ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

IC Sestola di Sestola (MO) - 2A

Un viaggio tra le eccellenze locali «Conad abbraccia l’Appennino»

Gli alunni hanno intervistato la dirigente Giulia Ricci: «Vogliamo sostenere la comunità e la sua economia»

Dal carattere deciso e determinato e dalla tempra di chi è insignito fin da giovane di grande responsabilità, Giulia Ricci, dirigente del punto vendita Conad di Pavullo, nonché figlia del socio fondatore del suddetto negozio, lo scorso 22 Febbraio è stata intervistata dagli alunni di 2° media (sezione A) dell’ Istituto comprensivo di Sestola . Essi, muniti di taccuino ma soprattutto di grande entusiasmo hanno trattato il delicatissimo tema del localismo e dei prodotti a km 0.

Quando è nata la Conad? «La Conad detiene i primi albori negli anni ‘70 e presto si sviluppa con ben 3300 punti vendita sparsi in tutta Italia. Il nostro in particolare viene inaugurato nel 2006, nel nostro piccolo paese montano ed apre le porte ad una distribuzione commerciale più organizzata e sancisce ’una nuova e più grande visione’ del fare la spesa in una realtà allora costituita perlopiù solo da piccole botteghe. Negli anni sempre col marchio Conad si sviluppano nuovi annessi al mero supermercato; parliamo ad esempio delle parafarmacie, dei bar e dei pet store».

Ma veniamo al tema principe da trattare in questa intervista, ossia l’importanza del localismo all’interno del punto vendita. Da quanto tempo trattate prodotti locali, ossia a ’km 0’? «Da sempre, possiamo dire, all’interno del negozio sono presenti prodotti locali, dei preziosissimi distributori che abbiamo nel Parco del Frignano o poco oltre. Parliamo di generi alimentari di vario tipo: dalla frutta e verdura proveniente dal circondario a seconda della stagionalità, ai mieli biologici di apifici pavullesi, alla pasta fresca, alla pasticceria secca. Ma ancora, sempre secondo stagione, possiamo vantare prodotti tipici del nostro appennino, che sono veramente un punto di forza e orgoglio per noi, come la farina di castagne di aziende agricole locali, il mirtillus vaccinum, potente antiossidante e dalle note virtù curative, raccolto e portato immediatamente nei nostri reparti.

La scelta di inserire questi prodotti a breve distanza fa parte della nostra filosofia cardine, ossia di stare vicino e sostenere il valore della nostra comunità e la sua economia interna. Ma non solo, vogliamo, attraverso i loro prodotti cercare di trasmettere e raccontare alle persone che entrano nel nostro punto vendita le tradizioni locali. E devo dire che la risposta della clientela è molto positiva. Vi è dapprima curiosità nella scelta dei prodotti locali e dopo una sorta di fidelizzazione agli stessi. Insomma, penso proprio che la gente viva la scelta del prodotto ’a bassa tiratura’ come un arricchimento, che difficilmente andrebbe a sostituire con un prodotto più ’massivo’».

Quali sono i prodotti a km 0 che possiamo trovare tutto l’anno nel vostro negozio? «Durante tutto l’anno i nostri clienti possono trovare costantemente alcuni prodotti. Parliamo ad esempio del pane e dei prodotti di pasticceria dei nostri forni di Pavullo, che diligentemente e con passione sfornano e ci recapitano tutte le mattine, 365 giorni all’anno.

Le torte, dalle tipiche ricette della tradizione e dagli ingredienti ricercati e controllati. Comprare questo tipo di prodotti non solo è una scelta di gusto ma anche di ricerca di salute».

