ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Cavani di Serramazzoni (MO) - 2A

A scuola nei container, ma quanta umanità

I ragazzi raccontano la loro quotidianità e intervistano i professori: «Aspettiamo la nuova struttura, ma qui tanto cuore e sapienza»

La nostra scuola è piccola, ma vissuta da alunni che partecipano con entusiasmo alle lezioni di professori fantastici che in collaborazione con la dirigente elaborano progetti e attività (curriculari ed extracurriculari) per arricchire la nostra cultura.

Siamolaclasse2Adell’as2022/2023 e diamo voce alla nostra scuola, descrivendo e raccontando ciò che abbiamo e ciò che vorremmo avere nel nostro istituto. La nostra scuola è fatta di persone che hanno un cuore immenso, a partire dalla Dirigente, la vice preside (che è anche la nostra prof di matematica e scienze), i professori, la segreteria che lavorano per noi quotidianamente senza farsi notare, i collaboratori scolastici pronti sempre a darci una mano, a dire una parola di conforto quando ne abbiamo bisogno o a soccorrerci quando stiamo male. Ebbene si….. il ’Cavani’ è una scuola nei container, ma una scuola Umana con la U maiuscola! Inoltre, essa è situata in uno dei punti meravigliosi e strategici di Serramazzoni come la pineta, circondati dalla natura e a due passi dal centro. Di certo, abbiamo dei sogni che speriamo si realizzino presto come quello di avere una scuola in muratura, con tante aule piene di materiali utili per le varie discipline. Una palestra megagalattica, piena di attrezzi idonei per tutti gli sport da praticare con il nostro mitico Prof. Balestri, che nonostante fino a ieri mancava è riuscito a farci appassionare e a non rinunciare allo sport e per tale concessione ringraziamo il comune di Serramazzoni. Attendiamo intrepidi che venga ultimata la scuola di Ligorzano, a circa 2 Km dal centro della nostra cittadina che immaginiamo completa di ciò di cui abbiamo bisogno, compresa la condivisione degli spazi con le elementari e la materna di Serra, che permetterà di diventare un Istituto Comprensivo a 360 gradi. Intervista alla dirigente professoressa Annalisa Mazzetti.

Alunni: cosa ne pensa dei risultati della scuola? Ne è soddisfatta? Preside: «Sono molto soddisfatta, sia dal punto di apprendimento, sia dei risultati scolastici che sono molto buoni. I risultati mi rendono molto soddisfatta e orgogliosa. Questo è ottimo perché c’è tanto impegno con i docenti e gli amministratori comunali che credono nei progetti e nel sostenere economicamente». Le piace il lavoro che svolge in questo istituto? «Molto e mi ritengo fortunata. Ho insegnato per anni lettere e questo è stato molto bello, è faticoso ma non si sente, però bisogna metterci tanto impegno». Come si trova con il personale ATA e docenti? «Mi trovo molto bene con voglia di lavorare e con strutture così si devono avere persone che vogliono costruire.

L’ obiettivo è di far star bene i docenti e il personale ATA a scuola». Le piace come sono svolte le varie attività curriculari ed extracurriculari? «Sono fissata con l’organizzazione, ci lavoro molto perché vorrei che tutte le attività funzionino bene. Abbiamo intrapreso ì percorsi interdisciplinari, abbiamo deciso di fare le due ore del pomeriggio il mercoledì per recuperare le ore del sabato mattina. Altri corsi che abbiamo intrapreso sono: certificazione francese (DELF), certificazione inglese (OTE), gruppo sportivo, corso di scacchi ( scacchi club 64), per la terza media abbiamo deciso di fare un corso di latino per pre-pararli alla scuola superiore, la preparazione all’esame, lo sportello d’ascolto». Ha altri progetti per il nostro istituto? «Sì, nella scuola vorrei che ogni prof avesse una classe tutta sua con: armadietti, banchi colorati e tutto a disposizione». Che sentimenti prova per il suo lavoro? «Provo sentimenti profondi e mi piace rendere felice». La preside conclude dicendo che gli edifici funzionano e che il contenuto è grandioso, cioè noi; meglio un contenitore scarso ma pieno di amore che un contenitore pieno ma con poco amore. La preside è sempre disponibile.

