Io vivo sano, e tu? Le regole per stare bene
Elena Dogliotti, biologa, nutrizionista e supervisore scientifico per Fondazione Veronesi, parla con i ragazzi della II F e della II D

Il 25 marzo 2024 le classi 2ªF e 2ªD della scuola secondaria di primo grado di Castellarano hanno partecipato a una conferenza Meet tenuta da Elena Dogliotti: biologa, nutrizionista e supervisore scientifico per Fondazione Umberto Veronesi.
Tema centrale: regole da seguire per uno stile di vita sano. Dopo una breve introduzione condotta da Simone Silvestri, che in Fondazione si occupa di partnership e raccolta fondi da aziende, la divulgatrice ha affermato che bisogna intraprendere una vita in salute fin dalla più giovane età, informandosi sulle linee guida fornite dalla comunità scientifica.
Tra queste, prima di tutto, c’è la prevenzione primaria, una serie di azioni importanti come dormire bene, seguire una buona alimentazione, fare movimento ed evitare alcool e fumo. Per bilanciare il consumo dei macronutrienti come carboidrati, grassi e proteine, ci viene incontro la piramide alimentare, strumento utile per assumere correttamente i cibi e le sostanze nutritive di tutti i giorni.
Alla sua base sono presenti la frutta e la verdura, da assumere ad ogni pasto, mentre al suo vertice si trovano i dolci e gli snack industriali che, quindi, sono da assumere di rado.
La colazione rimane il pasto più importante, perché ci fornisce l’energia necessaria per affrontare la giornata. E non dimenticare di bere sempre tanta acqua. Inoltre, quando si fa la spesa, è importante tenere conto di cosa mettere in un piatto sano e nel frigorifero, rispettando le linee guida, le date di scadenza e l’ordine di riposizione degli alimenti.
La nutrizionista aggiunge poi che seguire una sana e ben strutturata alimentazione conducendo, però, una vita sedentaria, non è sufficiente: infatti bisognerebbe dedicare almeno 60 minuti al giorno all’attività fisica.
Circa il 25 per cento dei ragazzi della nostra età torna da scuola a piedi o in bici: valido esempio di movimento giornaliero.
Alla fine dell’incontro, Elena Dogliotti ha commentato i risultati del gioco «Io Vivo Sano», sviluppato dalla Fondazione stessa, che i ragazzi avevano svolto nelle settimane precedenti insieme alle prof di scienze e che consisteva nel fare una spesa immaginaria per comporre un piatto sano; gli alunni sono parsi molto coinvolti e interessati e le hanno posto molte domande, per poi ringraziarla e salutarla.
Classe II F
La Fondazione Umberto Veronesi nasce nel 2003 su iniziativa dello stesso Veronesi e grazie al sostegno di molti altri scienziati, tra cui 11 premi Nobel.
Umberto Veronesi è stato un oncologo e una figura di riferimento per la lotta ai tumori e per la cultura scientifica internazionale, venuto a mancare nel 2016.
La Fondazione nasce con lo scopo di finanziare la ricerca scientifica d’eccellenza e progetti di prevenzione, educazione alla salute e divulgazione della scienza.
Nell’ambito della divulgazione scientifica, la Fondazione Veronesi è attiva affinché i risultati e le scoperte della scienza diventino patrimonio di tutti, attraverso progetti per le scuole, campagne di sensibilizzazione e pubblicazioni.
La Fondazione si impegna molto nel sostegno alla ricerca sui tumori tipicamente femminili: grazie alle scoperte scientifiche a oggi le possibilità di guarire dal tumore al seno, se diagnosticato in fase iniziale, superano il 90 per cento.
La Fondazione Veronesi da anni è impegnata nella lotta al fumo con attività educative per i giovani e campagne di comunicazione per la società civile.
È stata inoltre presentata una petizione al Parlamento per chiedere l’aumento delle accise su sigarette e tabacco, al fine di disincentivarne il consumo.
La Fondazione, affinché tutti possano ricevere un’informazione autorevole, sempre aggiornata e gratuita, ha creato un magazine online.
Gli obiettivi sono: promuovere la cultura scientifica, informare in tema di salute, divulgare i benefici della scienza e della ricerca e promuovere l’importanza della prevenzione. Divulgare significa comunicare al grande pubblico contenuti e ricerche scientifiche in forma accessibile e di facile comprensione.
Questa Fondazione gioca un ruolo fondamentale nella società di oggi e non solo, perché è capace di far percepire alla collettività l’importanza della scienza per essere cittadini consapevoli.
Serena Caruccio e Sonia Qemalli II D