Come vengono trasportati i suddetti prodotti ai vostri magazzini? «I prodotti a km 0, che per loro concezione devono trovarsi a breve distanza da noi, sono recapitati direttamente dalle imprese locali da cui vengono ordinati, raggiungono i nostri magazzini e vengono esposti nei nostri scaffali dopo un’attenta cura da parte dei nostri controlli qualità. Questi ultimi in particolare si occupano di leggere attentamente le etichette dei valori nutrizionali e degli ingredienti che devono, come già detto, possedere tutte quelle caratteristiche organolettiche e biologiche che li contraddistinguono e che fanno di essi un valore aggiunto per i nostri clienti più attenti alla qualità e alla provenienza territoriale. I prodotti invenduti o che si avvicinano alla scadenza sono infine ritirati dagli stessi artigiani di provenienza».

È corretto affermare che i prodotti a km 0 sono completamente ’sani’? «Certo. Si tratta di prodotti sani e con previa certificazione, il cui consumo è essenziale per un’alimentazione corretta ed equilibrata. Da sempre Conad si distingue per la valorizzazione di una alimentazione che sia ricercata e il più possibile naturale; basti pensare al grandissimo spazio che riserviamo nel nostro punto vendita al settore dei cibi biologici e di specifica nutrizione come le ampie scaffalature per cibi integrali, senza glutine, senza lattosio e biologici in generale , ovviamente adiacenti al reparto ortofrutta».

Classe 2^A Istituto comprensivo di Sestola

(Bernardini Gioia, Bertarini Mattia, Bianchi Anna, Cattino Petra, De Rosa Alessio, El Othmany Akram, El Othmany Yahya, Galli Martina, Lefnouni Ali, Neri Francesco, Parrocchetti Irene, Pasquali Elena, Passini Giorgia, Prando Lorenzo, Tincani Leonardo, Turchi Emma).

 

Il fondatore della prima Conad a Pavullo è stato Giovanni Ricci.

Egli nasce a Poissy in Francia il 6 dicembre del 1961 e dopo varie esperienze lavorative nel 2006 fonda la società Fri.Al ( Frignano Alimentare), il cui punto vendita apre il 6 Aprile 2006. Entra così a far parte del mondo Conad, in particolare Nordiconad con sede a Modena.

In quegli anni la cooperativa opera, oltre che in Emilia, anche nelle regioni di Piemonte e Liguria. Fin dai primi anni ottiene successi imprenditoriali di rilievo, tanto che è chiamato a rivestire ruoli molto ambiti che la cooperativa mette a disposizione dei soci. Comincia così un percorso di crescita che lo porta negli anni a ricoprire ruoli fondamentali nel Comitato Area Emilia, nella Commissione Sistemi e Organizzazione del lavoro e ancora nel Consiglio di Amministrazione di Nordiconad. In seguito gli viene da quest’ultima affidata la gestione di altri tre supermercati: due siti a Vignola e uno a Castelvetro di Modena.

La sua grande capacità di circondarsi di collaboratori giovani e talentuosi ha permesso agli stessi di intraprendere in seguito carriere gratificanti.

Anno importante per la sua carriera è il 2017 quando per il suo contributo decisionale si procede alla fusione con Conad del Tirreno, istituendo l’attuale Conadnordovest, comprendente anche le regioni di Toscana, Sardegna e parte del Lazio fino a Roma. Siamo nel 2021 quando gli viene chiesto, assieme ad un altro socio, di prendere in gestione quella che è considerata la punta di diamante della cooperativa, ossia l’ ipermercato di Modena, arrivando così ad oltre 300 collaboratori distribuiti su sei punti vendita. Ma adesso è il momento della giovane figlia, Giulia Ricci, la quale è insignita del compito di dare continuità a queste preziose aziende ed una inizia il suo cammino proprio dal punto vendita di Pavullo.

Le sue responsabilità sono già molteplici: dalla gestione amministrativa alla gestione del personale, e ancora ai rapporti diretti con le amministrazioni ed associazioni sul territorio.

Ed è sempre lei che in questi giorni entra a far parte della commissione Parafarmacia Conad, proseguendo il solco tracciato dal padre.

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