ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Volponi di Urbino (PU) - Classi Seconde

Costruire la discarica, un tema che divide

Il caso di Riceci visto dai ragazzi della 2ª D. «Tanti personaggi pubblici hanno preso parte alla lotta per esprimere contrarietà»

Ai giorni nostri, i problemi ambientali sono tanti e uno di questi è sicuramente l’inquinamento causato dei rifiuti, bisogna smaltirli e riciclarli, così Marche Multiservizi ha deciso di costruire una discarica nel comune di Petriano per la gestione dei rifiuti della nostra zona.

La discarica avrà la superfice totale di 268.000mq e sarà collocata a Riceci, una località a poco più di 2Km di distanza da Gallo, frazione del comune di Petriano, appunto. Questa dovrebbe servire a contenere e smaltire rifiuti speciali e non pericolosi ma, nonostante ciò e comprensibilmente, non c’è stata l’approvazione dei cittadini. I motivi per cui la popolazione non accetta questa costruzione riguardano i potenziali rischi per la salute e per l’ambiente; l’eventuale impedimento dello sviluppo del territorio in un’ottica sostenibile; una probabile svalutazione economica del luogo; e la possibilità che questa possa diventare la discarica principale del centro Italia.

I cittadini hanno dato vita a varie pagine sui social per manifestare apertamente il loro dissenso, a numerose manifestazioni e marce sul posto, e ad alcune petizioni che hanno raggiunto un alto numero di firme. C’è stato anche un incontro con il presidente della Provincia Paolini, il quale ha espresso di essere contrario alla costruzione della discarica; insieme a lui tanti altri personaggi pubblici e famosi hanno preso parte a questa lotta, mettendoci la faccia e appoggiando i cittadini della zona, per altro bellissima dal punto di vista paesaggistico, che verrebbe oltre tutto deturpata.

Nessuna decisione è stata presa in modo definitivo e le due parti vanno avanti con questo conflitto da più di un anno.

L. Carloni, M. Ranocchi, G. Cecchini, E. Gamboni Classe 2ÂŞ D

 

Il 16 marzo 2022, la città di Pesaro è stata proclamata Capitale Italiana della Cultura 2024. Il nostro Istituto Comprensivo “Volponi“, in collaborazione con l’Istituto Raffaello di Urbino, ha partecipato alle manifestazioni culturali di Pesaro 2024, con il progetto per le scuole: “A voce tua – La cultura della bellezza ad Urbino”.

L’evento ha avuto luogo il giorno 6 marzo, nella Sala del Trono del nostro Palazzo Ducale.

La performance, dal titolo “Fronte a fronte”, consisteva in un percorso interculturale di narrazioni, canzoni e letture in italiano e nelle varie lingue e dialetti di origine delle famiglie degli alunni, delle classi II A e II B. I ragazzi della Scuola Secondaria di Primo Grado hanno preso in considerazione l’opera: “Cantonate di Urbino” dello scrittore Paolo Volponi, di cui proprio quest’anno ricorre il centenario dalla nascita.

In questa opera Volponi invita tutti a visitare Urbino con “curiosità e bellezza”. Per questo, i giovani urbinati si impegnano a scoprire e ad amare la loro città, “con la voglia viva di capire e di imparare”, perché questo “è un nostro dovere più che di turisti, di uomini civili”.

L. Bartolomei Maccheroni, A. Gargagliano Classe 2ÂŞ

 

Nato a Urbino il 6 febbraio 1924 frequentò negli anni ’40 il Liceo Classico Raffaello Sanzio e nel 1943 si iscrisse, sempre ad Urbino, alla facoltà di giurisprudenza. Muore ad Ancona nel 1994, è stato uno scrittore, poeta politico italiano, nonché senatore della repubblica italiana per due legislature.

Conosciutissimo dai letterati, ma non facilmente leggibile da un lettore non esperto, a meno che non abbia il coraggio di arrivare fino in fondo. Forse per la timidezza che aveva da adolescente, c’era in lui la voglia di far capire al lettore di riflettere su se stesso quasi in maniera aggressiva… ma questa “violenza” era solo apparente, una maschera in un uomo di grande bontà.

Se i giovani capissero l’indipendenza di questo scrittore, capirebbero la sua lotta contro la prepotenza dei potenti senza voler prendere il loro posto. Pensava che quello che più ci allontana dal «comportarci bene», fosse la paura di renderci ridicoli, infatti l’arma più potente che ha il potere per isolare i ribelli è proprio renderli ridicoli agli occhi di tutti. Per questo Volponi ha scritto soprattutto di personaggi bizzarri, diversi, ma sempre con la voglia di conoscere e amare. Personaggi sfortunati che andarono contro il destino, all’esclusione, al fallimento economico, ma senza mai perdere la retta via… Alla faccia di chi ci vuole tutti uguali e superficiali.

La scuola di Urbino dedicata a Paolo Volponi celebra il centenario del suo compleanno con una scultura e una serie di incontri. Volponi è considerato un faro per i giovani studenti che cercano una strada nella vita, basata su radici, ricerca, studio e correttezza morale e lavorativa.

Quello che ci affascina di più è che non si sentì mai uno “scrittore”, anche se ricevette molti premi letterari chiedeva continuamente pareri e conferme. Non si sentiva mai all’altezza, sopravvalutava le persone sicure di sé… era pieno di vita e pieno di paure… Proprio come tutti noi, come dice la nostra Dirigente Maria Lorena Farinelli.

G. Sartori, E. Gramaccioni, M. Bressi, E. Santi – Classe 2C

Votazioni CHIUSE
Voti: 0

Pagina in concorso