ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

I.O. della Rovere di Urbania (PU) - 2B - 1A - 1C

Noi ragazzi di oggi alla scoperta degli anni ’80

Due generazioni a confronto: abbiamo chiesto a docenti e collaboratori di raccontarci cosa facevano e come vivevano quel periodo

Per tutti, gli anni ‘80 sono un periodo fuori dagli schemi, segnato da nuovi stili musicali e icone della moda. Siamo qui con dei “veterani” che ci faranno rivivere quei bei tempi. Se sbirciassimo nel vostro armadio che cosa troveremmo? «Sicuramente un paio di Levis 501, un giacchetto di jeans e una felpa Best Company; scarpe da ginnastica, All Star, Timberland e, chi aveva più soldi, anche i Camperos. Maglie oversize con spalle imbottite, bomber da paninari e fuseaux; alle ragazze piacevano vestiti neri New Wave e mantelle. Poi gli accessori: collane, orecchini, bandane, polsini». E dei capelli che ci dite? «Il mullet, taglio corto davanti e lungo dietro, andava tantissimo! Piacevano una cifra i capelli voluminosi, frisé e la permanente. Si andava dal parrucchiere per avere chiome cotonate e tinte di nero, rosso e biondo platino: molti gruppi musicali le portavano così. Ah! Sui capelli lisci venivano impresse immagini come cuori e stelle». Quali canzoni troveremmo nel vostro walkman? «Per noi è stato un sogno quando Vasco Rossi è andato a Sanremo con Vado Al Massimo e Vita Spericolata! Tra gli italiani ascoltavamo anche Renato Zero, Zucchero, De Gregori. Che dire poi di Michael Jackson e Cyndi Lauper? L’appuntamento top era il Festival bar ma la musica si ascoltava anche con le musicassette che si riavvolgevano con la penna. Che bello sentire i Duran Duran e gli Spandau Ballet dai lunghi capelli cotonati! E Madonna? Cantante cult con inconfondibili gonne di tulle, calze bucate e anfibi». Luoghi di incontro? Passatempi? «Ci si incontrava tutti i giorni, alla stessa ora, in piazza o ai giardinetti per stare insieme o si andava a ballare in discoteca anche di pomeriggio. Ci si spostava in autostop. La cosa più bella però erano i festini da sballo nei garage in cui si ballavano i lenti!». Quali sono i film e i programmi TV che amavate? «Come dimenticare Top Gun, Rambo o Rocky al cinema? Di programmi per ragazzi, nel pomeriggio, seguivamo Candid Camera o Bim Bum Bam con Bonolis, Licia Colò e Uan; davano cartoni animati fantastici: Mazinga, Goldrake, Lady Oscar. A tarda sera seguivamo Drive In con Ezio Greggio e su MTV video musicali e programmi come DiscoRing. E così, tra una pizza e una cola, un panino al Burghy, le risate con gli amici e le note di una bella canzone sono trascorsi quei fantastici anni della nostra vita che non dimenticheremo mai». Classe 2ª B È stata ideata, recentemente, una classificazione di generazioni in base all’anno di nascita per identificare e descrivere le caratteristiche tipiche delle persone nate in quegli anni. 1. Generazione perduta (1883-1900) 2.Greatest Generation (1901-1927) 3. Generazione silenziosa (1928-1945) 4. Baby boomers o «Boomers» (1946-1964) 5. Generazione X (1965-1980), chiamati anche Generazione invisibile” perché cresciuti all’ombra dei boomer, “schiacciati” dalla loro forte identità 6. Generazione Y o «Millennials» (1981-1996), perché diventati adulti nel corso del nuovo millennio 7. Generazione Z o «Centennials»; (1997-2012) perché nati a cavallo del nuovo secolo 8. Generazione Alpha o «Screenagers» (2013 ad oggi) è la prima ad essere nata interamente nel XXI (ventunesimo) secolo. Noi ragazzi della Scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Omnicomprensivo “Della Rovere” di Urbania (1ª A, B, C e 2ª B) siamo della generazione Z in quanto nati nel 2010 e nel 2011; le nostre prof, i collaboratori scolastici invece, appartengono quasi tutti alla Generazione X. Ci è venuta, quindi, l’idea di approfondire questo argomento e di mettere le due generazioni X e Z a confronto. Per realizzare ciò, abbiamo svolto ricerche, ascoltato canzoni, guardato film, immagini e fotografie, ascoltato racconti, divertenti e inimmaginabili! Classi 1ª A e 1ª C Abitudini che cambiano, mode che passano, generazioni che si alternano: siamo così sicuri di essere migliori dei ragazzi degli anni ‘80? Ma che ne sanno gli ’80!? Chi siamo noi? Noi siamo quelli che si danno appuntamento sui social, con Whatsapp o Instagram, guardiamo Tik Tok, copiamo il look da Chiara Ferragni, Andrea Fratino, Gaia Bianchi e da altre influencer, beviamo dalle borracce air up. Noi siamo quelli che indossano felpe oversize, jeans larghi e Nike Air ForceOne, “straconsumate” ma necessarie, top corto e cargo, stile “maranza”, adatto alle persone scontrose, con un carattere tamarro, introverse e musone. Noi siamo quelli che amano le collane di perle e dorate che raccontano ed esprimono la propria personalità. Siamo quelle che portano i capelli lunghi, lisci e luminosi o mossi con il “caschetto corto squadrato”, a “onda di mare” e le frangette a “casetta”; e siamo quelli con il taglio “curly tiktok hair”, la frangia a “grondaia” o “scivolo“; o “big curl”. Noi siamo quelli che ascoltano i Maneskin, Lazza, Shiva, Rondo su Spotify e seguiamo su Netflix le nostre serie preferite MareFuori, StrangerThings, Mercoledì, tutti insieme a casa di un amico mangiando pizza, sushi, kebab e hamburger consegnati direttamente da un Deliveroo. Noi siamo quelli che non indossano gli scaldamuscoli o fasce di spugna nei capelli, ma fanno dello sport o meglio il fitness il loro passatempo preferito, all’aria aperta se possibile, padel, tessuti aerei, pattinaggio. Noi siamo quelli che non escono tutti i giorni ma si incontrano con gli amici online per una sfida a Fifa, a Rocket League o a Minecraft e vanno in discoteca nelle serate speciali. Noi siamo quelli che usano termini gergali come: cringe (imbarazzante), trigger (reazione di disgusto, paura o rabbia), bro-fra (abbreviativo di brother e fratello), zio (modo per salutarsi), snich (fare la spia), amo (amore), boomer (essere indietro con la tecnologia) e shippare (creare una coppia). Noi siamo quelli che scrivono sempre di più in stampato ma parlano in corsivo! Classi 1ª A e 1ª C

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