ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Casa della marionette, che magica scoperta

La classe 2 C in visita virtuale al museo di Ravenna. «Il dialogo con gli attori ha acceso in noi la passione per questa forma di teatro»

La classe 2^C di Borghi si è collegata via meet con il ‘Teatro delle marionette’ di Ravenna.

Ad accompagnarci alla scoperta di questo luogo meraviglioso c’erano un attore ed un’attrice, entrambi appartenenti alla compagnia del ’Teatro del drago’, sempre di Ravenna.

L’attrice ci ha parlato del museo e del progetto ‘In Tournée, chiamato così perché la classe visiterà tre musei: il primo è il museo “La casa delle marionette” a Ravenna, il secondo è il “Mudef” a Milano ed il terzo è il “Museo dei pupi della famiglia Cuticchio” a Palermo.

L’attrice voleva conoscerci e per questo ci ha chiamati, ci ha chiesto che cos’è il teatro per noi, ci ha detto che esistono un teatro danza, un teatro musicale o un teatro di figure, ossia dove si utilizzano degli oggetti inanimati. Durante la visita abbiamo avuto modo di conoscere i burattini e le marionette che popolano il museo e di ascoltare la storia della famiglia che ha fondato la compagnia teatrale.

La storia è stata molto interessante, perché il capostipite della famiglia Monticelli e fondatore della compagnia delle marionette è Ariodante Monticelli.Poi ci sono stati Cesare Vittorio Aspromonte (suo figlio), Otello Monticelli (figlio di Cesare Vittorio), William Monticelli (figlio di Otello) e infine i suoi figli, Andrea e Mauro Monticelli, che nel 1979 hanno fondato la compagnia del “Teatro del Drago”.

In seguito un l’attore ha spiega-to che il burattino ha soltanto la testa e le mani in legno, mentre la marionetta è tutta in legno e ci ha fatto vedere come lui riesce a farle muovere.

Durante il nostro viaggio virtuale, abbiamo conosciuto Crick e Crock (Stally e Ollio), Fagiolino, il Dottor. Balanzone, Sganapino, Pulonia, alcuni personaggi delle fiabe. Abbiamo scoperto che Arlecchino e Pulcinella, in realtà, erano dei diavoli, infatti nascondono le corna sotto al berretto. Nel museo c’è un’intera teca dedicata ai diavoli! L’attrice ci ha spiegato che gli spettacoli non sono rivolti esclusivamente ai bambini ma a tutti e che il palcoscenico per le marionette si chiama ‘Ponte teatrale’, mentre per i burattini è denominato “Baracca o Castello dei Burattini”. Una delle cose che mi ha maggiormente colpita è stata una bellissima scenografia, realizzata interamente in carta.

Lo scopo di questa visita era accendere la curiosità di noi studenti verso il magico mondo del teatro, curiosità dalla quale sicuramente faremo scaturire una bella storia! Questa visita mi ha fatto capire che uno degli aspetti più belli del teatro è che permette a tutti noi di far venire fuori il proprio “talento” e di aiutarci quindi ad esprimere e condividere con gli altri la nostra personalità attraverso il palcoscenico.

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