ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Dante Arfelli di Cesenatico (FC) - 3C

Albergo etico, un posto che ti entra nel cuore

Nella struttura a Cesenatico parte del personale è composto da ragazze e ragazzi con disabilità che vengono inseriti nel lavoro

Immaginate di essere un turista che cammina per le vie di Cesenatico in cerca di un luogo accogliente in cui soggiornare e di passare vicino ad un albergo con una struttura ampia, curata e una bella piscina. Guardandovi intorno più attentamente noterete che parte del personale è composto da ragazzi e ragazze con disabilità, ed è infatti questa la peculiarità dell’’Albergo Etico’. Qui, infatti, lavorano ragazzi con sindrome di Down o altre disabilità, che vengono inseriti rispettando le potenzialità di ognuno e sviluppando così i loro talenti e la loro spinta all’autonomia. Tutto è nato ad Asti, quando i gestori del ristorante «Tacabanda» hanno avuto l’occasione di accogliere come stagista Niccolò, uno studente con sindrome di Down della Scuola Alberghiera e si sono subito accorti che aveva grandi potenzialità e dava tutto se stesso sul lavoro. A quel primo stage, ne sono seguiti molti altri che hanno consentito di sviluppare un vero e proprio metodo di inserimento, il metodo Download basato sul learning by doing, cioè «imparare facendo».

La ricaduta sulla vita di questi ragazzi è enorme perché tutto quello che imparano lavorando in un hotel o in un ristorante è utile anche a casa e aiuta a sviluppare la loro autonomia. Da queste esperienze è nata l’Accademia dell’Indipendenza e il progetto ’Albergo Etico’ ha iniziato a diffondersi in Italia e nel mondo. Per approfondire questa esperienza che ha esordito a Cesenatico, in viale Cavour, nell’estate del 2023, abbiamo voluto incontrare lo staff dell’Albergo Etico e porre alcune domande ai protagonisti. Siamo stati in loro compagnia un paio d’ore a scuola, toccando con mano un’esperienza che realizza concretamente una parola che spesso rimane solo teoria: inclusione.

Abbiamo intervistato due dipendenti, Pietro Paolo Laurano (30 anni) e Giorgio Battaglia (26 anni). Che lavoro fate all’interno dell’Albergo Etico? È un lavoro impegnativo? «Siamo qui a Cesenatico in Albergo Etico dall’anno scorso. Io mi occupo di fare le camere: faccio i letti, piego gli asciugamani, pulisco. Accompagno anche i clienti nelle camere così facciamo due chiacchiere. Lavoriamo dalle 8 alle 13, quindi bisogna alzarsi presto. Giorgio sta in sala, serve la colazione, ma lavora anche in cucina e al bar, ad esempio, carica la lavastoviglie».

Come vi sentite ad avere un vostro stipendio? «Siamo contenti perché possiamo mettere da parte dei soldi per il futuro. Essere indipendente dal punto di vista economico, ci fa sentire benissimo».

Qual è il vostro più grande sogno? «Da bambino – dice Pietro Paolo – volevo lavorare in un’Agenzia Viaggi, ma adesso voglio continuare a lavorare con i miei colleghi all’albergo. Vogliamo rimanere qui a Cesenatico a lavorare con tutti i nostri colleghi perché siamo una grandissima squadra».

Quali persone vi hanno aiutato di più nella vita? «Le nostre famiglie e gli amici di Albergo Etico. Vediamo le nostre famiglie circa ogni 15 o 20 giorni durante la stagione. O andiamo noi a casa a Pistoia oppure vengono loro a trovarci».

Sono nate delle amicizie tra voi ragazzi che lavorate nell’albergo Etico? «Sì, molto belle. Viviamo insieme in un appartamento e questo ha creato un bel legame».

 

Abbiamo intervistato Laura Paganelli e Danilo Esposito, coordinatori di Albergo Etico di Cesenatico, si tratta di una struttura ampia, curata con una bella piscina, dove parte del personale è composto da ragazzi e ragazze con disabilità, ed è infatti questa la peculiarità dell’’Albergo Etico’. I ragazzi di Albergo Etico hanno invitato la nostra classe a una merenda a bordo della piscina di Albergo Etico e noi…non mancheremo all’appuntamento! Che cos’è l’Accademia dell’Indipendenza? «È un percorso di formazione e lavoro nell’Albergo Etico che dura tre anni, il tempo necessario per raggiungere l’autonomia. Il ragazzo vive in appartamento con i coetanei, va a fare la spesa, fa le pulizie, cucina, impara ad autogestirsi. Nel frattempo, va a scuola e impara tutte le mansioni di un hotel che poi replica ’a casa’. Il tutto, grazie all’aiuto di chi è arrivato prima di lui e diventa un punto di riferimento. In effetti, il nostro staff è come una famiglia, ad esempio durante la stagione, abbiamo la regola di pranzare ogni giorno tutti insieme. Alle 12.30, qualsiasi cosa succeda, ci fermiamo e mangiamo insieme raccontandoci la giornata, ridendo o discutendo, come fanno tutte le famiglie».

Sarebbe stato possibile per questi ragazzi trovare lavoro, senza Albergo Etico? «Come sapete, trovare lavoro non è facile per nessuno, quindi vi potete benissimo immaginare che per loro sarebbe stato ancora più difficile, anche a causa dei pregiudizi che sono ancora molto diffusi. Proprio per questo, un risultato molto importante per noi è vedere che spesso Albergo Etico è stato un trampolino di lancio per i nostri ragazzi, nel senso che molti di loro, una volta imparato il lavoro con il nostro metodo, sono poi riusciti ad inserirsi nel mercato del lavoro ’normale’».

La disabilità può essere un vantaggio? «Non useremmo la parola vantaggio che ricorda l’ambito della competizione. La disabilità è una risorsa, è un valore che può essere messo a disposizione degli altri. Nella nostra esperienza comune, sicuramente ognuno di noi ha imparato molto dagli altri. Noi, ad esempio, abbiamo imparato a rallentare i ritmi in certi momenti, a fermarci per dare valore a un abbraccio, a non prendercela per un errore, tutte cose che abbiamo capito solo grazie al loro contributo, quindi senza di loro la nostra vita sarebbe stata molto più povera. Tutto questo lo sperimentano anche i nostri ospiti durante il loro soggiorno. In tanti ci hanno detto che tornavano a casa più rilassati, arricchiti interiormente e anche più gioiosi. Cogliamo l’occasione per ringraziare Alex Toselli, il Presidente dell’associazione, Antonio Di Benedetto e Fiorella Borio che ci seguono e ci supportano da Asti, senza i quali non avremmo avuto l’opportunità di dare vita a questa nuova esperienza a Cesenatico e di stare oggi qui con voi».

Votazioni CHIUSE
Voti: 0

Pagina in concorso