ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I Grado Viale della Resistenza di Cesena (FC) - 3D

È allarme inquinamento a causa dei veicoli

Confermato un leggero miglioramento, ma le emissioni dei mezzi di trasporto e delle aree industriali restano sul banco degli imputati

Camminando per le strade di una città con contorni indefiniti dallo smog come Pechino, si può avvertire immediatamente un’atmosfera opprimente che avvolge i sensi. Con ogni respiro, si sente un odore acre e pungente che si insinua nelle narici, mentre gli occhi sono costantemente attratti da un velo grigio di nebbia tossica che offusca il panorama urbano. Guardando indietro nel tempo e osservando la situazione attuale, vi è stato sicuramente un peggioramento dell’’inquinamento dell’aria. Negli ultimi decenni, anche l’Emilia Romagna, nonostante i suoi meravigliosi paesaggi rurali, non è indenne dai problemi dell’inquinamento, ed è notizia di questi giorni, il preoccupante livello di inquinamento atmosferico nella metropoli industriale più importante d’Italia, Milano. Cosa contamina l’aria? L’aria può essere contaminata da vari inquinanti, tra cui il PM10, il PM2.5 e il biossido diazoto (NO2), ognuno con impatti diversi sulla salute e sull’ambiente. Particelle che possono provenire da varie fonti, come il traffico veicolare, le attività industriali e il riscaldamento domestico. Una volta inalate, possono penetrare nei polmoni e nel flusso sanguigno, causando problemi respiratori e cardiaci. Nel 2020, la qualità dell’aria in Italia ha mostrato un miglioramento generale rispetto agli anni precedenti, secondo le analisi condotte dal Sistema Nazionale di Protezione Ambientale (SNPA). In ogni caso i dati recenti ci dimostrano che la situazione non è cambiata radicalmente e da questo possiamo dedurre che la causa principale di questi elevati livelli di inquinamento atmosferico, non sono solo le emissioni legate al traffico veicolare, dal momento che durante la pandemia circolavano meno mezzi. Infatti, secondo le rilevazioni dell’ARPAE, nella provincia di Forlì-Cesena i livelli di PM10 hanno costantemente superato i limiti stabiliti dalle normative europee e nazionali, arrivando ad un picco di 73g/m3, sollevando la necessità di un’azione urgente e coordinata da parte delle autorità locali e regionali per affrontare le cause sottostanti e moderare gli effetti nocivi sull’ambiente e sulla salute pubblica.

Ma quali sono le cause di tutto ciò? L’elevato numero di fabbriche, costituisce una delle principali fonti di inquinamento atmosferico. Le emissioni provenienti da queste strutture industriali rilasciano nell’aria una miscela nociva di sostanze chimiche, tra cui particolato e ossidi di azoto. Questo costante flusso di inquinanti crea un miscuglio atmosferico dannoso, avvolgendo la provincia in un manto di inquinamento. Parallelamente, anche il traffico veicolare incessante contribuisce in maniera significativa all’emissione di gas serra e inquinanti atmosferici.

Le vie sono spesso intasate da motori a benzina che sprigionano nell’atmosfera quantità eccessive di biossido di azoto e monossido di carbonio, amplificando la già critica situazione.

Marta Grazieri, Anita Bolognesi, Zoe Gardini Classe III D

 

Non sarebbe opportuno chiudere i centri storici al traffico? Quali sono le conseguenze dell’inquinamento? Il declino della qualità dell’aria ha conseguenze dirette sulla salute della popolazione. Dati recenti indicano un aumento preoccupante dei casi di patologie respiratorie, come asma e bronchite, legato all’esposizione prolungata a livelli eccessivi di inquinanti atmosferici. Inoltre un’analisi approfondita mostra che la provincia di Forlì-Cesena ha registrato un incremento del 20% delle malattie respiratorie negli ultimi cinque anni, mettendo a dura prova il sistema sanitario locale.

Le vulnerabilità sono più evidenti nei bambini e negli anziani. Quali sono le iniziative del Comune? Il Comune si è attivato con diverse iniziative per ridurre l’inquinamento dell’aria a Cesena. Ne è un esempio il progetto «Liberiamo l’aria» che consiste nell’attuazione di misure per garantire la qualità dell’aria limitando l’inquinamento.

Le classi di veicoli più inquinanti, per i prossimi mesi, non potranno circolare in una buona parte del centro. Per sensibilizzare l’opinione pubblica, nelle giornate di domenica, a partire dall’8 ottobre 2023 fino al 28 aprile 2024, sono previste le ’Domeniche Ecologiche’, nelle quali valgono le stesse limitazioni alla circolazione. Un’altra iniziativa è stata quella del Bike-sharing, infatti Cesena dispone di 60 biciclette elettriche che permettono ai cittadini di muoversi in comodità, rispettando l’ambiente. Inoltre, la provincia di Forlì-Cesena si sta attivando nella realizzazione di una bella pista ciclabile che collega le due città lungo la via Emilia per promuovere la mobilità sostenibile.

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