ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Marinelli di Forlimpopoli (FC) - 1E

Basta, stiamo tutti dalla parte degli animali

I giovani hanno riflettuto sui recenti fatti di violenza e sul ruolo importante che la scuola esercita nell’insegnare il rispetto

Già lo scorso anno avevamo trattato la tematica degli animali, considerando maggiormente gli aspetti positivi, e quindi il fatto che trattasi di creature dal cuore nobile pronte a regalarci amore e compagnia ogni giorno, sentimenti, purtroppo, non sempre ricambiati dall’essere umano. Negli ultimi tempi si sono diffuse diverse notizie su animali crudelmente uccisi dall’animale più selvaggio di tutti: l’uomo! La notizia che ci ha dato il pretesto per scrivere questa pagina di giornale è sicuramente quella del gattino scuoiato vivo che il popolo della rete ha ribattezzato Leone, per valorizzarne il suo coraggio e la sua voglia di vivere, nonostante le condizioni in cui era stato ridotto.

Leone è stato trovato scuoiato in una strada del comune di Angri, in provincia di Salerno, il 10 dicembre. Era ancora vivo, seppur agonizzante. È stato trasportato d’urgenza all’Ambulatorio Veterinario Asl di Cava de’ Tirreni, della medesima provincia. I volontari hanno fin da subito raccontato su Facebook il calvario di quel cucciolo indifeso: «Quello che è accaduto è così assurdo, inaccettabile, inimmaginabile, crudele, spietato, tanto da non riuscire a farcene una ragione. La sua sofferenza è la nostra… vorremmo alleviare il suo dolore… ma non possiamo». Leone é venuto a mancare quattro giorni dopo. Il caso però non è l’unico, purtroppo. Nelle ultime settimane si sono susseguite diverse notizie in rete e sui quotidiani: ‘Trovato in una borsa chiusa e legato, il micio Balù non ce l’ha fatta: ora cerchiamo i colpevoli’, ‘Follia in strada a Palermo, lega un cane ad un palo e gli dà fuoco: denunciato un uomo’, ‘Orrore nel Salernitano: avvelenata cagnolina con i suoi cuccioli di 5 mesi’, ‘Eboli, prende a calci un gatto alla vigilia di Natale: denunciato un giovane operaio’, ‘Sicilia, gatto seviziato con un cacciavite nell’occhio e un ferro in bocca’ e più recente ‘Gatto gettato in una fontana e ucciso nel barese, denunciata 16enne’.

Ma fermiamoci a riflettere: come è possibile che nel 2024 accadano ancora cose del genere? In un’era contrassegnata dal progresso, dalla consapevolezza di dover essere persone migliori, come può l’uomo commettere simili atrocità? Forse è proprio la ‘macchina’ della tecnologia che, se per certuni porta ad uno stato di comfort, contrassegnato dal benessere quotidiano per la fruizione di aspetti positivi e servizi rapidi, per altri rappresenta l’opportunità più ‘infame’ per cedere a situazioni tristi di notorietà. Poco importa se il caso sia negativo o positivo, l’importante è rendere virale l’episodio, cercando di rimanere in una zona d’ombra e, quindi, evitare la pena. Educare a partire dalla scuola Studi e ricerche mirate al riguardo hanno portato alla scoperta di un’amara verità, ossia, che la crudeltà verso gli animali durante l’infanzia può portare ad un comportamento violento in età adulta, anche verso gli esseri umani, e perciò è fondamentale che già a partire dalle scuole dell’infanzia vengano proposti e realizzati progetti specifici in tal senso, al fine di permettere ai bambini il contatto con gli animali e, quindi, costruire i pilastri del rispetto, dell’amore verso ‘l’altro’. Pensiamo, ad esempio, a una disciplina che possa trasmettere tutti gli elementi e le nozioni, oltre che la pratica necessaria, affinché non si commettano più errori di siffatto calibro. Secondo Paolo Crepet, psichiatra e scrittore, adottare responsabilmente un animale sarebbe la migliore espressione di educazione ai sentimenti. Integrare, quindi, un’educazione nel corso degli studi e della formazione degli esseri umani, potrebbe essere una potenziale soluzione al problema, perché si sa, la scuola forma l’uomo.

Come pensiamo di poter salvare il pianeta dal surriscaldamento globale se non riusciamo neppure a tenere a bada le nostre emozioni deleterie? Ripulire l’ambiente diventa un’utopia, considerato il fatto che non si è in grado nemmeno di rispettare le più concrete forme di vita. Allo stesso modo si parla tanto di violenza di genere, e più nello specifico di violenza sulle donne. Chiediamo alla commissione giustizia della Camera di valutare l’ipotesi di considerare allo stesso modo la gravità delle violenze sugli animali.

Classe 1ªE

Votazioni CHIUSE
Voti: 0

Pagina in concorso