Intervista alla docente Maria Franchi, vicepreside. In qualità di vicepreside, riesce bene a gestire l’istituto nella quotidianità? «Di solito sì, ma a volte la comunicazione non c’è!». I suoi colleghi collaborano con lei? «Si». In qualità di docente è soddisfatta delle sue classi? «Sì molto».

Intervista al professore Fabio Balestri, docente di educazione fisica. Come si trova a fare attività all’esterno nonostante le condizioni climatiche della quotidianità? «L’equipaggiamento è l’unica cosa che conta molto e ci permette di fare qualsiasi attività nonostante le varie condizioni climatiche». E’ soddisfatto del gruppo sportivo? «Molto soddisfatto, l’adesione è alta, il 60% degli alunni partecipa. Serve per garantire il bisogno/diritto che abbiamo di muoverci e giocare. In Europa, non va bene che ci siano solo due ore alla settimana di attività motoria». Ha attività nuove da proporre? «Certamente! Dato che ora c’è la possibilità con la concessione della palestra». Valentina Forlani, mamma di un alunno della classe, Alessandro Bentivogli, è molto soddisfatta dell’appoggio che la scuola dà al figlio atleta e tutti gli altri agonisti.

Intervista alla professoressa Elena Ragazzi, responsabile sportello d’ascolto, organizzatrice dell’openday e dell’orientamento per le scuole superiori insieme alla professoressa Anna Clara Giampino, la quale è anche referente del doposcuola. Riscontrate delle difficoltà nell’organizzazione dell’open day annuale? «No! C’è tanto tempo da dedicare, però l’organizzazione non si sente perchè ogni docente prepara da solo la propria classe». Vi dà soddisfazione dare una mano agli studenti per la scelta delle scuole superiori? Prof Ragazzi: «Si molto, è per dare tante informazioni. Si spiegano i vari indirizzi scolastici e le varie scuole e si fa riflettere su se stessi, sulle proprie inclinazioni». Prof. Giampino: «Quello della scelta della scuola superiore è un momento molto delicato e importante nella vita di uno studente e per questa ragione affronto con grande serietà ed empatia il compito di accompagnare questi ragazzi nel loro percorso orientativo. Io e la professoressa Ragazzi, ci occupiamo di dar loro informazioni tecniche sull’offerta formativa del territorio, ma anche soprattutto di guidare gli studenti nella comprensione delle loro attitudini, delle loro passioni, dei loro limiti e delle loro potenzialità». Sul doposcuola spiega: «Mago Merlino nella ’Spada nella roccia’ diceva: ’La cosa migliore che puoi fare quando sei triste è imparare qualcosa. Imparare è l’unica cosa che non fallisce mai!’. Ecco perché sono molto felice di aiutare i ragazzi che hanno qualche difficoltà, organizzando per loro l’attività del doposcuola. Gli incontri pomeridiani sono volti non solo a dare una mano a questi ragazzi nello svolgimento dei compiti, ma anche e soprattutto, e nel costruire una loro serenità che deriva proprio dall’imparare».

Nella nostra scuola la professoressa Caterina Luzzi è responsabile della certificazione O.T.E e Antonella Mancino, responsabile certificazione DELF. Nella nostra scuola oltre ai professori che abbiamo intervistato, abbiamo altri punti di riferimento: la professoressa Mancino è la referente al bullismo, la professoressa Brunella Blandini, invece, è responsabile della sicurezza, inoltre, ogni anno si spende per fare un corso per le classi seconde di rianimazione, in collaborazione con l’AVAP di Serramazzoni ed il professore Alessandro Castelli, operatore digitale dell’istituto. Concludiamo, dicendo una frase della nostra prof di lettere Angela Pistone: «La nostra scuola non è fatta di mura in cemento, ma ha un’anima piena d’ amore».

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