno contattammo lo storico Alessandro Barbero, ormai anche star del web oltre che stimatissimo studioso, per farci inviare gratuitamente copie dei suoi libri. Con grande sorpresa, ci mandò del denaro e ci inviò i suoi auguri e i complimenti per la nostra iniziativa.

Questo ed altri valgono come incoraggiamenti, difficili da dimenticare, che ci hanno spronato a proseguire nel nostro impegno». Negli scorsi anni la Biblioteca di Santa Vittoria ha potuto disporre di un fondo ministeriale (attualmente in attesa di rifinanziamento) per l’acquisto di libri, avendo l’opportunità di rimpinguare la disponibilità di testi e pubblicazioni. Per una volta, insomma, una bella storia fatta di collaborazione con le istituzioni, di senso civico e di cultura. Ai cittadini di Santa Vittoria, e ai ragazzi in modo particolare, sta ora cogliere la preziosa opportunità di animare questo stupendo luogo di aggregazione e godere dell’infinito piacere della lettura.

Classe III B

 

Abbiamo intervistato Giuliana Viozzi, laureata in Beni Culturali e dipendente dell’Omnicomprensivo di Amandola che racconta i suoi studi su Santa Vittoria.

Da dove nasce la sua passione per l’archeologia? «Ho sempre avuto predilezione per l’arte. A 19 anni mi sono iscritta alla Facoltà di Architettura, a Firenze. La lontananza dai miei affetti e le difficoltà logistiche, mi fecero deviare il percorso intrapreso. Mi sono sposata e scelto di lavorare ma lo studio è rimasto un sogno nel cassetto.

Dopo anni mi sono rimessa in gioco iscrivendomi alla Facoltà di Beni Culturali a Fermo. Lo dovevo a me stessa. Ricominciare a studiare non è stato facile: mi sentivo fuori luogo tra i ventenni e la memoria non era più quella di un tempo. Nonostante ciò ho terminato gli esami e chiesto la tesi in Archeologia dei Paesaggi, facendo uno studio sulla facciata del Palazzo vicino la Torre del Paese. L’analisi di un’antica pergamena rinvenuta nell’Archivio mi ha permesso di scoprire che l’edificio sarebbe diventato sede del Palazzo Comunale».

Come è iniziata la collaborazione con L’Associazione Culturale ‘Equilibri’? «Con Tanucci ho condiviso gran parte del percorso di studi. Mi ha chiesto di collaborare e relazionare sul lavoro svolto. La conoscenza ti riempie. Occorre avere sempre un obbiettivo da raggiungere nella vita e quando vinci la sfida, bisogna essere orgogliosi di sé».

Che cosa ammira di più dei territori montani? «Il paesaggio non è solo una veduta, ma un contenitore di memoria e ricordi. Conserva tutte le tracce che l’uomo ha lasciato lungo il tragitto. Bisogna allenare gli occhi a guardare oltre. Il senso di appartenenza al proprio paese lo si raggiunge nel momento in cui si conosce la storia e la si apprezza».

Classe III B

 

Sul colle Matenano, a 626 metri di altitudine, si erge il paese di Santa Vittoria, uno dei centri più suggestivi e caratteristici dei Sibillini. La sua storia affonda le radici in un glorioso passato, che ha inizio nel VII secolo ed è legata ai monaci Farfensi.

Nel corso degli anni, questo agglomerato dai tratti medievali si amplia, vede trasformarsi il suo assetto urbanistico fino a consegnarci l’affascinante immagine che possiamo osservare oggi.

In un’epoca in cui le città sembrano inghiottire le individualità, qui, nel nostro tranquillo borgo, si respira un’aria diversa. Da studenti di terza media abbiamo avuto l’opportunità di crescere in questo incantevole angolo d’Italia e, quotidianamente, ne scopriamo bellezza e ricchezza. Il primo aspetto che colpisce è la forte coesione comunitaria: in paese tutti si conoscono, i vicini sono una seconda famiglia, sorrisi e saluti non mancano mai per strada. Ognuno fa sentire l’altro parte di qualcosa di più grande costruendo relazioni umane sincere che creano raro senso di appartenenza. Inoltre, le escursioni nei dintorni, alla scoperta di antichi villaggi o di panorami mozzafiato, sono un’esperienza unica. Santa Vittoria in Matenano è un’oasi di pace e autenticità nel frenetico mondo moderno. Vivere qui significa apprezzare le piccole cose, coltivare legami veri e ritrovare un autentico contatto con la natura. Per noi, non c’è posto migliore al mondo.

Classe III B

 

Ecco gli studenti cronisti della classe III B della scuola secondaria di primo grado di Santa Vittoria in Matenano che nella stesura degli articoli sono stati coordinati dai docenti Enrico Sbaffoni e Laura Villa. Classe III B: Giorgio Abrami, Diana Agostini, Linda Antolini, Davide Giuseppe Kevin, Elisa Fiori, Filippo Pompa, Samuele Saja e Driss Wakil. Gli studenti hanno trattato tre temi diversi, ugualmente mirati a raccontare l’orgoglio e l’amore per il proprio paese di residenza, valorizzandone il patrimonio storico, artistico e umano che lo abita. Nel primo articolo hanno raccontato lo stato della Biblioteca comunale quale auspicio di luogo di crescita per la comunità. Hanno poi scelto di portare la testimonianza di Giuliana Viozzi, laureata in Beni Culturali protagonista di studi su Santa Vittoria. Hanno concluso con la bellissima riflessione sull’importanza sociale del valore custodito nelle relazioni umane. 

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