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Scuola Primaria Matteotti di Ferrara (FE) - 4B

Murales, il giro del mondo parte da Gherardi

Una nuova forma d’arte, ultima puntata dell’inchiesta della redazione della classe 4b della scuola Matteotti. Andiamo a leggere

Il mondo dei murales, ecco la terza ed ultima puntata dell’inchiesta della redazione della classe 4b della scuola “G. Matteotti”.

Giro del mondo con i murales.

Durante le nostre ricerche, ci è capitato di scoprire murales in luoghi diversi, in Italia e nel mondo Abbiamo scoperto che alcuni paesi e alcune città sono dedicati ai murales.

Partiamo da Gherardi: si trova in provincia di Ferrara, vicino a Jolanda di Savoia. Da qualche anno è diventata la sede di un progetto chiamato “il villaggio del cinema”. Le case del paese, dove ormai vivono poche persone, sono decorate con murales sul cinema ferrarese. Ci sono murales ispirati a storie scritte da autori ferraresi e poi trasformati in film, come “La lunga notte del 43” e “Il giardino dei Finzi Contini”, di G. Bassani; altri con protagonisti come King Kong e E.T. costruiti dai progetti di C.

Rambaldi, altri ancora ricordano film di registi ferraresi o ambientati lungo il Po. Tra i muralisti che hanno realizzato le opere c’è anche Alessio Bolognesi.

Dozza si trova nel territorio della città metropolitana di Bologna. Qui ogni due anni si svolge un festival dei murales, che occupano intere facciate degli edifici e sono tutti diversi: così le pareti sulle strade diventano coloratissime. Quando sono rovinati, vengono ricoperti da altri disegni nuovi.

A Porretta Terme, nel territorio del comune di Alto Reno Terme, i murales sono dedicati alla musica perché ogni anno si svolge un festival di musica soul. Si vedono strumenti, note musicali, cantanti che, disegnati, occupano le parti libere delle case o delle strade. A Chies d’Alpago e in altri paesi di montagna delle Alpi ci sono murales dipinti molti anni fa che hanno lo scopo di tramandare gli usi e le leggende del luogo, ricordare i lavori antichi o le persone importanti della zona. I murales di montagna sono affreschi. Questa tradizione è cominciata verso il 500 d.C. e continua ancora.

Anche a Napoli c’è un grande murale dedicato a Diego Armando Maradona perché con la squadra della città ha vinto molti trofei.

Ad Ascoli Piceno si trova un grande murales su una scuola.

Una signora che ha partecipato all’intervista ci ha parlato del murales più lungo dell’Africa. Si trova a Cotonou, nel Benin, misura 940 metri e occupa una superficie di circa 2000 metri quadrati. È stato realizzato nel 2013 da ventiquattro artisti provenienti da diversi paesi: Benin, Togo, Burkina Faso, Francia, Finlandia, Senegal. Si chiama “Le mur du patrimoine”, cioè il muro del patrimonio, rappresenta le persone che hanno aiutato il paese ad andare avanti.

In Brasile c’è un murales che rappresenta un ragazzo del Brasile, una donna africana, un’altra dalla Thailandia, un uomo del Nord Europa e un uomo della Nuova Guinea. Sono gli antenati comuni dell’umanità. L’autore è Edoardo Kobra, un artista di San Paolo del Brasile.

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