ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

ICS NORD di San Benedetto del Tronto (AP) - 2C, 2E, 3D

Sosteniamo l’ambiente: subito

Dobbiamo cambiare il mondo da adesso perché domani potrebbe già essere troppo tardi

Caro lettore, noi alunni della classe 2ªC Sacconi dell’ISC Nord abbiamo deciso di affrontare il tema del rispetto ambientale perché crediamo fermamente che «la Terra è la nostra casa e non ne abbiamo una di riserva». Ogni giorno sentiamo parlare in tv e sui giornali di cambiamento climatico, riduzione della biodiversità, isole di plastica, acidificazione degli ecosistemi sensibili, disastri ambientali, tumori e decessi prematuri. Ma questi sono solo alcuni degli effetti dell’inquinamento globale che, via via, sta spingendo la Terra verso un punto di non ritorno. Il nostro grido d’allarme nei confronti di questi fenomeni, che si alimentano a vicenda in un vero e proprio circolo vizioso, non deve rimanere inascoltato. Per troppo tempo l’uomo ha ’usato’ il pianeta a proprio piacimento, senza pensare alle conseguenze che le sue azioni avrebbero procurato, incurante del mondo che avrebbe lasciato ai propri figli. Già nel 1962, l’allora Presidente degli Stati Uniti, J.F. Kennedy, affermava che «I nostri problemi vengono creati dall’uomo, perciò possono essere risolti dall’uomo. Il legame fondamentale che ci unisce è che abitiamo tutti su questo piccolo pianeta. Respiriamo tutti la stessa aria. Abbiamo tutti a cuore il futuro dei nostri figli. E siamo tutti solo di passaggio».

Noi ragazzi pensiamo che sia giunto il momento di cambiare in positivo ed invertire la rotta per dirigerci verso uno sviluppo equo e sostenibile che consenta alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri. In questa prospettiva anche alcuni degli SDGs (obiettivi di sviluppo sostenibile), posti dall’ONU e inglobati nell’Agenda 2030, hanno lo scopo di creare un’economia che si sviluppi in modo responsabile e che utilizzi le risorse naturali con parsimonia, traendo i vantaggi offerti dalla tecnologia senza arrecare danni all’ambiente. Ma cosa possiamo fare per promuovere la sostenibilità ambientale? La sostenibilità ambientale è un impegno che richiede azioni concrete da parte di tutti, singoli individui, comunità e governi. Ognuno di noi può contribuire a preservare il nostro pianeta adottando pratiche sostenibili nella vita quotidiana, come ad esempio ridurre l’impiego di risorse energetiche ed idriche, utilizzare i trasporti pubblici o i mezzi ecologici, riutilizzare e riciclare, insomma consumare in modo responsabile e consapevole. Solo modificando il nostro stile di vita, usando in modo efficiente le risorse limitate e imparando a mettere in atto comportamenti responsabili e sostenibili, riusciremo a lasciare una lieve impronta ecologica sulla nostra Madre Terra. Per saperne di più, seguiteci sul canale YouTube www.youtube.com/@SacconiGreen (I guardiani del pianeta).

 

Una mattinata diversa quella del 22 dicembre scorso: la nostra lezione si è, infatti, svolta nella sala cinematografica del teatro Concordia dove abbiamo assistito alla proiezione del film ’C’è ancora domani’, diretto e interpretato da Paola Cortellesi.

La pellicola, girata in bianco e nero, è ambientata nella Roma del secondo dopoguerra, nel periodo immediatamente precedente il referendum del 2 giugno 1946, e racconta la storia di Delia, donna e madre di tre figli, che viene spesso picchiata e umiliata dal marito Ivano, uomo dalla mentalità maschilista e patriarcale.

Per tutto lo sviluppo del film Delia cerca di cambiare per avere un’esistenza migliore, lo fa per se stessa ma anche per i suoi figli e una lettera ricevuta a sorpresa, «che stringerà come fosse un biglietto d’amore», le permetterà ciò: è la scheda elettorale, la prima per tutte le donne italiane! Importanti le tematiche affrontate dalla regista: dall’emancipazione femminile alla partecipazione alla vita democratica.

Il film vuole rendere giustizia alle tante ’Delia’ che nella loro quotidianità hanno compiuto e compiono ancora oggi gesti rivoluzionari per lottare e cambiare la propria posizione. Da quel lontano 1946 sono stati fatti grandi passi in avanti: in alcune aree del pianeta milioni di donne sono riuscite a emanciparsi dalle condizioni di povertà e ignoranza a cui erano costrette da una società dominata dagli uomini, ma il cammino verso la parità non può dirsi sicuramente concluso.

 

Il 16 febbraio abbiamo vissuto un sorprendente incontro con la biologa sambenedettese Martina Capriotti che ha approfondito per noi il problema delle microplastiche nel mare Adriatico quali trasportatrici di composti tossici. Ma come l’abbiamo conosciuta? Grazie al nostro compagno Guido che ha visto un servizio sul tg Marche in cui presentavano una biologa marina sambenedettese ricercatrice per il National Geographic. Guido si è incuriosito nel sentire parlare di una concittadina a così ’alti livelli’ e ha fatto una breve ricerca su di lei. Le nostre prof l’hanno contattata e invitata in classe.

Sin dalla prima telefonata si è dimostrata una persona umilissima e disponibile, una che ama veramente il mare e il benessere del bioma marino. Attualmente è ricercatrice presso l’università del Connecticut e l’Università di Camerino nella sede distaccata di San Benedetto. Al di là della bella lezione di Geografia, che ci ha aperto gli occhi su tanti aspetti dell’inquinamento marino, ci ha colpito il fatto che la sua passione per il nuoto, cominciato da bambina, si sia poi trasformata nella sua professione. Quella che è iniziata come un’attività ricreativa si è evoluta diventando la sua strada di realizzazione sociale.

La pagina di oggi della nostra iniziativa ’Campionati di giornalismo’ è opera degli alunni dell’Isc Nord della secondaria di primo grado ’Sacconi-Manzoni’ di San Benedetto.

L’articolo di apertura è a firma degli alunni della 2C plesso Sacconi, sotto la guida della professoressa Maria Laura Alessi. Il pezzo sul film di Paola Cortellesi è stato scritto da Francesco Edoardo Forti, Alessandro Malizia, Antonio Paolini e Alex Tomassini della classe 3D del plesso Sacconi, con la supervisione della professoressa Giorgia Sgattoni. L’articolo su Martina Capriotti è stato realizzato dagli alunni della classe 2E del plesso Sacconi con la collaborazione delle professoresse Monia Maroni e Manuela Cameranesi.

Votazioni CHIUSE
Voti: 2

Pagina in concorso