ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Donne, troppi ostacoli nel mondo del lavoro

Nonostante le leggi e le battaglie dei movimenti femministi, restano discriminazioni. Interviste e proposte sulla parità di genere

Nel 2022 assistiamo ancora a scene di esclusione sociale delle donne nel mondo del lavoro, nonostante le leggi e i movimenti femministi abbiano lottato negli anni per garantire maggiori diritti alle donne.

Il grafico a fianco rappresenta l’occupazione delle donne nell’Unione Europea e nel Regno Unito con il numero dei figli che hanno.

Le interviste Prendi una mattina di febbraio, un piccolo gruppo di donne del settore metalmeccanico e le loro idee sul mondo del lavoro.

1. La sconfitta delle quote rosa «Lavoro in azienda da 5 anni e penso che in un paese civile non ci dovrebbero essere più esclusioni per le donne nel mondo del lavoro. In tutti i posti di lavoro ci sono ancora le ’quote rosa’ e nel 2022 credo sia una sconfitta. Non lo trovo giusto sia nei confronti dell’uomo e sia nei confronti della donna che può ottenere un posto di lavoro grazie alle sue capacità. Non ho mai assistito a questo fatto però per la parità di genere proverei a promuovere queste idee nelle scuole, con pubblicità sui social, lezioni dedicate in educazione civica. Punterei sui giovani del domani».

2. Troppi pregiudizi sulla figura femminile «Lavoro in azienda da 15 anni e penso che la discriminazione sia ancora nella nostra società; secondo me alla base di tutto ciò ci sono ancora pregiudizi sulla figura femminile. Un esempio di discriminazione può essere l’ingiustizia legata alla maternità o la differenza di retribuzione. Non ho mai assistito a questo fatto e per la parità di genere cercherei di ridurre la differenza tra gli uomini e le donne nel mondo del lavoro, della politica e della società».

3. Equilibrio fra uomini e donne «Lavoro in azienda da 8 anni e penso che sia necessario un cambiamento di mentalità e soprattutto sarebbe importante raggiungere un modello di equilibrio fra uomini e donne. Purtroppo ho vissuto in prima persona una forma di discriminazione quando durante un colloquio in un’altra azienda mi hanno chiesto se avessi figli. Quella domanda mi ha fatto sentire debole e impotente, ma dopo un primo momento di riflessione mi hanno chiamata per un secondo colloquio e ho rifiutato dicendo che non era il posto di lavoro che faceva per me. Per la parità di genere sarebbe importante sensibilizzare i giovani su questo argomento e creare una generazione equilibrata in cui dove gli uomini e le donne mantengono i loro punti di forza e quelli di debolezza».

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