ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria I grado Panizzi di Brescello (RE) - 3A - 3B

Razzismo, dalle origini ai giorni nostri

È soprattutto negli Stati Uniti che si è sviluppato un forte dibattito sul tema, anche per la presenza di molti afroamericani

«I have a dream»: così inizia il discorso più famoso di Martin Luther King, nel quale afferma di sognare un mondo nel quale i suoi figli possano crescere liberi da pregiudizi basati sul colore della pelle. Il razzismo è uno dei temi più importanti e più discussi dell’ultimo secolo. Per razzismo si intende la convinzione che gli uomini siano diversi tra loro a seconda della razza cui appartengono e che vi siano razze superiori alle altre.

Nasce fondamentalmente nel ‘600 con il colonialismo, ovvero il desiderio delle nazioni dell’Europa occidentale di espandersi nei Paesi africani, in modo da ricavarne ulteriori materie prime e minerali. Il ‘razzismo moderno’ si è accentuato all’inizio del ‘900 negli Stati Uniti, principalmente contro gli afroamericani che vivevano negli Stati meridionali, ridotti in schiavitù nelle piantagioni delle Americhe. Nel corso del secolo diverse figure lottarono contro il razzismo, come ad esempio Martin Luther King.

Attraverso il metodo della nonviolenza e grazie a numerose proteste, nel 1968 il governo americano approvò il «Civil Rights Act» (una legge che vietò la discriminazione e la segregazione razziale). Nonostante ciò, negli anni a seguire, avvennero numerosi episodi razzisti anche se la legge, di fatto, lo vietava. Un tragico episodio, balzato agli onori della cronaca, è stato l’omicidio di George Perry Floyd. Ma cosa accadde esattamente? George Perry Floyd era un uomo afroamericano di 46 anni. La sera di lunedì 25 maggio 2020 acquistò un pacchetto di sigarette in un negozio a Minneapolis, in Minnesota. Un commesso, convinto che la banconota da 20 dollari usata da Floyd per pagare fosse contraffatta, chiamò la polizia. Gli agenti si diressero verso la macchina di Floyd. Quest’ultimo, dopo aver discusso pacificamente, cadde a terra accanto all’auto della polizia. Rimesso in piedi e bloccato dagli agenti, secondo i pubblici ministeri, li informò di essere claustrofobico e di avere problemi a respirare. Nonostante ciò, pochi minuti dopo Floyd si trovò a faccia in giù sul marciapiede con tre agenti che lo tenevano bloccato, uno col ginocchio sul collo, uno seduto sul busto ed uno sulle gambe. Questa violenza durò all’incirca 9 minuti.

Floyd dapprima chiese ininterrottamente di poter almeno respirare, ma dopo circa 6 minuti, purtroppo, morì. L’agente Chauvin venne processato e condannato a 22 anni di carcere per questo e per altri crimini commessi in precedenza, tra i quali anche uno dalle dinamiche simili ai danni di un ragazzo afroamericano di soli 14 anni. Avvengono e sono frequenti tutt’oggi episodi di discriminazione razziale basati su pregiudizi che trovano le loro radici proprio negli anni della schiavitù. La speranza è che il «dream» di Martin Luther King un giorno possa diventare realtà.

Matteo Manzella III B

 

L’acqua è un bene primario che siamo abituati ad usare talmente tanto da sembrarci scontato.

Spesso non ci rendiamo conto che, attraverso alcune nostre pessime abitudini, ne sprechiamo una grandissima quantità.

L’inquinamento ha provocato una riduzione della disponibilità di acqua dolce e potabile, provocando una crisi idrica sempre maggiore. È importante ricordare anche che, per sviluppare un pensiero critico comune e risparmiare acqua, dobbiamo iniziare a prendere consapevolezza del fatto che non è una risorsa illimitata, che per preservarla e consentire il suo utilizzo alle generazioni future dobbiamo cambiare i nostri comportamenti sbagliati. Ad esempio, dovremmo chiudere il rubinetto mentre ci laviamo i denti, invece di lasciarlo aperto: sembra un accorgimento banale ed inutile, ma se ripetuto costantemente può portare a risparmiare circa 30 litri di acqua al giorno. Un’altra azione efficace per limitarne lo spreco è riutilizzare l’acqua di cottura della pasta per annaffiare le piante. Un ulteriore aspetto a cui si dovrebbe prestare maggiore attenzione è il controllo degli acquedotti per evitare ogni minima perdita.

Quando sprechiamo l’acqua, dovremmo pensare anche a tutte le persone che vivono in quei Paesi che ne hanno scarsissime riserve e per di più fortemente inquinate. Pensando a ciò dovremmo quindi ritenerci molto fortunati per ciò che abbiamo e portare avanti un consumo sempre più sostenibile di questa preziosissima risorsa. Quando riteniamo che i nostri sforzi siano inutili, pensiamo alle parole di Madre Teresa di Calcutta: «Quello che noi facciamo è come una goccia nell’oceano, ma se non lo facciamo quella goccia mancherà per sempre».

Matteo Cannito, Gaia Perna III A Elena Bondavalli, Gabriele Mori, Nicole Perna III B

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