ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Dante Arfelli di Cesenatico (FC) - 1C

Giovani tra omologazione e originalità

Molti ragazzi a scuola tendono a indossare gli stessi capi di abbigliamento, a pensare nella stessa maniera e a comprare scarpe uguali

Noi alunni di classe prima C ci siamo accorti che nella scuola Dante Arfelli, molti ragazzi tendono a indossare gli stessi capi di abbigliamento, a pensare nella stessa maniera, a comprare scarpe uguali agli altri e magari a ’copiarsi il taglio di capelli’. Osservando i nostri compagni a scuola ci hanno colpito diverse cose. Il fatto che si vestano tutti uguali con abiti molto costosi, che non ci sia un proprio stile, che, per non rischiare un giudizio negativo, ci si ritrovi ad omologarsi al gruppo, nascondendo o mascherando ciò che invece ci rende unici. Allora ci siamo chiesti che cosa significhi seguire la moda e volevamo capire perché alcuni ragazzi e ragazze vogliono somigliare alla massa.

Questo per noi era un buon argomento sul quale basare il nostro articolo di giornale.

Abbiamo scelto quindi di parlare dell’omologazione: effettivamente l’omologazione è proprio questo, rendersi uguale alla massa. Con l’aiuto del vocabolario abbiamo capito che l’omologazione è l’atteggiamento che assume una persona quando copia gli altri nella vita quotidiana, uniformandosi alla massa, prevalentemente per essere accettato o entrare a far parte di un gruppo.

La ritroviamo anche nel modo di parlare, ma per lo più nel modo di vestirsi. Abbiamo fatto alcune ipotesi sul perché di queste azioni e abbiamo pensato che alcune persone lo fanno per non essere presi in giro o magari per essere considerati di più. Tuttavia questo atteggiamento non è molto positivo secondo noi. Per comprendere come agisce l’omologazione fra gli adolescenti della nostra scuola abbiamo pensato di chiedere agli altri alunni della scuola media Dante Arfelli che cosa ne pensano dell’ omologazione facendo un sondaggio. Abbiamo preparato alcune domande riguardanti questo argomento e noi della classe ci siamo divisi in 6 gruppi e ognuno di questi è andato in una classe. Le classi che abbiamo intervistato sono state 1L, 1G, 1I, 1D, 2A e 3L, gli alunni hanno poi risposto per alzata di mano al nostro sondaggio.

Classe I C della scuola media Dante Arfelli

 

Una sfida a suon di articoli tra le classi della scuola media di Cesena è partita lo scorso febbraio e terminerà a fine maggio. Il campionato di giornalismo, il progetto culturale di educazione civica, promosso da Qn-Quotidano Nazionale, Il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno ha coinvolto otto scuole del comprensorio cesenate: la scuola San Domenico di Cesena, la scuola Sacro Cuore di Cesena, la scuola media ’Giulio Cesare’ di Savignano Sul Rubicone, la scuola di Sogliano al Rubicone, la scuola di Roncofreddo, la scuola media di Borghi, la scuola Dante Arfelli di Cesenatico e la scuola Viale della Resistenza di Cesena.

Gli articoli degli studenti vengono pubblicati sulle pagine del nostro quotidiano ogni martedì e ogni giovedì. Mancano poche settimane alle premiazioni dei ragazzi. A fine maggio, una giuria qualificata presieduta da Agnese Pini, direttrice di Qn, Il Resto del Carlino, La Nazione e il Giorno, decreterà il vincitore.

Conto alla rovescia dunque per il gran finale che si terrà a fine maggio con la premiazione degli studenti che si sono distinti per gli articoli migliori.

L’obiettivo di Cronisti in Classe è quello di avvicinare le giovani generazioni, cioè i cittadini di domani, alla conoscenza con sguardo critico e consapevole dei fatti di cronaca e delle grandi sfide dei nostri giorni.

 

Quando compri i tuoi vestiti, li compri perchè ti piacciono o perché vanno di moda? A questa domanda 112 su 119 persone intervistate hanno risposto che comprano i vestiti in base ai gusti, perché piacciono e non perché vanno di moda.

Hai mai escluso qualcuno dal gruppo perché non si vestiva come te/voi? Tutte le persone intervistate hanno risposto negativamente.

Sei mai stato escluso o preso in giro perché non ti vestivi come la massa? Solo 10 persone hanno risposto dicendo che sono state prese in giro per come si vestono.

Ti ritieni alla moda? 57 persone hanno risposto affermativamente.

Per te è più importante vestirsi uguale agli altri, far parte di un gruppo o essere diversi, unici? 84 persone hanno risposto che è più importante essere unici.

Hai paura di essere preso in giro vestendoti in modo diverso, stravagante? 88 persone hanno risposto che non hanno paura di vestirsi in modo stravagante.

Preferisci spendere i tuoi soldi in vestiti firmati o prenderne di più ma di sottomarca? 64 persone hanno risposto che preferiscono prendere più vestiti sottomarca piuttosto che spendere soldi in vestiti firmati. Secondo voi qual è il colore di vestiti più utilizzato dagli adolescenti? Il colore che è stato nominato da più persone è il nero. Tra le risposte ci sono anche il bianco, il grigio, il marrone, il beige, il rosso e l’oro.

Anche se a nostro parere non tutti gli intervistati hanno risposto sinceramente, dal sondaggio è emerso che la maggior parte dei ragazzi comprano i vestiti in base ai propri gusti e che la maggioranza non ha mai escluso nessuno che si veste in modo diverso. Altra nota positiva è che per gli adolescenti della nostra scuola è più importante la loro unicità, non hanno paura di vestirsi in modo stravagante ed essere giudicati dagli altri per questo. Da tutto ciò possiamo dedurre che anche la minoranza dei ragazzi che si omologa non esclude e bullizza gli altri.

La diversità nella scelta del proprio abbigliamento può essere giudicata come positiva ed essere oggetto di ammirazione, oppure può essere vista come una stranezza che porta ad esclusione, o nei casi peggiori al bullismo. Secondo noi la soluzione migliore sta nel mezzo: da un lato è giusto sperimentare momenti di omologazione e condivisione e dall’altro è indispensabile riconoscere le nostre differenze individuali. Ricordiamoci sempre di chi siamo, la nostra unicità ci rende liberi!

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