ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria I grado San Domenico di Cesena (FC) - 1F

Un libro avvincente ambientato nel Medioevo

Gli studenti hanno approfondito l’analisi di un testo di narrativa che li ha tenuti incollati alle pagine e li ha appassionati moltissimo

Nel corso dell’anno scolastico gli alunni della 1^F della scuola di san Domenico hanno letto insieme il testo di narrativa «Il segreto di Ambrìse» di Ercole De Angelis. Si tratta di un avvincente racconto illustrato ambientato nel Medioevo che ha come protagonista Filippo, un ragazzo che crescendo comincia a chiedersi cosa sia la guerra e cosa sia l’amore, combattuto tra il desiderio di diventare un templare e il suo debole per Lucia, e a interrogarsi sul suo destino. I ragazzi hanno trovato la trama molto appassionante infatti, come rivelano Niccolò e Matteo: «I continui colpi di scena ci hanno tenuti incollati al racconto». Altri, come Mattia D’Andrea, hanno apprezzato il racconto delle battaglie e alcuni particolari suggestivi come la spada di Aldebrando. Stregante anche l’ambientazione medievale che ha colpito Valentina, Silvia, ma soprattutto Mattia Santarelli che ha dichiarato: «a me l’ambientazione ha fatto venire in mente il borgo dove è nato mio nonno e dove vado in vacanza ogni estate, che è appunto un piccolo paesino medievale che associo a molti ricordi belli».

Bianca e Nina, invece, sono sta-te rapite dalla figura di Occhigialli, il misterioso lupo amico del protagonista. Alessandro ha apprezzato soprattutto la parte iniziale e quella conclusiva del romanzo; meno la parte centrale incentrata sul racconto di guerre e battaglie – argomento sempre attuale, purtroppo – anche se l’autore celebra spesso il valore della pace con riflessioni di questo tipo: «Erano uomini, con la pelle di un altro colore e un’altra religione, ma comunque uomini come noi». In definitiva, osserva Costanza: «nonostante il Medioevo venga considerato un periodo buio, questo racconto ne ha messo in luce degli aspetti affascinanti». Nel corso della videoconferenza che ha permesso agli alunni di intervistare l’autore, Mattia D’Andrea ha svolto il ruolo di moderatore.

«E’ stato bello – dichiara l’alunno – introdurre gli interventi dei miei compagni e relazionarmi con l’autore che si è rivelato una persona brillante, disponibile e con un gran senso dell’umorismo». Riportiamo, di seguito, l’intervista all’autore Ercole de Angelis realizzata dagli alunni: Cosa l’ha spinta a scrivere il romanzo? «L’idea di valorizzare i luoghi in cui ho vissuto attraverso l’invenzione di un racconto medievale».

Quanto tempo ha impiegato per scrivere il romanzo? «Non sono uno scrittore professionista e per questo mi sono preso i miei tempi, ho impiegato sei/otto mesi».

Le è piaciuto di più scrivere questo racconto o illustrarlo? «Per me è stato un piacere fare entrambe le cose, ma prima è nato il libro poi le illustrazioni».

 

Ercole De Angelis la figura che più ci ha incuriosito è quella del lupo Occhigialli: come le è venuta in mente? Cosa l’ha ispirata? «Ho scelto di dare un ruolo centrale a Occhigialli perché sono un amante degli animali, forse mi sono ispirato un po’ al mio cane, a cui ero tanto affezionato».

Leggendo il racconto ci ha molto incuriosito la scelta dei nomi di luoghi e persone: come li ha scelti? «Nel complesso non mi sono ispirato a persone reali, ho dato spazio all’immaginazione, ma per il personaggio di Filippo mi sono ispirato a un ragazzo, figlio di amici, a cui piacciono i libri d’avventura. Io abito in un borgo antico, vicino ad Ambrise, località oggi abbandonata. I luoghi in cui è ambientato il racconto e i loro nomi sono ispirati a quelli della mia terra d’origine».

Nell’elaborazione del racconto ha ripescato qualche ricordo della sua infanzia? E’ possibile ritrovare i protagonisti di questa storia in qualche altro suo libro? «Alcuni personaggi potreste trovarli anche in altri miei racconti, ma ritratti in maniera diversa».

Da cosa ha preso spunto per raccontare la relazione tra Filippo e Lucia? Le figure dei due innamorati sono ispirate a delle persone reali? «Raccontando la relazione traLucia e Filippo mi è piaciuto ricordare gli anni della mia giovinezza in cui ci si appassionava nella scoperta dell’altro, una scoperta lenta e intrigante».

 

Gli alunni della classe 1^F: Amato Martina, Brasini Nina, Costantini Maya, D’Andrea Mattia, Delorenzi Alberto, Fantini Alessandro, Garraffa Costanza, Giangrasso Paolo, Granata Niccolò, Graziano Silvia, Khan Ritika, Martelli Valentina, Matubbar Taha, Osmani Megi, Paganelli Camilla, Ravaioli Bianca, Rizzoli Aurora, Rossi Caterina, Santarelli Mattia, Testa Matteo, Zoffoli Cleonide. Docente: prof. Gianluca Liardo 

Votazioni CHIUSE
Voti: 0

Pagina in concorso