Cari youtuber, occhio a ciò che diffondete
La nostra generazione vi segue molto ed è per questo ancora più importante prestare attenzione ai messaggi pubblicati
Chi usa i social o le grandi piattaforme della comunicazione dovrebbe assumersi la responsabilità di ciò che pubblica e diffonde. Se chiedessimo a qualche adolescente che cosa vuole fare da grande, molti risponderebbero lo youtuber, cioè una persona che come lavoro, tramite una piattaforma, realizza e diffonde video che riguardano in alcuni casi temi generali in altri argomenti più specifici. Esistono canali su moda, cucina, letteratura, videogiochi, auto, moto e tanto altro. Qualche tempo fa i famosi youtubers “The borderline” hanno causato un incidente guidando una Lamborghini, nell’incidente è rimasto ucciso un bambino. Probabilmente stavano guidando in uno stato alterato mentre erano distratti dal fare continue riprese a ciò che stava accadendo. L’episodio ci ha colpito molto perché anche noi, come tutti i ragazzi della nostra generazione, seguiamo gli youtubers e spesso per noi diventano dei modelli, in questo caso modelli negativi, visto che con un comportamento irresponsabile hanno provocato la morte di una persona. Noi seguiamo i video degli youtubers soprattutto quando fanno ridere o parlano di videogame, a volte siamo attratti anche da video che parlano di viaggi in posti sperduti e malmessi. Capita anche di vederne alcuni nei quali si sentono parolacce oppure si vedono scene non adatte a ragazzi della nostra età; in questo caso, nonostante Youtube già applichi una barriera definita demonetizzazione, consigliamo di segnalare ad un adulto o direttamente alla piattaforma di Youtube i video che si ritengono non adatti agli adolescenti. I ragazzi della nostra generazione imparano cose nuove e si informano su ciò che accade intorno a loro attraverso i social piuttosto che usando giornali o libri, proprio per questa ragione è importante che vengano diffusi messaggi positivi. Esempi di youtuber che ci piacciono sono Ratorix o Favij: il primo si occupa di doppiare video divertenti e fare contenuti inerenti come “prova a non ridere” o “prova a non rimanere stupito…” mentre il secondo si occupava di gaming, “prova a non ridere” e “ora viaggi”.
Per tutte queste ragioni riteniamo fondamentale che i media vengano usati in modo responsabile e che diffondano messaggi adeguati alla nostra età.
Gianluca Nicolini Giulio Agabiti Classe 2ªG
Pesaro: città della cultura Pesaro è una città non molto estesa, conta 95.379 abitanti, è la città della musica, della bicicletta e nel 2024 è stata nominata Capitale della cultura. Il Consiglio dei ministri conferisce annualmente il titolo di «Capitale italiana della cultura» ad una città italiana e quest’anno ha deciso di nominare Pesaro. Nel 2023 erano state scelte Bergamo e Brescia. Pesaro città della musica Pesaro è nota anche come città natale di Gioaccino Rossini, compositore di brani musicali. E’ possibile visitare la casa di Rossini divenuta un monumento aperto al pubblico e anche il museo a lui dedicato. Pesaro città della bicicletta Pesaro ha una vasta rete di piste ciclabili estese su tutto il territorio, con una percentuale di abitanti che si spostano in bicicletta del 33%. Alcune curiosità su Pesaro Di seguito i migliori posti da visitare a Pesaro: Parco Naturale Monte San Bartolo, Sfera Grande di Pomodoro, Villino Ruggeri, Villa Caprile I piatti tipici di Pesaro Pizza Rossini, Cappelletti alla pesarese, Pasticciata, Cannelloni alla Rossini Tagliatelle con i fagioli.
Vi abbiamo convinti? Venite a conoscere una città ridente, baciata dal sole.
Matilde Chiara 2ªB
Il rispetto è fondamentale nella vita, senza di esso il mondo sarebbe perduto. Perché? E’ indispensabile per stare a contatto con le persone e imparare ad accettarle per quello che sono. Allo stesso tempo è una virtù che non tutti hanno. Il rispetto vuol dire anche che non dovremmo offendere o trattare male gli altri, è importante che sia qualcosa di condiviso, per generare una buona convivenza nella società ; chi non è rispettoso degli altri non prenderà mai in considerazione le loro opinioni. Nella nostra scuola A. Manzoni di Pesaro questo argomento viene trattato tanto; vengono fatti progetti, letture e conferenze in modo che i ragazzi imparino a vivere bene insieme. Ora intervistiamo Camilla, un’alunna che frequenta il nostro istituto. «Salve a tutti , adesso vi racconto un episodio riguardante il rispetto. La settimana scorsa, nell’ora di ginnastica, ero in palestra e stavo giocando a pallavolo con tutti i miei compagni di classe; ogni volta che sbagliavo a tirare il pallone, gli altri si arrabbiavano e mi insultavano.
Io, scoraggiata e triste, mi misi a piangere». Questo, purtroppo, è solo uno dei tanti episodi di mancanza di rispetto. Dobbiamo assolutamente far capire che sono sbagliati, perché a tutto c’è un limite. E’ indispensabile formare le persone partendo da sane regole di convivenza a scuola, a casa e negli ambienti dove si socializza. La scuola soprattutto è un ambiente fondamentale per la nostra formazione e per la nostra crescita personale. Vi ringraziamo per la lettura.
Enea, Camilla, Federico e Nunzio 2ªB, scuola A. Manzoni