ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Boiardo di Ferrara (FE) - 3B

L’agricoltore e il suo ufficio a cielo aperto

I giovani reporter della classe 3B si misurano con un tema di grande attualità, a tu per tu con Elisa Macchi e Luca Mari del Cso Italy

I giovani reporter della 3B della scuola Boiardo si cimentano con un tema di grande attualità, l’agricoltura e in particolare il settore dell’ortofrutta. I cronisti sono seguiti dalla prof Isabella Dallapiccola. Andiamo a leggere l’inchiesta.

I MISTERI DEL SETTORE ORTOFRUTTICOLO! «L’agricoltore ha un ufficio a cielo aperto!», E’ questa la frase con la quale è iniziato l’incontro tra gli alunni della classe 3B della scuola Matteo Maria Boiardo, insieme a Elisa Macchi, direttore di Cso Italy e Luca Mari project manager Cso Italy. Fondato nel 1998, è una realtà unica in Italia che associa molte delle aziende italiane leader nella produzione e nella commercializzazione dell’ortofrutta nazionale.

L’obiettivo dell’incontro è stato quello di far conoscere ciò che sta capitando nel settore ortofrutticolo: i consumi sono in calo.

Quali sono i motivi che portano a questa tendenza? “La prima motivazione è una minore disponibilità di prodotti, l’Italia è uno dei principali produttori di ortofrutta d’Europa e del mondo per alcuni prodotti come ad esempio le pere, ma il cambiamento climatico rende difficile produrre parecchi prodotti. La seconda sono gli insetti, come ad esempio le cimici asiatiche che divorano la frutta.

Poi c’è la questione della poca produzione con periodi di commercializzazione più brevi dovuti a minori acquisti. L’ultima è l’aumento dei prezzi anche in questo settore che ha come conseguenza il fatto che molte persone tagliano nel settore alimentare.” Questa tendenza è tipica di tutte le specie ortofrutticole? “Il calo è abbastanza generale, pochi frutti e verdure fanno eccezione, non calano i prodotti più innovativi con gusti esotici.

Il kiwi giallo, per esempio, è in aumento mentre quello verde diminuisce; mango, avocado e frutti piccoli, attraggono i giovani per i sapori nuovi. La frutta comoda da mangiare non è calata particolarmente, in questo periodo c’è una particolare voglia di frutta estiva. Per quanto riguarda gli ortaggi, i giovani ne mangiano meno, probabilmente perché il colore non attrae.” Dove acquistano maggiormente la frutta e la verdura gli italiani? “Nei supermercati, che raccolgono più quote di mercato. Al secondo posto troviamo i discount, mentre le vendite nei fruttivendoli e dai venditori ambulanti calano sempre di più.

Nel Sud Italia invece c’è un forte consumo auto produttivo.” I giovani consumano ortofrutta? “Per i ragazzi mangiare sano dovrebbe essere un piacere, il made in Italy è un valore aggiunto, più della metà dei giovani ritengono che mangiare bene sia giusto e sostenibile. Sebbene ogni tanto qualche sgarro ce lo si può concedere, ancora molti non consumano abbastanza frutta e verdura» Un tavolo, una sedia, un cestodi frutta e un violino. Di cos’altro necessita un uomo per essere felice?” Albert Einstein

 

Quanta frutta e verdura mangiano i ragazzi delle medie? Nella scuola Boiardo è stato effettuato un sondaggio da parte della 3B, sul consumo giornaliero di frutta da parte degli studenti della scuola (poco meno di 500). Il primo quesito chiedeva se i ragazzi consumassero frutta e verdura giornalmente, il “Sì” ha vinto con una maggioranza schiacciante; infatti, solo 7 ragazzi hanno risposto “No” al-la domanda; il sondaggio proseguiva con una divisione, tra le risposte dei maschi e quelle delle femmine. Alla domanda numero due (quante porzioni di frutta e verdura mangi al giorno?), la risposta è stata 2 al giorno, seguita da 1 e 3 porzioni giornaliere, in pochi ne mangiano 4 e pochissimi 5 o più. I risultati ottenuti non hanno registrato differenze tra maschi e femmine; dati concordanti sono stati ottenuti anche alle domande tre e quattro. Gli studenti preferiscono nettamente la frutta alla verdura, sia per la dolcezza che per l’aspetto esteriore, più invitante, e preferiscono mangiarle al naturale (in particolare la frutta) e non trasformata, per esempio in centrifugati, succhi o mescolate nei piatti con altri alimenti.

Infine è stato domandato agli scolari che cosa avrebbe potuto rendere più invitante e facile il consumo di prodotti ortofrutticoli, la risposta è stata la medesima in tutte le classi: dagli studenti viene richiesto che siano presentati meglio esteticamente al supermercato e ad alcuni dà fastidio il fatto che possano essere toccati da tutti anche senza guanti, in generale si lamentano anche del sapore amaro di alcuni ortaggi e anche della poca varietà di colore delle verdure (troppo verdi!); riguardo alla frutta la maggiore causa dello scarso consumo è la scomodità nel mangiarla, spesso ci vuole tempo per sbucciarla e tagliarla e quando è molto matura si rischia di sporcarsi con il succo.

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