ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Maroncelli di Forlì  (FC) - 2B

Il digitale a scuola, tra rischi e opportunità

Gli studenti si sono interrogati sull’uso delle nuove tecnologie, quali Chat Gpt e visori 3d, come risorsa per il lavoro e l’apprendimento

E se un robot potesse fare il nostro lavoro, che si tratti di scrivere testi, risolvere calcoli, creare musica, insegnare e così via? La domanda è più reale che mai. Il mondo digitale è diventato sempre più presente nella vita di oggi. Anche a scuola gli studenti utilizzano computer, tablet e smartphone per fare ricerche, studiare e comunicare con i loro insegnanti e compagni di classe. Questo sta portando al cambiamento dei metodi di fare didattica e delle relazioni tra compagni. Le tecnologie digitali offrono agli studenti nuove opportunità di apprendimento. Ad esempio, gli studenti possono accedere a una vasta quantità di informazioni online e utilizzare programmi educativi interattivi per migliorare le loro competenze. Inoltre i dispositivi digitali consentono agli insegnanti di rendere l’apprendimento più coinvolgente.

Tuttavia l’integrazione del mondo digitale nelle scuole presenta anche sfide. Ad esempio, è necessario garantire che gli studenti utilizzino in modo responsabile la tecnologia. Nelle scuole del futuro probabilmente non si useranno più libri, ma oggetti digitali per apprendere in maniera più efficace. Si studieranno gli avvenimenti del passato con visori a realtà aumentata e ci si potrà immergere a 360 gradi in tutte le materie studiate. Leggendo il quotidiano abbiamo appreso che l’istituto superiore ’Freud’ di Milano sta portando avanti il progetto 4.0 dove gli studenti potranno usare i visori 3d dalle 2 alle 5 ore al giorno.

Siamo rimasti stupiti perché non pensavamo che questa possibilità che per noi era solo utopia, potesse diventare realtà.

Parlandone con la prof di Italiano abbiamo scoperto che anche i docenti si stanno formando per una scuola sempre più digitale. Ci siamo chiesti: ’È giusto tutto questo?’, ’Quale sarà il futuro della nostra scuola e di noi alunni?’, ’Come impareranno i bambini del domani?’. Siamo giunti a questa conclusione: preferiamo viverci le nostre emozioni ’dal vivo’ interagendo direttamente con i nostri professori e i nostri amici di classe perché solo così possiamo vedere i loro stati d’animo. Abbiamo la curiosità di usare i visori 3d in classe, ma abbiamo anche capito che vanno usati con moderazione. Secondo noi c’è una grande differenza nel ’vedere’ attraverso un visore 3d e la vita reale. Le emozioni che proviamo avendo una persona davanti a te sentendola parlare, guardandole il viso e percependo il suo stato d’animo, sviluppano empatia. Dietro ad uno schermo acquisiremmo certamente molte informazioni in maniera più semplice e divertente, facilitando i metodi di studio, ma l’uomo è fatto per comunicare, vivere in società e non per ricevere informazioni in forma passiva.

L’uso sempre più diffuso dell’intelligenza artificiale porta alla dipendenza perché non ci permette di distinguere il reale dal virtuale. Essa può creare testi, immagini, video e alcune persone ne usufruiscono in modo esponenziale, il che può essere un aiuto, ma se non facciamo funzionare il nostro cervello, se non stimoliamo la fantasia e la creatività verrebbero limitate le nostre capacità cognitive e manuali che per un essere umano sono una cosa fondamentale.

I bambini trascorrono ore e ore sui dispositivi elettronici e non riescono più a giocare con la propria immaginazione, non riescono a dormire senza il cellulare, hanno sempre più difficoltà nei lavori manuali, come tagliare, piegare o disegnare. I ragazzi delle medie e delle superiori non prendono appunti perché li trovano online, non costruiscono storie con la loro mente ma facendosi aiutare dall’intelligenza artificiale di Chat Gpt (acronimo di Chat Generative Pretrained Transformer). In tutta la nostra vita il digitale è diventato il protagonista indiscusso, tuttavia abbiamo capito che se vogliamo preservare le nostre relazioni sociali e la nostra crescita dobbiamo limitarne l’utilizzo.

È giusto che l’uso della tecnologia digitale ci dia nuovi stimoli per migliorare l’apprendimento e la comunicazione, ma è importante essere consapevoli dei rischi e delle sfide che può comportare. È essenziale che la scuola ci educhi all’uso responsabile degli strumenti tecnologici e ci fornisca le competenze necessarie per navigare in modo sicuro.

Classe 2^B  

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