ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Vecchiotti di Servigliano (FM) - 2F

Tu chiamale se vuoi… emozioni

Esprimerle è cruciale per comunicare con gli altri e rendere chiara la propria condizione emotiva

Le emozioni sono reazioni soggettive e spontanee a stimoli esterni o interni e variano secondo lo stato d’animo individuale; vengono espresse attraverso l’espressione facciale, il tono della voce, la tua postura o con gesti ed azioni che forniscono alle altre persone un segnale del nostro stato d’animo. Esprimere le emozioni è cruciale per comunicare con gli altri e rendere chiara la propria condizione emotiva.

Questo ci distingue dall’essere noiosi o monotoni poiché le emozioni sono parte essenziale della nostra vita e ci rendono esseri unici. Le emozioni sono fondamentali per il nostro benessere psicofisico e influenzano il nostro modo di interagire con il mondo circostante. Trattenere o nascondere ciò che proviamo è sempre sbagliato perché potrebbe far esplodere situazioni di forte stress o depressione.

Questo turbamento emotivo è dovuto a vari fattori: cambiamenti ormonali, pressioni sociali, ricerca di identità e autonomia. Gli adolescenti spesso si sentono travolti dalle proprie emozioni, e lottano per capirle e gestirle. Tuttavia, questo tumulto interiore è anche un’opportunità di crescita e di auto-consapevolezza. È importante confidarsi con familiari, amici o professionisti per comprendere e gestire al meglio le nostre emozioni, evitando comportamenti dannosi per noi stessi e per gli altri, e spesso è fondamentale aiuto per elaborare le nostre esperienze emotive in modo sano. Per noi adolescenti le emozioni sono come stare sulle montagne russe: alti e bassi, curve improvvise e sorprese inaspettate. L’adolescenza è un periodo di intensa scoperta di sé e del mondo circostante. Si sperimentano tanti sentimenti: l’euforia dell’innamoramento, l’ansia delle nuove sfide, la tristezza delle delusioni e la frustrazione delle pressioni esterne sono solo alcune delle emozioni che affrontiamo quotidianamente. È fondamentale per noi giovani imparare a riconoscere, accettare e gestire le emozioni; questo non è sempre facile e può richiedere tempo e supporto.

Esprimere apertamente le emozioni ci rende autentici e ci permette di connetterci meglio con gli altri. Parlarne con persone fidate o esperte può fornire supporto e guida nei momenti di difficoltà, aiutandoci a elaborare le nostre esperienze emotive in modo sano. Inoltre, riconoscere e accettare le proprie emozioni senza vergogna è un passo importante verso la crescita personale e il benessere emotivo. Non bisogna vergognarsi di ciò che si prova e bisogna fare uscire le proprie emozioni senza aver paura di essere giudicati dagli altri.

Classe II F

 

Capita spesso di sentirsi diversi dagli altri e per questo, di essere derisi o esclusi da gruppi di persone. Ne deriva l’emarginazione, una paura costante che accomuna molti adolescenti. La sensazione di non essere accettati o essere derisi per il proprio stile o carattere può essere devastante. A volte, si viene invitati agli incontri solo per essere oggetto di scherzi o derisioni.

Anche sui social media si viene presi in giro senza motivo, spesso solo per il divertimento degli altri. È triste vedere come alcuni gruppi di persone si organizzino per umiliare o ferire qualcuno, senza considerare il dolore che causano. Le conseguenze di queste azioni possono essere devastanti. Le vittime di bullismo o derisioni possono ritrovarsi rinchiuse in se stesse, isolate e in sofferente silenzio. La paura del confronto e il timore di essere giudicati rende difficile aprirsi e confidarsi. Mai nessuno dovrebbe sentirsi escluso o non accettato. Ognuno di noi merita rispetto e comprensione e nessuno ha il diritto di ferire gli altri per divertimento. È triste pensare che un messaggio o commento negativo possano rovinare l’umore e minare l’autostima. La sensazione di essere costantemente derisi o esclusi può rendere difficile affrontare i giorni, soprattutto a scuola.

Classe II F

 

La mancanza di luoghi aggregativi è una carenza importante per noi giovani, perché limita le nostre opportunità di socializzazione e svago, rendendo i nostri paesi poco vivaci. La dipendenza crescente dai dispositivi elettronici lascia molti di noi a socializzare esclusivamente tramite smartphone e computer. Tuttavia, riteniamo che sia necessario invertire questa tendenza per il bene della nostra salute mentale e dello sviluppo sociale. Abbiamo riflettuto a lungo su come affrontare questa situazione. Abbiamo immaginato la creazione di un locale multifunzionale: al suo interno vorremmo trovare una varietà di intrattenimenti come biliardo, biliardino, freccette, ping pong e giochi da tavolo. Sarebbe fantastico organizzare serate a tema con karaoke, musica e teatro.

Crediamo che l’apertura di tali locali ridurrebbe l’uso eccessivo dei telefoni cellulari e favorirebbe la socializzazione personale e la formazione di nuove amicizie. Inoltre, sarebbe un modo per i ragazzi di ritrovarsi in un ambiente sicuro e controllato, rassicurando anche i genitori sulla nostra sicurezza.

Classe II F

Ecco gli studenti della classe II F della scuola secondaria di I grado ‘Vecchiotti’ di Servigliano (Isc Falerone) che nella stesura degli articoli sono stati coordinati dal professore Federico Tordelli. Classe II F: Ludovica Anselmi, Nicole Anselmi, Luca Bartolini, Rebecca Bordoni, Fatima El Hattab, Nicolò Franca, Alessandro Gidiucci, Klea Guza, Gjyle Karaj, Maria Stella Lomboni, Alessio Luciani, Carlotta Marini, Aldin Poliku, Virginia Tamanti, Alessandro Tiburzi, Thomas Tosi, Ettore Vita. 

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