ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

IC Padre Tacchi Venturi di San Severino (MC) - 3D

Foibe, il ricordo della scuola settempedana

Lo storico Bressan ha introdotto il tema e Maretti ha letto alcuni estratti da «Il rogo nel porto» del famoso scrittore Pahor

Il 10 febbraio di ogni anno si celebra il giorno del ricordo: dedicato all’esodo giuliano dalmata e alle vittime italiane gettate nelle cavità carsiche «foibe», per volere del maresciallo Tito e dei suoi partigiani jugoslavi. È stata scelta la data del 10 febbraio perché è stato il giorno in cui, nel 1947, vennero firmati a Parigi gli accordi di pace che assegnarono alla Jugoslavia l’Istria, la città di Zara e la maggior parte della Venezia Giulia e che posero fine alle violenze. La Repubblica riconosce la giornata del ricordo «al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra (1943-45), e della più complessa vicenda del confine orientale». Per commemorare questa giornata l’istituto ha aderito all’iniziativa, promossa dall’Istituto Storico di Macerata in collaborazione con l’Università di Macerata, che si è svolta il giorno di sabato 11 febbraio: in diretta sul canale Youtube dell’Istituto Storico. In quella giornata abbiamo potuto seguire e ascoltare dapprima un’introduzione storica curata dal professor Edoardo Bressan, poi il racconto e la lettura di alcuni estratti da «Il rogo nel porto», un libro di successo dello scrittore sloveno Boris Pahor, accompagnati dalla voce di Simone Maretti. Ascoltando con attenzione la lettura di brani selezionati del libro abbiamo avuto l’occasione di scoprire, approfondire e in qualche modo anche rivivere la difficile convivenza tra italiani e sloveni negli anni precedenti alla Seconda Guerra Mondiale.

Votazioni CHIUSE
Voti: 0

Pagina in concorso