ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Volponi di Urbino (PU) - 2B, 2C, 2D

Principessine e maranza: ecco i nostri stili

Vi parliamo delle tendenze che influenzano i ragazzi della nostra età. Siamo molto attenti alle mode, specie quelle dettate dai social

Oggi parleremo di alcuni stili che influenzano i ragazzi. I genitori spesso pensano che i loro figli abbiano tutti lo stesso stile, con la tendenza ad uniformarsi al gruppo. Al contrario di quello che pensano, la nostra generazione è molto attenta alle mode.

Seguiamo in particolar modo le tendenze dettate dai media e dai numerosissimi social network. Tra i social più utilizzati ricordiamo, ad esempio, TikTok, Instagram e Facebook. Tra gli stili più in voga sui social oggi parleremo «delle ragazze principessine» e dei «maranza». Le ragazze principessine sono delle ragazze molto pulite e molto curate in tutto: nel proprio corpo, nel proprio aspetto fisico e nel modo in cui si vestono. Curano il loro aspetto in maniera maniacale facendo ad esempio lo “skin care”: delle vere e proprie sedute di bellezza tra amiche “principessine”. Sono attente allo stile e amano provare cose nuove e particolari.

In opposizione allo stile “principessine” c’è quello dei “maranza”. I ragazzi che seguono questo stile sono ribelli, trasgrediscono volutamente le regole e appaiono generalmente persone fredde ma non con tutti. Coni loro “bro”, cioè con i loro fratelli, sono molto affiatati. Spesso postano delle foto insieme e accanto mettono delle emoji che hanno il significato di fratellanza.

Inoltre, ricordiamo, che in questi anni sono tornati di moda alcuni stili degli anni passati, come quelli degli anni 2000, che sono comunque riadattati alla realtà attuale. Un altro aspetto caratterizzante è lo stile musicale. Tra gli artisti più seguiti troviamo il rapper Eminem, Baby Gang, Simba la Rue e Sfera Ebbasta. La musica rap ha testi quasi parlati con i quali i vari artisti ci raccontano la loro storia, le loro emozioni, le loro paure, eccetera.

Altri stili musicali sono quelli “tradizionali” tra cui ricordiamo lo stile emo, derivante dalla omonima cultura, e quello rock.

Oggi ognuno di noi, influenzato da tutto ciò che ci ruota intorno, si può creare uno stile personale. Molto spesso però si può incorrere nel rischio di essere criticati per le proprie scelte, fino a fenomeni di emarginazione e derisione.

Vittoria Ambrosi, Iacopo la Capria, Nicolò Alessandrini, Martina Guidarelli – Classe2ªC

 

«Fortnite» è una piattaforma di gioco online del 2017, pubblicato da Epic Games per consolle e PC. Donald Mustard è stato il primo direttore creativo, ma ormai si è dimesso. Il gioco presenta modalità distinte che condividono la stessa grafica: Salva il mondo, Battaglia reale, Modalità creativa, LEGO Fortnite, Rocket Racing, Fortnite Festival. È, attualmente, il gioco più usato dagli adolescenti di oggi: tutti lo conoscono! Come per tutti i videogiochi, l’utilizzo eccessivo ed esagerato può causare problemi alla salute fisica ma soprattutto mentale. Si parla infatti di “gaming disorder”, un tipo di dipendenza che ha gli stessi effetti delle dipendenze da alcol e droga, che l’Organizzazione mondiale della sanità ha deciso di inserire nella “classification of diseases”, la lista ufficiale delle malattie. Bisogna fare attenzione ad alcuni segnali che fanno intendere un cambiamento nel comportamento dei ragazzi; il disinteresse verso altre attività o hobby a cui prima erano interessati, come lo sport, la musica, il rapporto con gli amici, è il primo e più importante campanello d’allarme. Seguono le alterazioni del sonno, l’ansie l’agitazione, la difficoltà di concentrazione, e i problemi comportamentali e di socializzazione. Ma ci sono anche degli effetti positivi: se giocato con moderazione, Fortnite, favorisce la comunicazione, sviluppa la capacità di risolvere problemi, stimola la creatività e migliora i riflessi. Esiste un libro che parla di Fortnite in modo educativo, si intitola «Vai all’inferno, Dante» e il suo autore è Luigi Garlando. Ve ne consigliamo la lettura per conoscere il misterioso mondo di Fortnite (e anche quello di Dante), e per scoprire che, in fondo, qualcosa di buono c’è.

Mattia Biancalana, Mattia Giannotti, Melissa Gjoka, Davide Panebianco – Classe 2ªD

 

La nostra lingua cambia e si rinnova, soprattutto grazie ai neologismi inventati dai giovani. I termini più usati dai ragazzi di oggi nascono principalmente dai social più diffusi, come ad esempio Instagram, TikTok e dal mondo di internet o anche dai videogiochi, che vanno per la maggiore. Questi neologismi derivano prevalentemente da parole inglesi. La lingua dei giovani si configura come un mix di forme dialettali, frasi prese in prestito dalla pubblicità, espressioni gergali; gli adolescenti si riconoscono in questi nuovi termini, perché vengono usati dal gruppo, dagli amici. Un linguaggio ricolmo di parole, che i Boomer (nati tra gli anni ‘70 e ‘80), spesso non comprendono, ma andrebbe assimilato in modo da stare al passo con l’attuale generazione Zeta. Le parole che recentemente si utilizzano moltissimo sono: blastare, cioè mettere a tacere qualcuno su internet; droppare, quando non si porta a termine un’attività; followare, seguire qualcuno via social; ghostare, non farsi più sentire all’improvviso, ecc… Questo slang è destinato ad arricchirsi ulteriormente, in continua evoluzione come l’universo giovanile.

Davide Balsamini, Giacomo Bruciatelli, Carlo Madarena, Alex Silvestri – Classe 2ªB

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