ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Galileo Galilei di Massenzatico (RE) - 2E, 2F

Flag football e badminton, fino al flamenco

Gli studenti: «La nostra scuola diventa un luogo in cui imparare la sportività dentro e fuori dal campo e dalla lingua italiana»

Quest’anno, noi studenti della succursale di Massenzatico della scuola Galilei abbiamo partecipato a ben cinque progetti sportivi, grazie alla disponibilità delle nostre professoresse di educazione fisica e di spagnolo.

All’inizio dell’anno l’insegnante di motoria ci ha portati al campo di atletica Camparada di Reggio Emilia. Per questa attività la società Atletica Reggio ha messo a nostra disposizione il campo e abbiamo svolto principalmente quattro discipline sportive: vortex, salto in lungo, staffetta e velocità sui cinquanta e sessanta metri. In queste prove siamo stati classificati in base ai risultati ottenuti.

Poi, come ogni anno, nella nostra scuola si svolgono i tornei di Natale. Gli ultimi giorni prima delle vacanze le classi della stessa età si sono sfidate in competizioni di pallavolo e basket. Nel basket abbiamo fatto i tiri a canestro: la classe che ne totalizzava di più vinceva.

Successivamente abbiamo sperimentato il progetto di flag football, uno sport simile al rugby che da poco fa parte delle Olimpiadi. Questo gioco consiste nel portare la palla nel campo avversario senza farsi rubare la bandierina legata alla vita. La partita inizia con la persona che lancia la palla, detta quarterback. Questo giocatore si posiziona al centro del campo e cerca di fare un passaggio a un compagno, che dovrà riuscire a fare meta, cioè portare la palla nel campo avversario. Nella nostra esperienza questo sport ha valorizzato la sportività della competizione.

Dopo i tornei, nel mese di gennaio abbiamo partecipato al progetto di flamenco grazie alla nostra insegnante di spagnolo.

Nella nostra scuola è venuta una ballerina professionista, di madrelingua spagnola, per insegnarci i passi fondamentali di questa danza. Per iniziare, la ballerina si è esibita in alcune coreografie, successivamente ha chiamato alcuni ragazzi per provare a suonare le nacchere. Infine, alcuni di noi hanno provato a replicare ciò che avevamo imparato, con l’aiuto della ballerina.

Di recente, poi, abbiamo iniziato ad approfondire un nuovo sport: il badminton, che assomiglia al tennis, ma ha delle regole e degli strumenti differenti.

Prima delle vacanze di Pasqua sono stati organizzati anche i tornei, a cui hanno partecipato i primi tre classificati e classificate di ogni classe.

Siamo molto contenti e soddisfatti perché quest’anno abbiamo potuto provare degli sport a cui molti di noi non avevano mai giocato e, magari, qualcuno si sarà incuriosito e vorrà praticare questo sport anche fuori dall’ambiente scolastico.

Siamo orgogliosi che la nostra scuola ci abbia proposto queste attività e speriamo di poterne fare ancora molte altre.

Classi II E e II F

 

Nella vita di tutti i giorni ognuno di noi ha delle difficoltà più o meno ardue da affrontare. Così la nostra scuola, per aiutarci a risolverle, ha attivato due progetti: il progetto Respect e lo Sportello psicologico. Quest’ultimo prevede che ogni alunno della scuola possa inserire, all’interno di una cassetta situata nell’atrio della scuola, un bigliettino contenente nome, cognome e classe, per poter parlare con la psicologa. Poter essere ascoltati da una professionista equivale molto spesso ad essere più sicuri e coraggiosi nella quotidianità e fidarsi completamente dei suoi consigli per poter osservare la vita del presente sotto occhi diversi. Il progetto Respect ha circa la stessa funzione dello sportello psicologico, infatti a turni un’educatrice della cooperativa sociale Giro del Cielo lavora in tutte le classi per risolvere le concrete problematiche inerenti allo stare insieme. Oltre a ciò, abbiamo fatto anche delle attività individuali compilando delle schede contenenti l’affermazione «Io sono…» ripetuta per diciannove volte. Questo ci ha fatto riflettere su quale sia il nostro posto non solo nel mondo globale ma anche sul nostro io più profondo, raggiungendo maggiore consapevolezza di noi stessi. Uno dei particolari problemi che abbiamo affrontato insieme a questi due progetti è stato il cyberbullismo, che sostanzialmente porta la vittima a non avere più autostima e, nel peggiore dei casi, al suicidio. Per evitare che ciò accada, ci hanno illustrato come affrontare questa difficoltà, perché noi non siamo soli e possiamo rivolgerci ad adulti, come le forze dell’ordine, o, nell’ambito scolastico, alle professoresse. Con questo progetto abbiamo imparato a distinguere un atto di bullismo da normali scherzi. I progetti che la scuola ci propone agiscono nell’ambito del rispetto e della consapevolezza delle nostre azioni.

Classi II E e II F

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