ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Galilei di Maranello (MO) - 3C

Memoria, la lezione della Shoah «Dimenticare mai, riflettere sempre»

Intervista a più voci dopo la visione del film ’Wonder: White Bird’. «Storia di sacrificio per il bene degli altri»

La storia di una giovane ragazza ebrea salvata dal suo compagno di classe durante la Seconda guerra mondiale: Sara e Julian. Lui non solo la proteggerà, ma sacrificherà la propria vita per salvare la sua.

Questa la trama del film ’Wonder: White Bird’, che abbiamo visto con la scuola a Maranello in occasione della Giornata della Memoria.

Rispetto ad altre opere cinematografiche sull’argomento, il film ci è sembrato diverso, per due motivi.

Per prima cosa, non fa vedere l’interno dei lager, ma lascia immaginare a noi che conosciamo i fatti, quale possa essere la destinazione finale, cioè dove possano essere portati gli ebrei arrestati.

Poi in apparenza sembra trattare solo dell’odio e della caccia agli ebrei, ma in esso si celano altri messaggi altrettanto importanti, come disabilità, inclusione e gentilezza.

Ci ha molto colpito la forza di una donna che non provava odio, ma rispetto per gli esseri umani e il coraggio di una nonna che insegna al nipote a non essere indifferente di fronte alla violenza e a essere gentile con tutti al di là delle differenze.

Abbiamo riflettuto sul concetto di gentilezza e indifferenza, intervistando sull’argomento alcuni nostri coetanei che avevano come noi visto il film.

Abbiamo selezionato le risposte più significative che di seguito proponiamo. Secondo voi perché il film si intitola ’Wonder: White Bird’? «Il titolo si riferisce a un uccello che compare in parecchie scene e nel corso del film acquisisce un ruolo sempre più impor-tante. Anche grazie a lui, Sara troverà la forza e il coraggio di andare avanti nei momenti difficili».

Cosa ti è rimasto maggiormente del film? «Ho provato dispiacere per Julian e ho percepito la paura che hanno provato gli ebrei».

Ti è mai capitato di essere gentile senza aspettarti nulla in cambio? «Sì, mi piace aiutare gli altri per renderli felici».

Se foste stati al posto di Julian avreste salvato un ebreo? «No, perché avrei avuto paura del giudizio altrui e per evitare che mi uccidessero».

«Sì, perché Julian si mette nei panni di Sara, capisce che la società la sta escludendo e per questo è giusto difenderla».

Se fossi stato un ragazzo della Hitlergründe, avresti arrestato il tuo migliore amico se fosse stato ebreo? «No, lo avrei nascosto e salvato, anche se gli adulti mi avessero indottrinato sul pregiudizio relativo agli ebrei come razza inferiore».

Come vi sareste sentiti se, senza una ragione, qualcuno – visto che parliamo di una minoranza – avesse voluto sterminare il vostro popolo? «Mi sarei sentito tradito da chi ritenevo mi amasse e mi accettasse senza condizioni».

«Avrei provato la sensazione di essere pugnalato alle spalle rendendomi così insicuro, ferito e incompreso».

3 C, Scuola Galilei, Maranello

 

Il punto di vista dei docenti: «Insegnare diventa ogni giorno più complicato, i ragazzi necessitano di modalità diverse di approcci educativi e didattici. La Giornata della Memoria corre il rischio di diventare una routine, un automatismo ed è per questo che abbiamo pensato di coinvolgere direttamente gli alunni in un percorso alternativo».

La scelta di intervistare il gruppo dei pari dopo la visione del coinvolgente film, ’Wonder: White Bird’, ha regalato momenti di «entusiasmo spontaneo» nel provare la sensazione di essere protagonisti attivi anche se di una semplice intervista.

La consapevolezza della loro inconsapevolezza ci ha spinti a osare, lasciando loro ogni tipo di scelta, di domanda e di risposta.

Forse è così che alcuni di loro riusciranno a non dimenticare?

Angela Simone, Annachiara Baldassarini, Carlotta Bissoli 

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