ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Antonio Allegri di San Martino in Rio  (RE) - 1A, 3E

La visita con l’enologo alla cantina sociale

Lo scopo: «Abbiamo capito quale e quanto lavoro vi sia dietro una bottiglia di vino, spesso di lambrusco, che troviamo sulle nostre tavole»

Ogni anno la nostra scuola media dà a noi studenti la possibilità di valutare diverse attività che potrebbero coinvolgere alcuni di noi in futuro. Abbiamo visitato la Cantina Sociale di San Martino in Rio con lo scopo di renderci conto di quale e quanto lavoro vi sia dietro una bottiglia di vino, spesso di lambrusco, che troviamo sulle nostre tavole. L’enologo, ad esempio, ci ha spiegato che la cantina sociale del nostro paese è una cooperativa agricola di trasformazione delle uve, fondata nel 1907 da un piccolo gruppo di viticoltori, che nel tempo ne ha sempre accolti di nuovi arrivando oggi a contarne 320, motivo per il quale si è reso necessario, soprattutto negli ultimi dieci anni, investire in macchinari moderni per la trasformazione del prodotto.

Tra le diverse innovazioni tecnologiche, si possono elencare le due più importanti: l’applicazione di un impianto di termovinificazione, per la produzione senza anidride solforosa, e un impianto di concentrazione mosti, per ottimizzare la produzione di questi concentrati.

I macchinari sono fondamentali ma le persone sono insostituibili: ecco perché spicca l’enologo che ha la competenza di trasformare l’uva in vino oppure il cantiniere che ha il compito di gestire i processi produttivi nello stabilimento.

L’enologo ci ha spiegato poi come avviene la produzione del vino. Inizialmente i soci portano l’uva in cantina dopo la vendemmia e i macchinari separano il graspo dalle bucce. Questo viene pulito dai semi e trasportato all’interno di cisterne in cui avviene la fermentazione, processo tramite il quale il mosto diventa vino. Se invece la fermentazione dovesse continuare, il mosto diventa aceto. Durante la preparazione ci sono degli scarti chiamati vinacce, vinaccioli o feccia, che vengono riutilizzati diventando materia prima per altri processi industriali. Questi scarti vengono soprattutto usati dalle distillerie che li utilizzano per la produzione di alcool e acido tartarico, una sostanza chimica di colore bianco. Come in ogni attività, sono necessarie le figure degli impiegati, che si occupano della burocrazia legata alla vendita e alle attività finanziarie.

La cantina produce le bottiglie col proprio marchio collocandole sul mercato e tutto il ricavato viene distribuito ai soci, in rapporto alla quantità di uva conferita. Bevendo un bicchiere di vino del nostro territorio, si degusta un prodotto unico, espressione della nostra cultura contadina, delle nostre tradizioni e frutto di tante professionalità ed investimenti continui. Lo scrittore e regista Mario Soldati affermava: «Il vino, specialmente in Italia, è la poesia della terra».

Federico Bertelli, Alessandro Melli, Leonardo Gallo, Cesare Montosi, Prabhsaran Singh III E (nella foto)

 

Studiando storia, in particolare la borghesia nel medioevo, ci siamo imbattuti nella parola ‘interessi’.

Abbiamo approfondito questo argomento intervistando il papà di una nostra compagna che lavora in banca e con lui abbiamo approfondito alcune nostre curiosità.

Per economizzare è necessario rinunciare a qualcosa e bisogna darsi un obiettivo di risparmio per poter acquistare ciò che si desidera.

La banca aiuta di conseguenza e raccoglie i soldi delle famiglie che in parte investono in titoli oppure li utilizza per concedere prestiti o li lascia a disposizione nel conto per il prelievo. Sono diversi i metodi per accantonare denaro per esempio il conto corrente, il libretto risparmi, i piani di accumulo oppure gli investimenti in titoli e polizze assicurative.

Non sapevamo che già in età da scuola elementare, intorno agli 8 anni, potesse essere possibile aprire un conto.

Per quanto riguarda gli interessi abbiamo compreso che sono il guadagno della banca e vengono calcolati secondo una formula matematica.

Era anche nostro interesse capire se la banca potesse prestare soldi e in quale misura.

Ci è stato spiegato che sicuramente effettua questo tipo di procedura e il massimo che può consentire varia in funzione della capacità di restituzione del prestito da parte del cliente e della durata del finanziamento.

Abbiamo anche chiesto quale percorso di studi possa oggi facilitare l’ingresso lavorativo in un istituto bancario e ci è stato detto che per questa professione, basata sul settore economico, studi che coinvolgono la finanza, il marketing e il diritto possono essere preferibili ma l’organizzazione, complessa e variegata, potrebbe accogliere persone con una formazione anche differente da quella prettamente economica.

Ogni giorno sentiamo parlare di andamento della borsa, di interessi, mutui e risparmi ma spesso non ne cogliamo il vero significato.

Sarebbe utile che ci venissero spiegati anche a scuola così, crescendo, potremmo avere più consapevolezza per i nostri investimenti.

Fabiana Falanga, Federica Spaggiari, Marco Santoro, Gabriele Castellucci, Aron Riccò I A (Disegno di Anita Salami, Melissa Munari, Federica Falanga I A)

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