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Scuola Primaria Tumiati di Ferrara (FE) - 5B

Ancora scacco matto, il Tumiati ai Nazionali Tra torri, re e regine

La primaria dell’istituto comprensivo Perlasca approda alla finaleI giovani reporter della quinta B raccontano questa bella esperienza

Gli scacchi, che passione. Ecco il primo articolo della quinta B della scuola primaria Tumiati (Istituto Comprensivo Perlasca). Andiamo a leggere la prova dei giovani cronisti.

Anche quest’anno il Tumiati approda ai Nazionali.

IL TUMIATI FA SCACCO MATTO Gli scacchi: uno sport speciale, che allena la mente anche dei più piccoli. Ne sono ben consapevoli i giovani allievi della scuola Primaria Tumiati che, dopo aver superato per il quarto anno consecutivo la fase regionale, approdano alla finale nazionale che si terrà dal 12 al 15 maggio a Montesilvano in Abruzzo. Da dieci anni il gioco degli scacchi è entrato nelle aule del Perlasca grazie ad un progetto che ha coinvolto prima alcune classi della Scuola Primaria Tumiati e che successivamente si è esteso a tutto l’Istituto Comprensivo. La preparazione di questi giovani campioni viene tenuta durante l’orario scolastico dai soci del Circolo Scacchistico Estense.

Gli alunni della classe quinta B del Tumiati hanno realizzato alcune ricerche su questo gioco. «Il gioco degli scacchi è arte, scienza e sport», dichiarano gli esperti.

«Ha una funzione socializzante perché favorisce l’interazione con gli altri e impone al giocatore di tener conto del punto di vista altrui. È stato, infatti, sottolineato che gli scacchi favoriscono abilità di tipo cognitivo, come la memoria, la concentrazione. Aiuta, inoltre, a rafforzare la capacità di riflessione, previsione, pianificazione, la capacità di autocontrollo e l’accettazione di regole condivise».

Tommaso, Mario, Jodie, Iris, Anna

 

Non a caso, la validità di questo sport nelle scuole è stata riconosciuta da diversi anni dal Parlamento Europeo. Il Ministero della Pubblica Istruzione con la Circolare n. 3202/A1 del 23.9.98 ha inserito gli scacchi nel progetto sport a scuola. Ciò significa che autorizza le Scuole che lo richiedono a dar corso all’insegnamento degli scacchi per i propri alunni. La scelta del ministero di includere gli scacchi nel progetto “Sport a scuola” è il segno tangibile che gli scacchi rappresentano un’attività che va ben oltre il “gioco” e che il loro insegnamento e la loro pratica attraverso metodologie corrette e docenti qualificati consente di affiancarsi alla scuola nel processo formativo degli allievi.

L’apprendimento del gioco degli scacchi rappresenta, “un mezzo per facilitare la maturazione dello studente e per accelerare la crescita delle facoltà logiche, divertendolo nello stesso tempo”. I ragazzi della quinta B si confrontano ed esprimono le proprie riflessioni su questa loro passione.

«Gli scacchi per noi sono un gioco di sana competizione, strategia e concentrazione. Stimola la mente e la memoria. È un gioco individuale, perciò ti aiuta ad essere autonomo. Noi abbiamo imparato a giocare a scacchi a scuola, raggiungendo tornei importanti. All’inizio eravamo un po’ impacciati perché nessuno di noi sapeva giocare. Dopo poco tempo abbiamo imparato e abbiamo raggiunto ottimi risultati» «Gli scacchi mi hanno sempre appassionata: bisogna ragionare come se fossi il tuo avversario, pensando a che mossa potrebbe fare» Isabella «Io penso che sia un gioco di attenzione, astuzia e voglia di arrivare al traguardo» Martina «Gli scacchi mi sono sempre piaciuti perché ci vuole concentrazione e impegno» Luca «La mia prima lezione di scacchi mi è sembrata noiosa perché non sapevo niente. Quest’anno, però, mi sono interessato di più» Rayyan «La mia esperienza con gli scacchi è iniziata in terza elementare.

Una volta a settimana veniva un esperto ad insegnarci le regole del gioco. Inizialmente mi sembrava difficile, ma con il passare del tempo mi è sempre più piaciuto. Anche quest’anno abbiamo partecipato e ci siamo qualificati per i Nazionali!» Alice «Adoro gli scacchi, mi sono sempre piaciuti! Giocare è un po’ difficile, ma se ti impegni puoi arrivare ad alti risultati» Matilde «Per noi il gioco degli scacchi è rilassante e allo stesso tempo competitivo. All’inizio ci sembrava noioso, ma col tempo abbiamo iniziato ad adorarlo. Questo gioco può rappresentare una valida alternativa ai videogame che sempre più spesso attirano i giovani, diffondendo la non-cultura del “Voglio tutto e subito, senza sforzarmi”. Al contrario, per giocare a scacchi sono necessari impegno e allenamento! La nascita degli scacchi è incerta. Secondo gli studiosi sarebbero nati in India.

La prima testimonianza risale al VI secolo e rappresentava uno scontro pacifico fra due eserciti all’epoca formati dal re, con i cavalli, gli elefanti e i suoi ministri».

Elia, Arwa, Leonardo, Lucian, Eleonora, Serena, Luca, Nicolas, Elia, Matteo

 

Intervista all’insegnante Lidia La Torre, responsabile del progetto Quando ha avuto inizio il progetto nella scuola? «Al Tumiati ‘Scacchi a scuola’ è partito nel 2014» Chi l’ha promosso? «L’insegnante Simonetta Travagli, che nel 2014 ha aderito a questa iniziativa con la sua classe, è diventata referente dell’istituto Perlasca. La docente Rita Roboni ha abbracciato il progetto per molti anni. Attualmente ho preso io questo incarico perché credo moltissimo in questa attività.

Grande sostenitore e tifoso del gioco degli scacchi è il preside Stefano Gargioni. Il progetto nasce grazie alla collaborazione con l’associazione ‘Circolo Scacchistico Estense’ che ha come presidente Antonio Dentale, colui che ha introdotto gli scacchi nella nostra scuola e, successivamente, i figli Raffaele e Anna» Come si sono classificati negli anni gli alunni della nostra scuola? «Hanno sempre raggiunto ottimi risultati. Si sono qualificati per ben quattro anni alle gare nazionali» La redazione. Alunni: Matilde, Luca B., Alice, Elia C., Jodie, Martina, Eleonora, Tommaso, Mario, Rayyan, Lucian, Leonardo, Iris, Serena, Luca, Arwa, Nicolas, Isabella, Elia, Anna, Matteo. Insegnante che ha coordinato i giovani reporter, Gianni Bovenzi.

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