ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Fagnani di Senigallia  (AN) - 3F

«Usa e Africa, i bambini e la fame»

Alimentazione a confronto, tra fast food e povertà. E spunta pure una tombolata di beneficenza per Amani

Durante il primo quadrimestre dell’anno scolastico 2023-2024 le classi 3^A, 3^B, 3^D e 3^F della scuola media Fagnani di Senigallia hanno partecipato a un progetto legato all’educazione civica in collaborazione con l’associazione Amani, un’organizzazione di volontari che si occupa della situazione dei bambini di strada nelle periferie di alcuni Paesi africani. In primo luogo, gli alunni hanno studiato e discusso l’argomento in classe con i professori e i compagni.

Il secondo passo del progetto consisteva nella visione di due documentari: il primo, «Super SizeMe»,giratonel2004dall’americano Morgan Spurlock incuriosito dagli effetti dei fast food sulla vita degli americani, ha deciso di nutrirsi per trenta giorni, in seguito a tutte le dovute visite mediche, solo di cibo proveniente dal McDonald’s; il secondo, girato dal regista Fabio Ilacqua, «Ten Years Later», tratta la situazione dei bambini della baraccopoli di Kibera, alla periferia di Nairobi, in cui la violenza e la criminalità sono dilaganti. Gli alunni hanno messo a confronto i due documentari, notando le grandissime disuguaglianze fra la nutri-zione in Africa e quella negli Stati Uniti e mettendo per iscritto le proprie riflessioni. L’ultimo passo del progetto è stato l’incontro con i due volontari dell’associazione Amani Chiara Michelon e Alessandro Pettinari, che si è tenuto nella biblioteca scolastica l’11 gennaio con le classi 3^F e 3^D e il 26 gennaio con le classi 3^A e 3^B. Durante l’incontro, i due volontari hanno raccontato ai ragazzi la propria esperienza in Africa e gli hanno dato modo di conoscere il percorso che loro stessi hanno intrapreso. Alla fine dell’incontro, le classi hanno donato all’associazione i soldi ricavati da una tombola di beneficenza natalizia per sostenere con un semplice gesto l’associazione Amani For Africa. Il fine di questo percorso era far riflettere gli alunni e renderli consapevoli delle disuguaglianze fra le parti economicamente più ricche e quelle economicamente più povere del mondo. Il territorio africano è uno dei più ricchi a livello di risorse che, però vengono gestite, distribuite e utilizzate male.

Il processo di globalizzazione ha reso alcuni stati fra cui gli Stati Uniti, molto ricchi e potenti a livello internazionale, mentre altri, come quelli africani, vengono sfruttati per via delle loro abbondanti risorse gestite inadeguatamente, lasciando la popolazione più povera in condizioni di vita misere nelle periferie delle grandi metropoli.

Elena Dolcimele, Elettra Lucarelli, Flavia Mazzara IIIF

 

Il bullismo si può definire come una forma di violenza verbale, fisica e psicologica ripetuta nel tempo in modo intenzionale da una o più persone nei confronti di un’altra. Nelle scuole di oggi, il bullismo è molto diffuso. Secondo alcune statistiche sono presenti circa 32.600 casi di grave bullismo in Italia, ciò la rende uno degli Stati con un numero importante di vittime. Leggiamo purtroppo troppo spesso fatti di cronaca legati al bullismo e agli effetti negativi sulla vittima che manifesta problemi di autostima e fiducia. Lo scopo del bullo è proprio questo: in-durre la persona bullizzata a sentirsi insicura e sbagliata. Questo avviene per molteplici motivi derivanti dalla situazione del bullo stesso, che nella maggior parte dei casi compie questi comportamenti ostili perché si sente insicuro lui per primo e per far sì che la propria autostima aumenti distrugge quella altrui.

Esistono però molte altre ragioni come l’invidia, le situazioni familiari stressanti che portano il bullo ad usare un altro come capro espiatorio per sfogarsi, o perché nota in lui un comportamento, un’insicurezza che rivede in sé stesso e che odia, o an-cora perché i suoi genitori sono stati poco presenti o lo hanno educato utilizzando un metodo scorretto. In seguito ad atti di bullismo ci sono stati anche molti casi di suicidio: in Italia se ne registrano circa 200 all’anno fra i giovani. Un’altra parte del problema è che spesso le vittime di bullismo sono adolescenti e non sanno a chi rivolgersi per uscire dalla situazione in cui si trovano. Molto spesso i ragazzi che vengono bullizzati si vergognano della loro situazione oppure hanno paura di venir chiamati ’fifoni’ o ’spioni’, perciò si rifiutano di parlarne con genitori o professori.

Questo porta a trattenere le proprie insicurezze e a dare corda ai bulli. Ci sono modi coi quali il bullo agisce: può aggredire fisicamente o verbalmente o persino sui social. Questo fenomeno è chiamato cyberbullismo e ormai è una piaga del nostro tempo. Si sta diffondendo velocemente in tutte le scuole provocando centinaia di vittime e la cosa più importante da fare ora è sradicare questo fenomeno che affligge già da troppo tempo i ragazzi, rendendo le scuole un posto sicuro per gli alunni.

Elena Dolcimele, Giulia Riparie Arianna Capricci IIIF

 

Gli alunni delle classi terze della scuola media Giulio Fagnani hanno avuto l’opportunità di partecipare quest’anno per la prima volta al corso di greco in collaborazione con la scuola secondaria di secondo grado Giulio Perticari, per sperimentare l’apprendimento della lingua greca. Organizzato e diretto dalla preside, Patrizia Leoni, precedentemente insegnante di greco, il corso prevede tre incontri di due ore ciascuno, tenuti dalle docenti di greco e latino del liceo classico Perticari e da alcuni degli studenti che hanno in precedenza frequentato la scuola Fagnani.

La prima lezione si è aperta con una breve introduzione sui popoli e sulle lingue indo-europee da parte della dirigente scolastica che ha poi lasciato la parola alla prof Olivieri e a tre alunne liceali. Per prima cosa le studentesse ci hanno illustrato le vocali e le consonanti dell’alfabeto minuscolo e maiuscolo greco. Successivamente la prof Olivieri ha spiegato l’uso dell’alfaprivativo con alcuni riferimenti a parole italiane derivanti dalla lingua greca. Le alunne hanno anche preparato un gioco per indovinare il significato italiano di qualche parola greca e hanno poi messo alla prova i partecipanti con un quiz tramite la piattaforma di apprendimento Kahoot. Il corso ha quindi la finalità di aiutare gli alunni di terza media a compiere una scelta consapevole della scuola secondaria di secondo grado da frequentare in futuro, e può essere un assaggio del percorso che affronteranno al classico.

Elettra Lucarelli e Flavia Mazzara IIIF

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