Giorgina Saffi, pioniera della parità di genere
I ragazzi hanno scoperto la vita della grande dama del Risorgimento impegnata nell’educazione e l’emancipazione femminile
Mercoledì 6 marzo, noi alunni delle classi 3ªA e 3ªB dell’Istituto Comprensivo n. 5, siamo andati nel Salone comunale per assistere a un convegno su Giorgina Saffi. La figura di questa grande donna del Risorgimento italiano è stata scelta per anticipare le tematiche della Festa della donna dell’8 marzo che si è celebrata all’interno della stessa settimana. Nonostante Giorgina sia vissuta in un tempo da noi molto lontano è stata una figura importante per l’educazione e l’emancipazione delle donne prima e dopo l’Unità d’Italia.
L’incontro è durato circa due ore e per noi ragazze e ragazzi è stato molto formativo perché ci ha raccontato la vita e gli ideali delle donne di fine ottocento.
Durante il convegno si sono alternati alcuni ospiti che hanno approfondito in modo diverso la vita di Giorgina, il suo impegno civico e le lotte per l’emancipazione femminile: una lunga mattinata iniziata con una bellissima recita fatta dall’insegnante Raffaella Sintoni dell’Istituto Saffi – Alberti e da alcune sue studentesse. Giorgina e le sue amiche Giacinta Pezzali e Guadalberta Beccari sono state messe in scena con abiti d’epoca e ci hanno coinvolto con le loro storie appassionanti e moderne. È così che abbiamo appreso che Giorgina Craufurd Saffi è nata a Firenze il 11 ottobre 1827 e che per gran parte della sua vita ha combattuto per i diritti delle donne, soprattutto per quelle in difficoltà, lei spesso amava ripetere; ‘Una donna è veramente libera solo quando è istruita’.
Giorgina dopo essersi sposata con Aurelio Saffi ebbe quattro figli: Giuseppe Attilio, Giovanni Emilio, Carlo Balilla Luigi e Rinaldo Arturo, tutti nati in città diverse: Londra, Napoli, Genova e Forlì. Città che testimoniano gli spostamenti dei coniugi Saffi, fino a quando si fermarono a Forlì in località di San Varano a due passi dalla nostra scuola. In questo quartiere, ancora oggi, possiamo trovare la loro casa.
Nel periodo in cui Giorgina abitò a Forlì molti intellettuali del tempo furono invitati nei suoi salotti, ma Giorgina dimostrò anche grande attenzione per le donne del popolo alfabetizzandole lei stessa. L’epoca in cui vivono Giorgina e Aurelio è quella del Risorgimento italiano dove accanto ai grandi eventi politici che portarono all’Unità d’Italia si assiste al fenomeno della seconda industrializzazione e le donne cominciano a comprendere che il loro lavoro e il loro impegno è considerato di minore importanza rispetto a quello dei lavoratori uomini. Ricordiamo che le donne venivano pagate di meno rispetto agli uomini e non potevano partecipare alla vita politica. Il cammino iniziato da Giorgina e dalle sue amiche sarà ancora molto lungo perché le italiane voteranno per la prima volta solo il 2 giugno del 1946 e ricordiamo che ancora oggi in molti paesi del mondo non esiste la parità di genere e questo ci fa riflettere su quanto ancora ci sia da lavorare.
Questa mattinata per noi è stata molto coinvolgente sia dal punto di vista storico che civico. In classe ci siamo confrontati e abbiamo riflettuto sull’importanza dei princìpi e sui valori che Giorgina voleva trasmettere. La cosa che ci ha colpiti di più è stata la sua modernità e innovazione di pensiero rispetto alle donne dell’epoca; grazie alle informazioni acquisite al convegno, abbiamo capito quanto le donne in passato abbiano lottato per i loro diritti, che oggi spesso consideriamo scontati.
Grazie a questo incontro, molti di noi hanno imparato cose a cui non davano il giusto peso.
Se non fosse stato per queste donne noi ragazze saremmo ancora adesso solo delle piccole voci ignorate dalla società, per questo motivo quando attraverseremo la piazza principale della nostra città non vedremo più solo la statua di Aurelio …ma immagineremo al suo fianco anche Giorgina Craufurd, un uomo e una donna con pari diritti e pari doveri.
Classe 3ªB