ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria I grado Annibal Caro di Montegranaro (FM) - 2B, 2E

AI, come orientarsi tra rischi e benefici

Un mezzo tecnologico importantissimo che rivoluzionerà le nostre vite ma potrebbe influenzare i più deboli: necessario informarsi

Oggi, uno dei temi più discussi è l’Intelligenza Artificiale. A scuola abbiamo deciso di averne un’idea più chiara: l’IA è definita come la capacità di un sistema informatico, attraverso la creazione e l’applicazione di algoritmi integrati in un ambiente di calcolo dinamico, di eseguire compiti che richiedono intelligenza umana, come il riconoscimento di schemi, la pianificazione, il ragionamento probabilistico, il linguaggio e la percezione sensoriale. Purtroppo presenta sia pro che contro. Tra gli aspetti positivi ricordiamo che l’IA consente di automatizzare compiti ripetitivi, liberando tempo prezioso.

Grazie alla capacità di elaborazione dei dati in tempo reale, può eseguire analisi complesse con una precisione e una velocità che superano le capacità umane; spinge avanti i confini della ricerca scientifica e tecnologica portando a nuove scoperte e soluzioni. Infine i suoi sistemi possono adattarsi alle preferenze e ai comportamenti individuali, offrendo esperienze personalizzate nei settori del marketing, dell’e-commerce e dell’intrattenimento. L’IA può rispondere a qualsiasi domanda, analizzare immagini e suoni, diagnosticare malattie e suggerire cu-re, consente il riconoscimento facciale o la ricostruzione in forma vocale del pensiero delle persone con grave disabilità nella comunicazione. Ma l’automazione guidata dall’IA potrebbe portare alla perdita di posti di lavoro in settori tradizionali, creando disparità economica e sociale; si potrebbe mettere a rischio la privacy dei dati personali; una dipendenza eccessiva dall’IA potrebbe rendere le persone vulnerabili ad attacchi informatici. Risultando fondamentale bilanciare gli aspetti positivi e negativi un comitato presieduto dalla vicepresidente della Camera Ascani ha dato il via a delle audizioni per regolamenta-re gli algoritmi e trovare il giusto equilibrio tra ricerca, sviluppo e prevenzione di abusi e pericoli per la sicurezza dei cittadini. Citando la poetessa premio Nobel Szynborska, per la nostra diversità e complessità «a noi resta negata l’idiozia della perfezione».

Classe II B

 

Il cyberbullismo è un insieme di azioni aggressive di una singola persona o gruppo realizzate attraverso l’uso di strumenti elettronici e telematici, quali computer, social network e altri, il cui obiettivo è quello di provocare danni a uno o più individui, mentre i responsabili nascondono la loro identità dietro avatar virtuali. Generalmente il cyberbullismo coinvolge in primo luogo i giovani e negli ultimi cinque anni l’Italia ha visto una crescita esponenziale di questo fenomeno. L’associazione italiana di prevenzione al cyberbullismo, A.I.C.S., nasce con l’intento di prevenire e contrastare lo sviluppo e la diffusione di queste dinamiche e sostenere le vittime. Esempio eclatante del fenomeno è la vicenda di Carolina Picchio, una ragazza di 14 anni che, dopo aver mangiato una pizza con gli amici, si sente male per aver bevuto e perde conoscenza. A questo punto viene accerchiata e presa di mira dal ‘branco’. Le scene vengono riprese in un video poi pubblicato in rete attraverso alcuni social network ricevendo commenti denigratori e insulti. A seguito dei fatti, Carolina, disperata, la notte tra il 4 e il 5 gennaio 2013, si toglie la vita. La vicenda insegna quale dramma rappresenti per le giovani vittime essere bersaglio di queste dinamiche e fino a che punto si possa arrivare a causa della sofferenza provocata. «Le parole fanno più male della violenza. Ciò che è accaduto a me non deve più succedere a nessuno». Questo l’ultimo messaggio della ragazza. Il caso fa riflettere sull’importanza della conoscenza del pericolo e sensibilizzazione al cyberbullismo tra i giovani. Conoscere è importante perché non si ripeta, perché ci si renda conto che il cyberbullismo è più comune di ciò che si pensa e perché ognuno di noi potrebbe essere Carolina. II E

 

L’utilizzo delle nuove tecnologie ha preso sempre più spazio nella nostra vita. Anche a scuola le aule si sono arricchite di Lim, chromebook ed una stampante 3D che ci ha consentito di esplorare nuovi orizzonti: l’abbiamo impiegata per realizzare oggetti e figure geometriche, creare titoli in braille e per la riproduzione di molecole chimiche. Rappresenta altresì un potente strumento di inclusione didattica, poiché tutta la classe coopera per la progettazione del prodotto. In realtà, offre numerose opportunità in molti altri ambiti: in campo medico per realizzare in tempi rapidi protesi, fino alla riproduzione di organi o vasi sanguigni a partire dai materiali biologici del paziente o dalle sue cellule staminali. In ambito elettrico meccanico è in grado di creare prototipi funzionali e componenti precise e robuste in una vasta gamma di materiali; nel settore aerospaziale consente la creazione di modelli complessi e accurati; in architettura la realizzazione di plastici completi e particolari. Impariamo a servirci con intelligenza della tecnologia per migliorare la nostra vita.

Classi II B

Le firme di oggi: classe II B: Elena Asero, Viola Bigioni, Eva Ciucci, Sofia Giacinto, Aurora Grisogani, Malake Hijazi, Sara Kamal, Joanna Kuta, Cesare Marzetti, Edoardo Migliore, Filippo Morresi, Leonardo Pascucci, Tommaso Rafaiani, Lorenzo Renzi, Tommaso Salvatelli, Ginevra Santarelli, Elena Sofia Spirea, Riccardo Temperini, Edoardo Vagnozzi, Junhao Wang. I cronisti hanno dedicato gli articoli alla riflessione sull’Intelligenza artificiale e l’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie. Gli alunni della classe II E: Adam Ouri, Francesco Paternesi Meloni, Yannik Paunescu, Mattia Salvatelli, Aurora Settimi, Ilaria Settimi, Anna Tomassoni Ardori, Anthony Totoni, Thomas Trobbiani, Amanda Volpe e Luca Zengarini.

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