ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Bismantova di Castelnovo Nè Monti (RE) - 3A - 1B

Studiare tutte le materie in lingua inglese

Scuola media Bismantova di Castelnovo Monti: l’iniziativa che ha coinvolto 90 studenti utilizzando il metodo ’Clil’ in lingua straniera

A scuola, l’orario è scandito ogni giorno da molte materie. Lezioni di italiano, storia, geografia, matematica, musica, educazione fisica… Fin qui nulla di strano, se non fosse che per cinque mattinate, suddivise in tutto l’anno, noi studenti, abbiamo dovuto vivere una full immersion in lingua inglese. Polinomi e frazioni, il romanzo di narrazione e i Promessi Sposi, lo sfruttamento minorile e la dispersione idrica. Temi che fanno parte del programma scolastico, ma che sono stati sviluppati in modo nuovo dai nostri insegnanti, affiancati da docenti di madrelingua che, di volta in volta, preparavano le lezioni come se fossimo in un vero college americano. Protagonisti di questa iniziativa sono stati i ragazzi delle classi terze della nostra scuola. Circa 90 studenti coinvolti, che stanno vivendo un’esperienza unica nel suo genere utilizzando il metodo Clil, Content and Language Integrated Learning. Lo scopo dell’attività è quello di sviluppare contenuti scolastici in una lingua straniera, senza per forza doverlo fare nell’ora di inglese o francese. Grazie al lavoro dei nostri insegnanti e della preside, il laboratorio Clil è stato prima proposto ai genitori, che hanno acconsentito di buon grado, e poi organizzato dagli insegnanti di lingua assieme ai loro colleghi. Al giorno d’oggi, infatti, la lingua inglese è fondamentale per comunicare e viaggiare. Imparare ad esprimersi, comunicando qualsiasi tipo di argomento e materia è indispensabile per i giovani che devono entrare nel mondo del lavoro. Durante la lezione non era importante capire ogni parola, ma concentrarsi globalmente, per comprendere la filosofia che accompagna questa metodologia di lavoro. «È stato utile metterci alla prova. Abbiamo imparato molte parole nuove. Ogni materia, in questo ciclo scolastico, può essere collegata alle altre attraverso un filo conduttore comune, che in questo caso era la lingua inglese», dice Marco. «Tornata a casa facevo fatica a parlare italiano», racconta Elisa. «Le ore d’inglese sono poche, esperienze di questo tipo dovrebbero esserci sempre», continua Armando. Sapere una lingua straniera non vuol dire imparare la regolina e applicarla. Esprimersi vuol dire prima di tutto interagire per ottenere un scopo. «Tutti gli studenti sono stati felici di vivere questa opportunità che ci fa sognare in grande il nostro futuro», conclude Allegra. Da poco abbiamo iniziato una corrispondenza via mail con una classe di giovani studenti di Kahla, paese tedesco gemellato da circa un anno con Castelnovo Monti. In futuro ci piacerebbe andare a trovarli e visitare il loro paese, dato che loro, già l’anno scorso, sono venuti a trovarci», aggiunge poi Ginevra. Vivere in montagna non vuol dire essere tagliati fuori e iniziative di questo tipo dimostrano come ci siano opportunità per migliorare le proprie conoscenze e capacità, ovunque si viva.

Allegra Tagliati Ginevra Beretta Maria Cosentino Armando Jaku III A (disegno di Allegra Tagliati)

Quanto la natura fa parte delle nostre vite? Quanto siamo consapevoli della sua importanza? Guardare un paesaggio innevato migliora l’umore. Annusare un fiore ci rende più buoni. Basterebbe una camminata di dieci minuti per migliorare la nostra salute, una medicina a costo zero, ma che facciamo fatica a mettere in pratica. Circa una settimana fa la nostra classe ha partecipato a Neve Natura, progetto finanziato dal Parco dell’Appennino Tosco- Emiliano. Un’attività consolidata da anni, che permette a centinaia di ragazzi di vivere per circa due giorni un po’ isolati, in mezzo alla natura, nel paese di Succiso, vicino al monte Ventasso. Al nostro arrivo, ad accoglierci, c’era Alessandro, guida naturalistica, che ci ha accompagnato durante il nostro soggiorno. Il primo giorno, abbiamo dedicato la mattinata ad un workshop sulla fotografia. Scopo dell’attività era quello di migliorare la nostra capacità di buoni osservatori. Divisi in piccoli gruppi abbiamo passeggiato per Succiso e cercato di immortalare gli scorci migliori, che rappresentassero al meglio il paesaggio dell’Appennino. Ogni gruppo poteva scegliere 10 scatti che sarebbero stati mostrati agli altri gruppi. Alla sera abbiamo incontrato Fabrizio Silvetti, escursionista, guida ambientale e docente all’Istituto Cattaneo Dall’Aglio di Castelnovo Monti. Con lui abbiamo parlato di montagne, tecnologia applicata all’agricoltura, dei progetti in Nepal che porta avanti per gli studenti meno fortunati e di viaggi. Tanti viaggi, che Silvetti ha fatto in tutto il mondo per raggiungere le cime più alte del pianeta. Il giorno dopo siamo andati a visitare una fattoria, con tantissimi animali e una latteria per scoprire come viene fatto il formaggio. Infine abbiamo incontrato anche le guardie forestali, che ci hanno insegnato le buone pratiche da tenere all’interno del Parco. È stata un’esperienza bellissima, che non vivevamo più da anni. Dopo il Covid-19 poter stare insieme, in mezzo alla natura è stata una gioia indescrivibile.

Alice Menechini Gaia Guidetti Irene Bianchi Aurora Guidetti Chiara Minarvini I B

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