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IC Porto Garibaldi di Porto Garibaldi (FE) - 3C

In Italia a difesa delle donne. L’Udi in azione

Il ruolo dell’associazione e le battaglie per la parità di genere in questo articolo redatto dai giovani cronisti della classe 3C

Dopo aver intervistato Leily e Nyusha, due ragazze iraniane, per parlare della situazione delle donne e delle rivolte in Iran, scoppiate nel 2022 dopo l’uccisione di Masha Amini, la classe 3C del comprensivo di Porto Garibaldi, coordinata dal prof Matteo Mari, si cimenta con l’articolo intitolato ’In Italia a difesa delle donne’. L’azione dell’Udi per la parità di genere La sigla Udi sta per Unione Donne Italiane, un’associazione noprofit di promozione politica, sociale e culturale. Dal 2003 ha preso il nome di Unione Donne in Italia per sottolineare l’attenzione che rivolge non solo alle donne italiane, ma anche a tutte quelle che, nate altrove, vivono nel nostro Paese. Nasce nel 1946, dopo la seconda guerra mondiale, come un’organizzazione interna al Pci (Partito Comunista Italiano) che si batte per la pace e contro ogni tipo di discriminazione di genere. Poinegli anni ‘70, nel 1975 per la precisione, l’associazione diventa autonoma grazie alla spinta dei movimenti femministi di contestazione. Fino ad oggi – ci racconta Ornella, attivista della sezione Udi di Comacchio – questa associazione si è battuta per i diritti delle donne, come la libertà allo studio e al lavoro, la legge sul divorzio, la riforma del diritto di famiglia e la legge sull’interruzione volontaria della gravidanza. La prima battaglia è stata quella per il suffragio universale, ottenuto nel 1946, ma il lavoro di Udi continua ancora oggi senza sosta, per risolvere tutte quelle discrepanze esistenti fra uomo e donna, come le differenze tra le retribuzioni. UDI si concentra anche sulla lotta alle molestie, fisiche e psicologiche, registra quotidianamente la triste lista dei femminicidi e si batte contro ogni stereotipo di genere. Organizza varie iniziative come occasioni di incontro, dialogo, comunicazione e scambio culturale e appoggia la lotta delle donne iraniane e di quelle discriminate in tutto il mondo. Per questo motivo Udi ha bisogno dell’impegno di tutti, affinché la donna possa vivere una volta per tutte serena e al pari dell’uomo.

La classe 3C del comprensivo di Porto Garibaldi

Dall’intervista a Leily e Nyusha, due ragazze iraniane, per parlare della situazione delle donne e delle rivolte che si stanno svolgendo in Iran, alla storia dell’Udi, Unione Donne Italiane, i giovani reporter della classe 3C dell’Istituto Comprensivo Porto Garibaldi sono stati molto felici di partecipare a questa iniziativa – il campionato di giornalismo – e di trattare questo interessante argomento di attualità, quello delle donne e dei loro diritti a volte negati. Noa, Enea, Chiara, Samuele, Eleonora, Eros, Kevin, Magdalena, Alice, Ryan, Ines, Gabriele, Matteo, Diana, Agata, Christian, Sara, Samuel, Martina, Clementina, Giorgia, Davide e la nostra cara amica Denise ringraziano Ornella e Liberata e le ragazze iraniane Leily e Niusha che hanno permesso tutto questo.

L’Udi, che significa Unione Donne Italiane, un’associazione no-profit di promozione politica, sociale e culturale, nasce nel 1946, dopo la seconda guerra mondiale, come un’organizzazione interna al Pci (Partito Comunista Italiano) che si batte per la pace e contro ogni tipo di discriminazione di genere. Poi negli anni ‘70, nel 1975 per la precisione, l’associazione diventa autonoma grazie alla spinta dei movimenti femministi di contestazione.

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