ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Calamandrei di Sogliano al Rubicone (FC) - 3A

La droga è un dramma per gli adolescenti

Scuola media ’Calamandrei di Sogliano al Rubicone, l’incontro con i ragazzi della comunità educativa e di recupero San Maurizio di Borghi

Noi diciamo ’No alla droga e Sì alla vita’! Lo scorso novembre alla media ’Calamandrei’ di Sogliano al Rubicone si è realizzato il progetto su ’dipendenza e legalità’ attraverso gli interventi, in classe, del comandante della polizia Locale Unione Rubicone e Mare Alessandro Scarpellini, della psicologa Elisabetta Lazzarini, di Andrea Castellani (educatore della Comunità educativa e di recupero San Maurizio di Borghi), e di Mattia, Gabriele e Rosario, giovani ospiti della stessa, che ci hanno raccontato la loro storia (’I Fantastici Sei’). Andrea Castellani ci ha permesso di capire cosa sia la comunità e come si viva all’interno. La psicologa Lazzarini ci ha spiegato come aiuta i ragazzi. I tre giovani, invece, in qualità di testimoni, hanno raccontato le loro esperienze con le sostanze e hanno riferito come si trovano in comunità. Poi abbiamo fatto diverse domande e loro ci hanno risposto volentieri, in modo diretto,espansivo.

Questo incontro ci ha fatto capire che è meglio non provare mai le sostanze stupefacenti, perché rovinano la vita e allontanano da tutte le persone a cui si è legati, soprattutto, dalla famiglia. Grazie all’ascolto delle storie di vita dei ragazzi, abbiamo capito che la droga può danneggiare irreparabilmente e cambia-re, in peggio, la nostra vita. Alla domanda ’perché avete iniziato?’, i ragazzi hanno risposto con sincerità.

«Per problemi interni al nucleo familiare – hanno detto – oppure perché offerta dagli amici, e presa, per sentirsi più grandi». Gabriele ha cominciato a undici anni, Rosario a dodici. Mattia ha condiviso il racconto di una suaperditainfamiglia,causatadall’overdose. Tornando alla risposta «me l’hanno offerta i miei amici, volevo sentirmi più grande», quasi con una voce sola, comandante, psicologa ed educatore ci hanno detto che tra le caratteristiche dell’adolescenza ci sono l’esplorazione, la ricerca di cose nuove, di stimoli esterni, una maggiore propen-sione a un agire impulsivo e non razionale, che spinge alla ricerca di stimoli piacevoli all’esterno, come se, a un certo punto, l’equilibrio interno e personale, raggiunto in famiglia e a scuola non bastasse più. Ma se l’esplorazione ha come obiettivo le sostanze stupefacenti, si crea un corto-circuito, in quanto la ricerca ’si limiterà’ soltanto alla droga, una volta incontrata. Abbiamo appreso con grande interesse e un po’ di stupore il racconto di come si viva in comunità.

Gli ospiti non possono usare il telefono, hanno delle regole e degli orari precisi, che scandiscono i momenti più importanti della giornata (pasti, lavoro, studio) e non si portano le scarpe, per rallentare o ostacolare un eventuale tentativo di fuga.

Siamo rimasti scioccati dalle parole di Rosario, che ha iniziato a drogarsi, quando frequentava la seconda media e questa sua scelta l’ha portato a commettere furti, estorsioni per procurarsi i soldi per la droga.

VittoriaAriano,FrancescoBroccoli, Denise Cola, Ludovica Garelli, Emily Punzo, Linda Sberlati della classe III A ’Piero Calamandrei’ di Sogliano al Rubicone.

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