ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Il Guercino di Cento (FE) - 2E

«Accorsi: uno di noi» Il sindaco si racconta tra passioni e sogni

Intervista al primo cittadino di Cento dei cronisti del Guercino «In lui abbiamo trovato un ragazzo che crede in quello che fa»

Gli alunni della classe 2ª E del comprensivo “Il Guercino“ di Cento si sono cimentati con un intervista al sindaco di Cento.

EDOARDO ACCORSI: UNO DI NOI Edoardo Accorsi, ex alunno del nostro istituto, si racconta a noi, giornalisti in erba della 2ª E, confidando passioni, ideali, sogni. In lui abbiamo trovato un ragazzo che crede in quello che fa e che fa quello in cui in crede, facendoci sentire accolti, ascoltati, importanti. Il 16 aprile il primo cittadino di Cento, Edoardo Accorsi, si è recato in visita nella nostra aula, dove abbiamo allestito per l’occasione una vera e propria ”sala stampa” e ci ha rilasciato questa intervista. Ci siamo sentiti dei cronisti a tutti gli effetti, ponendo domande relative alla Pinacoteca e non solo.

Ci parli un po’ di lei, quali sono le sue passioni? «Potete darmi del tu. Ho tante passioni: mi piace lo sport, leggere, stare in compagnia degli amici. Mi piacerebbe avere più occasioni per dedicarmi al tempo libero, ma fare il sindaco è per me una passione h24» Ti piace il tuo lavoro? «Sono molto contento del mio mestiere. Mi sono interessato di politica da sempre. Per me “politica” significa prendersi cura della propria città cercando di lasciarla un po’ migliore di come la si è trovata all’inizio. Fare il sindaco è un lavoro molto faticoso, ma anche molto appagante» Il 25 novembre 2023 hai avuto l’onore di tagliare il nastro della Pinacoteca. Che emozioni hai provato? «E’ stata un’emozione fortissima. Ho provato un grande orgoglio, ma anche un profondo senso di gratitudine verso tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere questo traguardo» Sono previsti eventi particolari? «Ci sono e ci saranno tanti eventi dedicati a scuole, bambini, insegnanti… Nelle sale espositive vengono organizzati laboratori e spettacoli a tema. La Pinacoteca e la sua riapertura sono state pubblicizzate a livello nazionale e internazionale, attraverso mostre (come quella di Piacenza), conferenze e incontri con personaggi illustri come Gabriele Finaldi, direttore della National Gallery di Londra» Terremoto 2012? Com’era la nostra Pinacoteca prima di quel 20 maggio? «Questa domanda mi fa rivivere la paura, provata allora, che fosse crollato tutto e l’angoscia di non sapere se i propri cari stessero bene. Molti edifici da quel giorno sono stati dichiarati inagibili e tra questi c’era la Pinacoteca, che è rimasta chiusa per più di 10 anni. Più che ricordare com’era, preferisco rivederla oggi, di nuovo aperta al pubblico e vitale, piena di iniziative» Come ti immagini Cento del futuro? «L’obiettivo per me è migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini. Per i prossimi anni stiamo lavorando a un Comune con servizi maggiori e più accessibili, ma soprattutto mi immagino una cittadina fondata su rapporti e relazioni umane di qualità».

A cinque mesi dalla riapertura della Pinacoteca, il bilancio è positivo? «E’ molto positivo, al di sopra del-le aspettative. Tra gennaio e febbraio del 2024 sono stati registrati cinquemila ingressi. I visitatori non provengono solo da Cento e zone limitrofe, ma anche dalle altre regioni d’Italia e dall’estero. Passeggiando per le sale espositive, abbiamo potuto ammirare tantissimi capolavori» Qual è la tua opera preferita? «È difficile rispondere. Lo spazio che preferisco è la sala dedicata alle opere più importanti del Guercino. Mi piace molto il San Giovanni Battista» Sono state organizzate iniziative legate al Giro d’Italia in Pinacoteca? «No, non sono previsti eventi mirati in tal senso. La corsa a tappe attirerà molte persone e la Pinacoteca sarà pronta ad accogliere tanti nuovi visitatori. Sarà un’esperienza da non perdere.

Invito voi e i lettori de Il Resto del Carlino a partecipare, perché è un’occasione che capita una volta ogni quarant’anni» «Inaugurare la Pinacoteca davanti a tanti centesi (e non solo) per me è stata un’emozione fortissima. Ho provato un grande orgoglio» 

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