ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado A. Manzoni di Pesaro (PU) - 2C, 2F

Violenza sulle donne, è ora di dire basta!

Aumentano le vittime di abusi e maltrattamenti che a volte sfociano nell’omicidio. Ma il cambiamento deve partire da noi

Milioni di donne ogni anno vengono private della loro libertà, è il momento di dare uno stop! Ad oggi il numero di donne che hanno subito violenza fisica sono 1 milione 517mila, le vittime di violenza sessuale sono 1 milione e 369mila, le donne che hanno subito stupri o tentati stupri sono 246mila, di cui 136mila stupri e circa 163mila tentati stupri.

Com’è possibile che siano così tanti? Vi sembra giusto che milioni di donne debbano soffrire di questi abusi? Le donne vengono trattate senza rispetto come qualsiasi oggetto di cui si può fare ciò che si vuole, senza alcun contegno. E’ inaccettabile che una donna non possa camminare per strada senza un minimo di preoccupazione oppure non possa avere il diritto di prendere decisioni perché le viene impedito dal suo ex compagno o partner attuale; com’è successo a Giulia Tramontano, una donna di soli 29 anni uccisa con 37 coltellate, dal suo compagno, mentre era incinta di sette mesi. La 29enne aveva scoperto che il suo fidanzato aveva una relazione con un’altra donna, così il 30enne avrebbe deciso di ucciderla, di disfarsi del corpo e di inscenare una sua fuga da casa.

Nella Costituzione Italiana sono già presenti delle leggi per tutelare le donne da queste violenze, ad esempio la legge n. 168 “Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica” ha come obiettivo quello di rendere più efficace la protezione preventiva, rafforzando le misure contro la reiterazione dei reati a danno delle donne e inasprendo le pene nei confronti dei recidivi. Esistono anche veri e propri centri di accoglienza per le donne vittime di violenza, uno di questi è presente proprio qui a Pesaro, si trova nel centro storico. Si occupa di sensibilizzazione, informazione, formazione, accoglienza, consulenza e sostegno a favore di donne vittime di maltrattamenti, violenze e abusi. Però, nonostante tutto, il maggior cambiamento deve avvenire nella coscienza di ognuno di noi, dove deve maturare il principio che tutti abbiamo lo stesso valore e che tra uomini e donne non esiste differenza di potere. Cari uomini, non accettiamo più scuse, è ora di fermarsi.

Classe II F

 

Italiano, ultima ora, si torna ai vecchi tempi: carta, penna e pacchi postali! Durante l’anno scolastico 2023/2024 le classi seconde della scuola “Alessandro Manzoni” di Pesaro e della scuola Giuseppe Mazzini” di L’Aquila stanno partecipando ad un progetto di scambio epistolare.

Sì, proprio così, gli alunni di classi omologhe ma di diverse scuole e diversa provenienza geografica provano in prima persona l’esperienza di scrivere e ricevere delle lettere: comunicare quindi escludendo telefonini e social. Il bello è che i professori non leggono le lettere per permettere ai ragazzi di esprimersi liberamente. Inoltre gli alunni non sanno nulla della persona a cui scrivono solo alla fine si conosceranno durante le prossime gite scolastiche.

Lunga la attesa del sospirato pacco spedito dalla lontana città abruzzese alla propria classe è tanta la curiosità di sapere come risponderà l’amico di penna. Buste colorate, fogli profumati e anche piccoli doni hanno arricchito il tutto e incontrarsi sarà davvero una vera emozione. E chissà che non nascano anche delle nuove amicizie.

Classe II C

 

Impiantato il primo chip Telepathy su un cervello umano, ottimi risultati, adesso avanti tutta.

Che cos’è Neuralink di cui oggi si sente tanto parlare? E’ una società di ricerca medica fondata nel 2016 da Elon Musk con l’obiettivo di creare dei chip in grado di comunicare con il cervello umano. I primi risultati sono già arrivati: il 29 gennaio 2024 è stato compiuto il primo impianto di questo dispositivo sul paziente Noland Arbaugh, paralizzato dalle spalle in giù dopo un incidente. L’operazione è stata possibile grazie a un robot R1 che permette, tramite la microchirurgia, di collegare 1024elettrodi (dal diametro di 1/20 di un capello) al cervello umano.

Poi c’è l’unità N1, dalle dimensioni di una moneta, impiantata all’interno del cranio; il tutto si collega ad un’unità esterna di elaborazione dei dati.

Già da molti anni la ricerca medica ed elettronica ha fatto passi avanti in questo senso, ma la novità di Neuralink è la capacità di trasporto bidirezionale dei dati (dal cervello all’unità esterna e viceversa). I vantaggi di questa tecnologia sono enormi e addirittura ancora non immaginabili: migliorare le capacità cognitive, la memoria, supportare patologie come il Parkinson, ausilio per le disabilità motorie. Per il momento il primo paziente ci ha mostrato, attraverso i social, di riuscire a giocare a scacchi su un pc solo con la forza del pensiero; non a caso il nome di questo chip è Telepathy. E’ una tecnica che a noi studenti ha colpito molto, per il suo utilizzo e per la possibile evoluzione che potrebbe avere. Ovviamente una tecnologia invasiva del genere avrà sempre più bisogno di rispettare dei confini etici nel rispetto dell’uomo e degli animali.

Secondo degli studiosi per portare avanti dei progressi in questo campo, nei prossimi anni servirà un aumento degli studenti nell’area dell’ingegneria elettronica per cui, ragazzi, mettiamoci sotto!

Classe II F 

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