Cambiamenti climatici e siccità
Sempre più giovani sensibili alle conseguenze: l’impatto è già molto evidente con fenomeni estremi
Sempre più giovani come noi iniziano ad essere sensibili alle conseguenze dovute ai cambiamenti climatici i cui effetti sono ormai sotto gli occhi di tutti e che non promettono buone prospettive per il nostro futuro. Ormai sappiamo che il riscaldamento globale è causato dalle attività umane che determinano il rilascio eccessivo nell’atmosfera di gas serra che sconvolgono la quantità di energia presente sulla terra e aumentano la temperatura globale. L’ impatto del cambiamento climatico è purtroppo già evidente nella maggiore frequenza di eventi meteorologici estremi come le alluvioni ma anche con prolungati periodi di siccità causata non solo dalla riduzione delle precipitazioni ma strettamente legata al riscaldamento globale, perché l’aumento della temperatura causa una maggiore evaporazione dell’acqua riducendo sempre di più la portata di fiumi, laghi e sorgenti. La siccità è ormai un problema strutturale, è uno dei prezzi che paghiamo per il cambiamento climatico.
Dobbiamo prepararci a una disponibilità idrica annua molto inferiore a quella dell’ultimo ventennio e porre rimedio agli errori del passato evitando gli sprechi e le perdite della rete idrica.
Nel mondo le zone più a rischio siccità sono i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, l’Europa centrale, il sud dell’Africa e le aree del centro America e del Brasile centrale ma anche in Italia assistiamo ad una riduzione della frequenza di piogge ed episodi nevosi e la siccità in molte regioni ha portato in sofferenza le coltivazioni e gli allevamenti. Anche nel nostro territorio piceno i fiumi hanno sempre una portata minore, si ha carenza idrica, dunque siamo costretti a chiudere i serbatoi d’acqua di notte. Purtroppo anche gli eventi sismici del 2016 hanno disperso alcune sorgenti e modificatole falde acquifere sotterranee.
Anche se non possiamo risolvere completamente questo problema, che va affrontato seriamente da tutta la politica e da tutte le istituzioni locali e mondiali, possiamo ugualmente provare a ridurne gli effetti e trovare strategie per adattarci a questa situazione negativa con vari metodi, cercando di modificare le nostre abitudini. Essendo la siccità strettamente correlata con il riscaldamento globale nel nostro quotidiano dobbiamo cercare di risparmiare energia in casa (per esempio stendendo i vestiti ad asciugare anziché utilizzare l’asciugatrice), utilizzare trasporti pubblici, andare a piedi o in bici per ridurre l’emissione di CO2. Esistono diverse buone pratiche quotidiane per ridurre l’impatto che la siccità ha sul nostro ambiente: innanzitutto evitando di sprecare l’acqua perché è un bene indispensabile, preferire per esempio la lavastoviglie al posto di lavare i piatti a mano, o utilizzare dei contenitori invece di usare l’acqua corrente. Per quando riguarda l’agricoltura dobbiamo migliorare i sistemi di raccolta dell’acqua piovana che potremmo raccogliere in barili grazie alle grondaie.
Una delle attività scolastiche riguardanti i cambiamenti climatici è stata la visione del docufilm «Before the flood» (Punto di non ritorno) del noto attore ed attivista Leonardo Di Caprio. Il documentario affronta la tematica delle conseguenze del cambiamento climatico attraverso testimonianze dirette ed interviste a personaggi come Elon Musk, Barack Obama, Papa Francesco. La narrazione si svolge attraversando posti lontanissimi tra loro, dalla Cina alle Americhe, dall’India al Circolo Polare Artico con il contributo di esperti che illustrano le drammatiche conseguenze dell’innalzamento globale delle temperature: inondazioni, siccità estreme, estinzione di forme di vita animali e vegetali. La potenza delle immagini e delle parole ci illustra come la nostra realtà sia oggi fortemente dipendente dai combustibili fossili, responsabili dell’emissione di Co2 e del conseguente effetto serra, causa di fenomeni ambientali di grande impatto. Il mondo viene così descritto quasi come se fosse sull’orlo del baratro. Ma secondo la star hollywoodiana c’è ancora spazio per la speranza ed essa passa attraverso la tecnologia e la sostenibilità, abbracciando le seguenti scelte: passare alle auto elettriche; aumentare la tassazione sulla produzione del carbone (carbon tax); investire sull’allevamento intensivo di polli anziché bestiame da cui si ricavano carni rosse; utilizzare fonti rinnovabili. Inoltre molti sono i movimenti che hanno iniziato ad imporsi, come il noto movimento «Fridays for Future» fondato da Greta Thunberg. Noi umani abbiamo sottovalutato il problema, ora non ci resta altro che fornire il nostro contributo.
Il tema dei cambiamenti climatici è molto attuale e fonte di preoccupazione soprattutto per noi ragazzi: ne sentiamo parlare tutti i giorni a scuola, nei telegiornali e persino nelle conversazioni degli adulti rubate per strada. Tutti devono imparare a cooperare per il benessere del pianeta, cercando di ridurre quanto più possibile la propria impronta ecologica. Il Comune di Venarotta dal 2014 ha avviato un’iniziativa dedicata al rispetto ambientale chiamata «il nostro cammino ecologico», con l’obiettivo di ridurre l’impatto sulla natura dell’uomo, diffondere buone pratiche relativamente alla gestione dei rifiuti e la sensibilizzazione ai temi ambientali. All’interno di questa progettualità numerose sono state le giornate ecologiche che hanno coinvolto la cittadinanza e i giovani. Nel Comune è stata inoltre installata una casetta dell’acqua che eroga acqua filtrata liscia e frizzante ad un costo bassissimo, con lo scopo di ridurre quanto più possibile il consumo di plastica, a beneficio dell’ambiente. Siamo consapevoli che abbiamo poco tempo per invertire la rotta, ma vogliamo credere che insieme possiamo mettere in atto comportamenti virtuosi e impegnarci per salvaguardare il nostro pianeta.
La pagina di oggi della nostra iniziativa ’Campionati di giornalismo’ è stata realizzata dagli studenti e dalle studentesse dell’Ic del Tronto e Valfluvione.
L’articolo di apertura su riscaldamento globale e siccità è opera della classe III della sede di Roccafluvione, con il coordinamento del professor Guido Ianni.
L’articolo sul docufilm di Leonardo Di Caprio è stato scritto invece dalla classe III della sede di Acquasanta Terme, con il coordinamento della professoressa Cinzia Latini. Infine, il servizio sull’impegno per la salvaguardia dell’ambiente è stato scritto dalla classe III di Venarotta, con la professoressa Alessandra Tiburzi.