ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado A. Manzoni di Pesaro (PU) - 2A

Piccoli ecologisti crescono e fanno la differenza

«Il pianeta sta cambiando e noi alunni pensiamo sia necessario sensibilizzare sul problema del clima. Serve l’aiuto di tutti»

Il pianeta sta cambiando in modo drastico e preoccupante già da decenni. La causa di tutto ciò è l’uomo che cerca di vivere una vita più comoda ed agiata, non curando l’effetto opposto che porta al riscaldamento globale, infatti i fenomeni climatici sono sempre più devastanti e pericolosi per colpa della concentrazione di CO2 (anidride carbonica) e, quindi, dell’aumento delle temperature. Tutti noi, anche se in parte, siamo coinvolti nella lotta contro il cambiamento climatico.

Molti pensano che i piccoli gesti non facciano la differenza, ed è vero! Il riscaldamento globale si trova in una fase troppo avanzata e per rimediare serve una svolta.

Fra qualche anno molte città non esisteranno più a causa dell’innalzamento dei mari e dello scioglimento dei ghiacciai; proprio per questo è necessario una deviazione per raggiungere l’obiettivo di un mondo più pulito.

I ragazzini di età compresa tra 11 e 14 anni pensano che questo sia un problema di cui preoccuparsi, ma ritengono di non poterci fare nulla, in quanto ragazzi troppo piccoli, e hanno paura di ciò che potrebbero essere delle conseguenze minacciose.

Dicono che delle possibili soluzioni siano fare piccoli gesti tutti insieme come utilizzare oggetti piĂą sostenibili, andare meno in macchina e piĂą a piedi, non inquinare, fare la raccolta differenziata, risparmiare e riciclare di piĂą.

Ad esempio nella Scuola Secondaria di I grado “A. Manzoni” abbiamo eletto i «piccoli ecologisti», bambini che si occupano di svuotare i bidoni negli appositi cassonetti per incentivare i ragazzi a fare la raccolta differenziata. I mari sono inquinati, ma i ragazzi non lo ritengono una questione preoccupante quanto il cambiamento climatico; anche se sono una conseguenza legata allo stesso tema: quello del riscaldamento globale.

Noi, alunni della IIA, pensiamo che sia necessario sensibilizzare bambini, ragazzi, adulti, anziani; in poche parole tutto il mondo. Come dicevamo prima, non bastano i nostri piccoli gesti, ma abbiamo bisogno anche del tuo aiuto! Per risolvere questo problema dobbiamo farlo arrivare a tutti: dai paesi in via di sviluppo ai grandi leader del mondo. Speriamo di averti convinto ad aiutarci in questa impresa che ci salverĂ .

 

I videogiochi stanno spopolando tra i ragazzi di oggi. La tecnologia sta diventando sempre più coinvolgente e presente nella vita dei minorenni, perché lo schermo li attira molto soprattutto attraverso giochi come Brawl Stars, Fortnite, Gta e Fifa calcio. Quante ore passeranno i ragazzi sui dispositivi? Abbiamo intervistato degli alunni della Scuola secondaria di I grado “Manzoni” appartenenti 4 classi: una prima, due seconde e due terze.

Abbiamo chiesto: a quale videogioco giocate maggiormente? Quante ore giocate al giorno? Da che dispositivo giocate di più? Dalle risposte ricevute abbiamo capito che i giochi che vanno per la maggiore sono: GTA, FIFA CALCIO, BRAWL STARS, FORNITE; i dispositivi più usati sono telefono e playstation; in fine i ragazzi delle medie passano mediamente 2 ore al giorno davanti agli schermi. La tecnologia sta prendendo il sopravvento sui ragazzi, che non si rendono conto di come nuoccia tanto al cervello e agli occhi, per questo cogliamo l’occasione per consigliare a tutti di non passare molto tempo sui dispositivi. Suggeriamo di fare attività alternative, ad esempio: leggere un libro, giocare all’aria aperta, fare giochi in scatola e uscire con gli amici.

 

Girando per strade di Pesaro possiamo notare che le famiglie di oggi sono composte anche da amici a quattro zampe: ci sono cani e gatti che condividono la propria vita con uomini, donne e bambini, eppure ogni anno vengono abbandonati molti animali che vanno a incrementare il numero di randagi, pari a circa 900.000 (foto a destra una campagna Enpa contro gli abbandoni). Il fenomeno si ripete ogni anno, soprattutto in periodi che coincidono con le vacanze estive e quelle di fine anno.

Tra luglio e settembre, ogni giorno, vengono abbandonati circa 600 animali tra cani e gatti e stessa cosa avviene tra novembre e febbraio. Noi della 2ª A della scuola secondaria di I grado “A. Manzoni” pensiamo che purtroppo si adotti un qualsiasi animale per un capriccio o per seguire una moda senza pensare a tutto il resto e si arriva così al malcostume dell’abbandono. A Pesaro ci sono tanti animali randagi, abbandonati da persone che prima di adottarli non hanno pensato che un animale è un essere vivente e ci se ne ne deve fare carico per molto tempo sotto ogni aspetto: sanitario, economico e anche giuridico.

Anche prima di regalare un animale occorre assicurarsi che sia veramente gradito. Passeggiando per Pesaro, e non solo, possiamo vedere che anche animali originariamente selvatici co-me serpenti, conigli, roditori e tartarughe, che prima vivevano insieme a delle famiglie con tutte le cure necessarie, vengono abbandonati da un giorno all’altro causando danni all’ecosistema oppure sono buttati per strada con delle malattie trasmissibili all’uomo. Dobbiamo dire basta all’abbandono degli animali, invece che mandarli via e far loro del male, dobbiamo aiutarli.

Se troviamo in città un animale abbandonato bisogna subito rivolgersi al Servizio Veterinario dell’Asur.

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